ATP Astana: Zhang sorprende Karatsev, Mannarino sfrutta la stanchezza di Wawrinka. Tutto liscio per Hurkacz e Van De Zandschulp

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ATP Astana: Zhang sorprende Karatsev, Mannarino sfrutta la stanchezza di Wawrinka. Tutto liscio per Hurkacz e Van De Zandschulp

Bella prestazione del cinese alla distanza, il russo accusa problemi fisici. Stan paga la precaria condizione fisica. Hubi e Botic rispettano il pronostico

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Zhizhen Zhang
 

Non è una gran sorpresa quella che apre la giornata dell’Astana Open, promosso quest’anno ad ATP 500. Adrian Mannarino, pur partendo decisamente male, riesce ad avere la meglio di un appannato Stan Wawrinka (ammesso tramite wild card) per 1-6 6-2 6-3, in neanche due ore, per un match veloce, e raramente entusiasmante. I primi due parziali sono più una sequenza di errori e orrori del francese prima, dello svizzero poi, con il livello leggermente più costante nel terzo, ma senza nulla di indimenticabile. Il parziale decisivo procede senza break né game ai vantaggi, con qualche errore di troppo da ambo le parti, ma specie di Wawrinka, molto falloso e ancorato al servizio per restare a galla. La situazione, nel sesto game, è ribaltata dallo stesso svizzero, che stacca completamente la spina e commette solo errori da fondo, non certo impossibili da evitare, permettendo il break a Mannarino, che è infila 11 punti consecutivi. E il livello di gioco sensibilmente alzatosi da parte del francese, insieme a una versione, dal secondo set in poi, spenta dello svizzero, che sicuramente ha pagato la stanchezza e anche un certo nervosismo, regalano una vittoria molto più agevole del previsto a Mannarino, che giocherà ora contro il vincente tra Carlos Alcaraz e David Goffin.

IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 500 DI ASTANA

C’è invece qualcosa da segnalare nel match seguente, e cioè la vittoria, per 4-6 6-4 6-1 di Zhizhen Zhang su Aslan Karatsev, che sì sarà in un brutto periodo, ma resta sempre un valido avversario su queste superfici. Il cinese, dopo un brutto primo set, ha saputo risalire e approfittare anche di qualche noia fisica dell’avversario per una bella meritata vittoria. L’inizio è stato appannaggio del russo, con il primo set 6-4 solo per un piccolo rallentamento nel finale, ma mai è stata in dubbio la vittoria per Karatsev, preciso e costante da fondo, con qualche errore qua e là, ma molto più regolare di Zhang, a tratti meraviglioso sul rovescio, ma in generale troppo falloso. Inizia meglio il cinese nel secondo parziale, andando addirittura in vantaggio di un break, ma il pressing operato da Karatsev subito dopo lo rende più contratto, facendo tornare qualche errore di troppo che vale il contro-break. Il secondo parziale procede molto più lentamente e con molte più occasioni, per entrambi, rispetto al primo. Nessuno dei due riesce però a trovare il break, per quanto il livello ora mostrato sia sempre più alto, con gli errori che arrivano ma sono più isolati, in mezzo a tanti colpi da ricordare. E alla fine, non senza una certa sorpresa, oltre che una certa mano dall’avversario, Zhang forza il set decisivo, vincendo il secondo parziale con pazienza, colpi bilanciati, vincenti, e godendo di un pessimo decimo game del russo, che chiude con un doppio fallo.

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Prosegue il momento no di Karatsev, con 5 game persi di fila (che arriveranno poi a 7), e sempre più errori, che permettono il sorpasso a Zhang, che si limita a rispondere bene e trovare i giusti angoli, che spazientiscono e tolgono precisione al n.39 al mondo. Il russo sembra accusare anche dei problemi alla coscia, che non fanno altro che rendere ancora più grave la sua già precaria situazione, portandolo sotto 5-0, con un atteggiamento dismesso e neanche la forza di andare sulla palla. Infatti, poco dopo, ancora sfruttando lo scoramento dell’avversario e la sua tranquillità, Zhang va a chiudere per 6-1, tornando a vincere una partita ATP più di 3 anni dopo l’affermazione su Kyle Edmund a Pechino. Prosegue invece la crisi di Karatsev, che subisce oggi la quinta sconfitta consecutiva, con l’ultima vittoria a Cincinnati. Per il n.1 cinese, intanto, al prossimo turno ci sarà il vincente di Djere-Rublev, che giocheranno nel pomeriggio, con l’esordio di un’altra testa di serie (la 5) dopo che il settimo favorito ha aperto le danze stamattina.

Si tratta infatti di Hubert Hurkacz, nono nella Race e in cerca di punti preziosi per il sogno ATP Finals, che ha operato un ottimo debutto battendo 6-2 7-6(2) Francisco Cerundolo, autore di un’ottima annata, ma certamente non così temibile sui campi in cemento indoor, dove invece il polacco sa giocare decisamente meglio (vittoria a Metz e semifinale a Bercy nel 2021). Non ci sono stati problemi infatti per il n.7 del seeding, che solo una volta ha dovuto affrontare una palla break, salvandola, e chiude con 11 ace e un grande 80% di punti con la prima, mostrando dunque subito ben affilata l’arma principale per disputare un grande torneo. L’argentino ha saputo almeno dare battaglia nel secondo parziale, più equilibrato, ma senza mai davvero spaventare il bombardiere polacco, che al secondo turno attende uno tra Griekspoor e il padrone di casa Bublik. Parlando di giocatori di casa, è scesa in campo anche un’altra delle wild card del torneo, e cioè Beibit Zhukayev, n.327 del mondo, che questo ricco e crudele tabellone ha subito opposto a Botic Van De Zandschulp. 6-1 6-1 il punteggio a favore dell’olandese, troppo più qualitativo e soprattutto ben adatto a certi campi. Questa tonda vittoria regalerà (presumibilmente) al n.34 del mondo un incrocio di secondo turno con Novak Djokovic che, forte della vittoria a Tel Aviv, esordirà contro Garin.

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ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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ATP Montecarlo, wild card: Fognini e Wawrinka presenti

I due ex vincitori del torneo Fabio Fognini e Stan Wawrinka hanno ricevuto un invito dagli organizzatori. Con loro Draper e Vacherot

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Fabio Fognini – ATP Montecarlo 2022 (foto di Roberto dell'Olivo)

Mentre resta ancora incertezza sulla partecipazione di Rafa Nadal, al Masters 1000 di Montecarlo sono stati annunciati i nomi dei tennisti che riceveranno una wild card per partecipare direttamente al tabellone principale. Tra di essi figura anche quello dell’italiano Fabio Fognini, campione nel Principato nel 2019 in quello che è l’apice della sua carriera tennistica; stesso invito è stato concesso a Stan Wawrinka, vincitore nel 2014 e ora numero 87 del mondo a 38 anni. Di seguito la lista completa:

  • Fabio Fognini (campione 2019)
  • Stan Wawrinka (campione 2014)
  • Jack Draper (numero 43 del mondo)
  • Valentin Vacherot (#1 di Monaco)

Gli altri due nomi che completano il quartetto sono del 21enne promettente Jack Draper (terzo tennista britannico della classifica ATP), e il 24enne Valentin Vacherot abituale tennista di Challenger e ITF, attuale numero 322 e primo del suo Paese, Monaco appunto.

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