Intervistato in esclusiva al direttore Ubaldo Scanagatta, il coach di Lorenzo Musetti, Simone Tartarini, ha approfondito le cause fisiche che hanno impedito al n.28 del mondo di esprimere il suo miglior tennis nella semifinale dell’UniCredit Firenze Open. “Un peccato per Lorenzo perché è cresciuto tanto in queste settimane, poi non so se avrebbe vinto perché Auger-Aliassime ha giocato a livelli altissimi; ha servitio bene, ha risposto bene, era centratissimo. Però secondo me è uno di quelli che ancora non ha il fuoco dentro alla grande, ieri (sabato) è partito benissimo”. Così bene da vincere 6-2 6-3 in poco meno di un’ora e mezza.
Comunque il rammarico per Tartarini c’è ma senza togliere meriti al canadese: “Lorenzo non è mai stato in difficoltà vera; non so, se forse magari Lorenzo fosse riuscito a salire un game sopra, Aliassime avrebbe potuto farsi prendere un pochino dalla tensione e poteva diventare un’altra partita – anche se nel tennis con senno del poi… Invece Aliassime ha giocato sempre in discesa per sua bravura“.
Ecco infine spiegata la vera natura del problema patito da Musetti: “Stranamente Lorenzo prima di entrare in campo – non gli succedeva dalle NextGen di Milano – era tranquillissimo, si scherzava, poi dopo il secondo colpo, alla risposta, mi ha guardato e mi ha detto ‘mi viene da vomitare’. Si è intesito, praticamente il diaframma gli si chiude, non gli passa più aria quindi va in apnea costante. Ha provato a vomitare a fine primo set, ha un senso di vomito ma non ha problemi di stomaco. È proprio il diaframma, la tensione. Non è riuscito a liberarsi mai e quindi niente. Qualche punto eccezionale l’ha comunque fatto però ovviamente il suo pensiero era sempre lì, a guardarmi, a dire ‘non respiro, non ce la faccio’. E quindi non era focalizzato sulla partita che era già veramente difficile. Sarebbe stato un incontro pazzesco, peccato”.
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