ATP Napoli, Sonego rivela: "Ho origini napoletane. Vedere il mare mentre ti alleni è bellissimo"

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ATP Napoli, Sonego rivela: “Ho origini napoletane. Vedere il mare mentre ti alleni è bellissimo”

NAPOLI – Al Media Day, Lorenzo Sonego ci rivela di essere estasiato dall’atmosfera partenopea, e si prepara alla sfida con Baez: “Giocatore solido e che non molla mai”

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Lorenzo Sonego - sessione autografi - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)
 

Lorenzo Sonego è pronto ad esordire alla Tennis Napoli Cup by Banca di Credito Popolare – mentre i primi match del tabellone principale si sono già consumati nella mattinata –, il suo avversario nella giornata di domani sarà la testa di serie numero sei: Sebastian Baez. Alla vigilia di questo appuntamento, il 27enne torinese ha parlato proprio delle insidie del suo debutto partenopeo e di altro ancora, tra cui le sue origini napoletane. Ecco il resoconto dell’incontro con la stampa, del semifinalista agli Internazionali BNL d’Italia 2021.

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D: Benvenuto a Napoli, quali sono le tue prime sensazioni. Ti sei allenato, in una città che conosci. Che cosa provi?

Lorenzo Sonego: “Devo dire che è bello ed emozionante essere qui. Il circolo è stupendo, già lo conoscevo perché avevo giocato il Challenger un bel pò di anni fa ed è un posto veramente magnifico. Vedere il mare mentre ti alleni, l’atmosfera è molto bella poi Napoli è una bellissima città, una delle mie preferite. Quindi mi fa piacere essere qua, e non vedo l’ora di giocare“.

D: Quest’anno hai dichiarato, forse in uno dei momenti più difficili della tua stagione, che nonostante i risultati ti sentissi di stare bene forse anche più dello scorso anno. Quindi ti chiedo, cosa è cambiato con il trionfo a Metz e come hai trovato questa quadratura?

Lorenzo Sonego: “Di sicuro si son visti magari i risultati di tutto l’anno, i miglioramenti che ho fatto e di sicuro devo trovare la continuità giusta che mi serve per giocare le partite di alto livello in ogni torneo e adesso sta succedendo. Quindi è un percorso, già da inizio anno mi sentivo molto migliorato tennisticamente e tecnicamente. Ovvio che devo colmare alcune lacune e poi sicuramente l’anno prossimo sarà un anno migliore“.

D: Magari anche una rivalsa dopo la mancata convocazione in Davis?

Lorenzo Sonego: “No, io sono ovviamente a disposizione del capitano. Più che altro, una rivalsa per me, per i risultati che non sono arrivati pur impegnandomi e dando tutto me stesso. Sono contento per me“.

D: E’ vero che hai un nonno di origini napoletane?

Lorenzo Sonego: “Sì sì, è un nonno napoletano. Purtroppo non l’ho mai conosciuto perché è mancato prima che io nascessi. Però ho origini napoletane“.

D: Quindi conosci la città, perché quando dici che è una delle tue città preferite è perché l’hai vista bene?

Lorenzo Sonego: “Si, sono venuto spesso qua a Napoli, anche con la famiglia. Anche da Under a giocare un torneo italiano. Mi ha sempre affascinato molto questa città“.

D: Forse preferivi la terra rossa, essendo la prima volta qui a Mergellina che si cambiano i campi dopo 130 anni. Forse la terra è la tua superficie preferita?

Lorenzo Sonego: “No, più che altro è l’atmosfera che si vive qua che è importante. Poi che sia terra o veloce, la superficie non fa tanta differenza per me in questo momento“.

D: Una domanda molto poco tecnica, tu hai una passione per la musica e hai un tuo canale Spotify. C’è qualcosa che t’ispira in questi giorni, in questa città; una colonna sonora che ti accompagna o c’è qualcosa che ti sta ispirando per la nuova stagione?

Lorenzo Sonego: “No, adesso mi sto concentrando più sul tennis. Le canzoni ne ho fatte solo due, ma così per divertimento. Ora mi sto concentrando soltanto sul tennis, su quello che devo fare per migliorare e le mie passioni sono messe un po’ da parte in questo momento“.

Cipriano Colonna, Ubitennis: Ciao Lorenzo, io invece volevo chiederti del tuo primo match contro Baez. Avete giocato due volte, entrambe quest’anno sempre agli ottavi, a Sydney e Buenos Aires. Hai vinto tutte e due le volte in due set, abbastanza nettamente. Quali sono le insidie di questa partita e cosa ti aspetti anche alla luce del periodo piuttosto negativo dell’argentino, che arriva a Napoli con un striscia di 11 sconfitte consecutive.

Lorenzo Sonego: “Devo dire che lui è migliorato tanto nell’arco dell’anno, io ci ho giocato ad inizio anno e ho visto proprio i suoi miglioramenti durante il corso dell’anno. Sarà una partita durissima, mi devo preparare al meglio. Mi aspetto di lottare su ogni punto, perché è un giocatore che non molla ed è molto solido. Quindi sarà sicuramente una partita molta impegnativa“.

D: Hai parlato dei tuoi miglioramenti, forse è la continuità ciò che veramente ti manca per fare un ulteriore salto di qualità. Stavi giocando un’ottima parte di stagione, però poi a Firenze hai avuto un calo anche se Zapata ha giocato un’ottima partita. Pensi che sia la continuità che ancora faccia difetto o no?

Lorenzo Sonego: “Si però devo dire che la sto trovando, comunque a Firenze non ho giocato una cattiva partita. Sono stati più i meriti suoi, nelle occasioni che si sono create. Adesso sto ritrovando una continuità di prestazioni importanti. Perché a questo livello, i risultati vengono e non vengono poiché ci sono avversari fortissimi. Siamo ad un livello d’élite, quindi è sempre difficile giocare con chiunque e vincere con tutti“.

D: Hai l’impressione che da qui a fine stagione riuscirai a mantenere questa condizione, che nell’ultimo periodo ti ha dato ottimi risultati?

Lorenzo Sonego: “Ma, ho le idee più chiare. Sento di poterlo fare, poi non sono sicuro di riuscirci. L’intento però è quello di tenere questa continuità per tutte le partite“.

D: Hai provato la superficie dell’Arena, visto che ieri eri qua. Quindi se mi dici anche un pò, com’è questo campo e sei hai provato l’altro?

Lorenzo Sonego: “Io sono arrivato abbastanza tardi, quindi non ho seguito la situazione. Ho provato stamattina l’altro campo, è molto bello. E’ fatto benissimo, si gioca bene. E poi, anche la cornice intorno è veramente emozionante. Non vedo quindi l’ora di entrare domani in campo e giocare la mia partita. Poi per me è importante quello che succede in campo“.

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