Il primo pensiero che si affaccia alla mente del sottoscritto cercando di ricordare una finale tutta italiana è senza dubbio quello di Roberta Vinci che alza le braccia al cielo, praticamente in lacrime, dopo aver infranto le velleità di Grande Slam di Serena Williams a due partite dal traguardo. La vittoria della vita, del decennio, del secolo forse: un successo maturato disegnando tennis, sfiancando la leggenda statunitense a suon di back roboanti che ancora echeggiano nell’Arthur Ashe Stadium.
Un trionfo che ha regalato la prima storica finale Slam tutta italiana (meglio dire tutta pugliese) nella storia del tennis. Ad attendere Roberta Vinci all’ultimo atto c’era infatti Flavia Pennetta, grande amica della tarantina, che l’avrebbe poi battuta 7-6 (4) 6-2 due giorni dopo, sollevando al cielo il trofeo più prestigioso della sua grande carriera. Questa è stata anche l’ultima finale interamente azzurra a livello femminile, l’undicesima in totale: a fine articolo elencheremo tutte le altre.
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Per quanto riguarda il circuito ATP, invece, domani avremo il piacere di gustarci l’ottava meraviglia italiana. Nel pomeriggio odierno, infatti, prima Matteo Berrettini ha avuto la meglio su Mackenzie McDonald, quindi Lorenzo Musetti ha domato Miomir Kecmanovic. Prima di quella di domani, le finali ATP che avevano visto due italiani in campo erano soltanto sette, l’ultima delle quali ha visto protagonista Jannik Sinner, rompendo un digiuno che durava da quasi 33 anni. Il 7 febbraio 2021 il 21enne di San Candido conquistava il suo secondo titolo in carriera, sconfiggendo Stefano Travaglia. Una partita più equilibrata del previsto, su cui pesavano le oltre tre ore di semifinale contro Khachanov per l’attuale n°1 d’Italia, terminata 7-6 (4) 6-4.
Prima di quel 7 febbraio 2021, come detto, erano quasi 33 anni che non si disputava un derby azzurro all’ultimo atto di un torneo del circuito maggiore. Quell’incontro divenne a suo modo storico anche per un altro motivo: fu la prima finale interamente italiana disputatasi al di fuori della terra rossa. L’ultima volta prima di allora fu a Firenze nel 1988, quando Massimiliano Narducci si impose in rimonta su Claudio Panatta – fratello minore e meno noto di Adriano – trionfando 3-6 6-1 6-4.
Andando a ritroso, anche nell’anno precedente due italiani si contesero un titolo ATP: furono Claudio Pistolesi e Francesco Cancellotti. Alla fine di un’estenuante lotta, sul rosso di Bari si impose il 19enne Pistolesi, anch’egli in rimonta: finì 6-7 7-5 6-3. 7 anni prima, a Il Cairo, Corrado Barazzutti lasciò solo quattro game a Paolo Bertolucci, dominato 6-4 6-0. L’ex capitano di Coppa Davis si prese la rivincita per la sconfitta in un derby in finale nel 1976, anno storico per il tennis italiano per il memorabile trionfo al Roland Garros di Adriano Panatta. Anche a Bastad Barazzutti vinse 6-4 il primo set, ma poi subì il rientro in partita di Tonino Zugarelli, che si impose 4-6 7-5 6-2.
Il nome di Panatta non è comunque stato citato invano, visto che fu proprio lui a portare a casa le prime due finali italiane a livello maschile. Nel 1971, a Senigallia, battè Martin Mulligan con il punteggio finale di 6-3 7-5 6-1, mentre nel 1974, a Firenze, strappò il titolo all’amico-rivale Paolo Bertolucci, domato 6-3 6-1.
Come promesso, riepiloghiamo infine anche tutte le volte in cui si è verificata un ultimo atto tutto azzurro nel circuito WTA. Anche in questo caso c’è un dominio della terra rossa, fatta eccezione per la finale più importante e prestigiosa.
- 1985, Barcellona Open, terra rossa: Sandra Cecchini b. Raffaella Reggi 6-3 6-4
- 1990, Portugal Open, terra rossa: Federica Bonsignori b. Laura Garrone 2-6 6-3 6-3
- 1991, San Marino Open, terra rossa: Silvia Farina Elia b. Katia Piccolini 6-2 6-3
- 2003, Morocco Open, terra rossa: Rita Grande b. Antonella Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
- 2007, Copa Colsanitas Colombia III, terra rossa: Roberta Vinci b. Tathiana Garbin 6-7 (5) 6-4 0-3 rit.
- 2009, Internazionali di Palermo, terra rossa: Flavia Pennetta b. Sara Errani 6-1 6-2
- 2010, Barcellona Open, terra rossa: Francesca Schiavone b. Roberta Vinci 6-1 6-1
- 2012, Abierto Mexicano Telcel, terra rossa: Sara Errani b. Flavia Pennetta 5-7 7-6 (2) 6-0
- 2013, Internazionali di Palermo, terra rossa: Roberta Vinci b. Sara Errani 6-3 3-6 6-3
- 2015, Nuremberg Cup, terra rossa: Karin Knapp b. Roberta Vinci 7-6 (5) 4-6 6-1
- 2015, US Open, cemento: Flavia Pennetta b. Roberta Vinci 7-6 (4) 6-2