Quest’edizione della Laver Cup si prospetta come la più attesa di sempre. La O2 Arena di Londra sarà infatti il teatro dell’ultimo match in carriera di Roger Federer, che contro Jack Sock e Frances Tiafoe chiuderà la sua illustre carriera in coppia con l’amico-rivale Rafa Nadal. Con loro in squadra nel Team Europe ci saranno anche Novak Djokovic ed Andy Murray, per una fantastica e irripetibile reunion dei Fab Four che hanno caratterizzato gli ultimi due decenni di tennis. Il tennista serbo ha parlato delle sue sensazioni sul torneo itinerante. “È strano in un certo senso, ma in modo positivo ed eccitante, perché condividiamo tutti il tour, condividiamo i campi per così tanti anni e come singoli atleti abbiamo i nostri team. Vogliamo batterci a vicenda in campo. Ma in questi quattro, cinque giorni siamo insieme e ci sosteniamo a vicenda, e con passione. Penso che giocare con Roger in campo e tifare tutti gli altri compagni di squadra del Team Europe per tre giorni sarà qualcosa che probabilmente ricorderò per molto tempo”.
Il serbo prosegue parlando del suo rapporto con il format della Laver Cup, la sfida tra Team World e Team Europe. “Sembra di giocare quattro partite al giorno, perché anche quando non giochi, sei a bordo campo, sostenendo i tuoi compagni di squadra e vivendo ogni singolo punto giocato con loro. Quindi ti senti molto impegnato.” Chiusura con un commento sulla stagione del serbo, priva di continuità a causa dell’impossibilità di entrare in certi paesi per il mandato vaccinale. “Quest’anno è stato un anno sulle montagne russe per me con tutto ciò che è successo fuori dal campo, ma Wimbledon è sempre lì per me, in un certo senso, come un torneo che riporta la mia fiducia e mi permette semplicemente di sentirmi in campo. E anche la O2 Arena. È uno dei luoghi di tennis più straordinari che abbiamo avuto negli ultimi decenni. Stadi gremiti sia per il singolo che per il doppio ogni giorno. Londra è una città del tennis. Rispetta, riconosce e alimenta le tradizioni e le culture del tennis”.