ATP Astana e Tokyo: Carlos Alcaraz e Casper Ruud vincono il cucchiaio di legno

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ATP Astana e Tokyo: Carlos Alcaraz e Casper Ruud vincono il cucchiaio di legno

Questa settimana, tra Kazakistan e Giappone, il n. 1 e il n. 3 del mondo sono arrivati ultimi nei rispettivi tornei in cui erano i favoriti del seeding

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Carlos Alcaraz - US Open 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

Il cucchiaio di legno, wooden spoon nell’originale inglese, è un riconoscimento simbolico e ironico riservato a un atleta o a una squadra che si classifica all’ultimo posto in una competizione. Se è piuttosto noto nel rugby, precisamente nel torneo delle Sei Nazioni, talvolta anche nel tennis se ne parla.

Arrivare ultimi in un torneo del nostro sport significa aver perso al primo turno da un avversario che ha poi perso al secondo round da un giocatore subito dopo sconfitto e così via fino alla finale. Generalmente, il cucchiaio di legno viene menzionato in riferimento agli Slam e quando ad aggiudicarselo è un tennista di alto livello; nel 2022, per esempio, Felix Auger-Aliassime a Wimbledon e Simona Halep allo US Open.

Se per questa stagione gli Slam sono alle spalle, la settimana conclusa con le finali in Kazakistan e in Giappone si fa notare per i due vincitori del poco ambito trofeo: il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz e il numero 3 Casper Ruud, entrambi favoriti del seeding rispettivamente ad Astana e a Tokyo. A tre ore di distanza l’uno dall’altro, infatti, complici definitive le vittorie di Taylor Fritz su Tiafoe e di Novak Djokovic su Tsitsipas, i due tennisti hanno loro malgrado guadagnato (se così si può dire) l’ultimo posto, ognuno nel torneo precocemente lasciato.

In ogni caso, il percorso fantasma di Casper è stato infestato da Munar, Martinez, Kwon e Tiafoe, mentre quello che ha imprigionato Alcaraz ha visto succedersi alla sbarra Goffin, Mannarino, Rublev e Tsitsipas. La ciliegina a guarnire sarebbe arrivata se l’uscita dei punti della vittoria di San Diego di un anno fa non avesse fatto perdere a Ruud il secondo posto del ranking proprio all’inizio della settimana. Niente titolone del genere “i primi due del mondo sono ultimi”, quindi, per colpa dell’incolpevole Rafa Nadal preso da questioni extra-tennistiche (che, se tra un quarto di secolo il pargolo avrà già vinto qualche Roland Garros, così extra non sono poi state). È dunque per pura ripicca che ricordiamo la famosa cuchara de madera vinta da Rafa all’Australian Open 2016 dopo averla ipotecata in virtù della sconfitta all’esordio con Fernando Verdasco.

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