Next Gen Finals: Stricker incontenibile, Draper può solo guardare

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Next Gen Finals: Stricker incontenibile, Draper può solo guardare

Nel torneo Intesa Sanpaolo Next Gen Finals, lo svizzero in versione cannone del Pincio si abbatte su Draper che è bravo ad allungare il match portandolo per tre volte al tie break. Perdendoli

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Dominic Stricker - Milan 2022 (Twitter @NextGenFinals)
Dominic Stricker - Milan 2022 (Twitter @NextGenFinals)
 

[7] Dominic Stricker b. [3] Jack Draper 4-3 (5), 4-3 (5), 4-3 (5)

Dev’esserci di sicuro qualcosa nell’aria della Allianz Cloud di Milano che ha evidentemente condizionato i match della sessione serale della prima giornata delle Intesa Sanpaolo NextGen Finals: sono infatti sei su otto i set conclusi ai tie break, tre dei quali (su tre) nel match tra Jack Draper e Dominic Stricker vinto da quest’ultimo per 3-0. Un match che ha visto l’atleta svizzero essere devastante con il servizio (saranno 14 gli ace a fine gara), ficcante con il dritto e concreto in risposta: insomma il giocatore perfetto, o meglio qualcosa che si avvicini a quel concetto. Di contro un giocatore, Draper, che ha provato a far valere la migliore posizione in classifica e la migliore attitudine a giocare questo tipo di partite, ma invano. In poco meno di un’ora e mezza è l’underdog Stricker ad avere la meglio.

IL MATCH – Primo set di chiara matrice svizzera che, nonostante il punteggio dica 4-3 (5), ha nel tie break una forzatura per quello che è l’andamento della partita. Stricker in controllo del match, nonostante pecchi di qualche errore di troppo, ha la possibilità di chiudere il primo parziale sul 4-1, trovandosi 3-1 40-0. Invece il match scivola via verso il tie breask decisivo e, mettendo in mostra le sue qualità tecniche, soprattutto in fase di gioco di rete, lo svizzero si mette in tasca il set dopo 27 minuti di gioco.

La seconda partita vede ancora un tie break come sua logica conclusione di un set che ha seguito la naturale turnazione dei servizi, nei cui turni ha fatto di sicuro molta meno fatica Stricker rispetto a Draper: sono 10 infatti gli ace fin qui per il ragazzo di Munsingen seguiti anche da una serie di cannoneggiamenti continui che hanno nel povero Draper un bersaglio più o meno mobile. Nel tie break però, quando i punti contano, l’approccio può cambiare così come l’attitudine. Quel colpo che è sempre stato tuo fiero scudiero, ti abbandona, così come accade nel primo dei tre set point di Stricker; ma quando si è in serata sì, tutto gira bene e se non c’è il servizio, se non c’è il dritto, c’è la risposta, vincente in questo caso e vuol dire set, vuol dire 2-0.

Lo strapotere tennistico dello svizzero è piuttosto evidente. Uno strapotere che si concretizza in ben 4 match point conquistati da Stricker nel sesto game. Ma, evidentemente, che si vada al tie break è qualcosa che è scritto in chissà quale libro del tennis. Annullate le possibilità di chiudere il match, Draper si regala anche una volta l’opportunità di restare agganciato al match. Ma è davvero l’ultima chiamata. Una chiamata che però subisce le interferenze dei colpi forti, fortissimi, di Stricker che stupiscono non soltanto per la violenza ma per la continuità degli stessi. Una serie di diretti e di ganci che stordiscono Draper in versione incassatore e lo costringono all’angolo da cui non uscirà più, finendo al tappeto. Si conclude 7 punti a 5, per lo svizzero, il terzo tie break dell’incontro, mettendo la parola fine all’incontro che si chiude così sul 4-3(5), 4-3(5), 4-3 (5). Una vittoria forse inaspettata prima del match, ma assolutamente meritata visto l’andamento della partita e i valori mostrati in campo.

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