Binaghi: “Avevo proposto un torneo diffuso per mantenere NextGen e ATP Finals. Credo che l’ATP lo abbia scartato”

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Binaghi: “Avevo proposto un torneo diffuso per mantenere NextGen e ATP Finals. Credo che l’ATP lo abbia scartato”

Il presidente della FITP Angelo Binaghi risponde alle domande del direttore Ubaldo Scanagatta sul futuro delle Nitto ATP Finals di Torino e delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals

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A Torino, durante la conferenza stampa conclusiva delle ATP Finals, il direttore Ubaldo Scanagatta chiede al Presidente della FITP Angelo Binaghi quale sarà il futuro delle NextGen ATP Finals e al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, se c’è la possibilità di vedere per la città della mole di ospitare un torneo ATP nel 2023.

Ubaldo Scanagatta: Siccome l’ATP ha deciso che l’anno prossimo si giocherà nella stessa settimana sia il torneo NextGen che le ATP Finals, sento dire fra le varie proposte che forse si potrebbero fare tutte e due a Torino o forse no. Vorrei sapere dal presidente della Federazione a che punto siamo, e se effettivamente questo può succedere che si giochino tutte e due qui oppure no. Invece, dal sindaco vorrei sapere se, è vero che Torino si sta candidando anche ad ospitare un torneo ATP l’anno prossimo. Ho sentito parlare di una data, in giugno dopo il Roland Garros, dato che 128 giocatori giocano al Roland Garros ma quando perdono, la seconda settimana, tutti quelli che hanno perso sono qua. Vorrei sapere se anche qui c’è un progetto in questo senso e potremmo avere un altro evento a Torino o se sarebbero troppi.

Angelo Binaghi, Presidente FITP: Rispondo io. Ho delega da parte del sindaco.

Sono stato il primo a parlare all’ATP di un evento, l’avevo chiamato “evento diffuso”, un po’ come le Olimpiadi Milano-Cortina. La sovrapposizione nel calendario di NextGen a Milano e Torino le Nitto ATP Finals, mi aveva fatto pensare a una soluzione che consentisse di giocare entrambi i tornei un po’ qua, un po’ la. Naturalmente questo avrebbe richiesto la possibilità di trasferire un girone delle Finals a Milano, trasferire i momenti salienti, le fasi finali delle NextGen qua a Torino. Tenuto conto che oramai col treno in 50 minuti si arriva dalla stazione Centrale alla città di Torino mi sembrava la migliore soluzione possibile per riuscire, non solo a tenere in piedi tutti e due gli eventi, ma magari anche riuscire a farli funzionare ancora meglio perché è evidente che avere back-to-back, NextGen e Finals che di fatto, hanno lo stesso bacino di utenza, ha creato negli ultimi anni un danno al torneo di Milano, al torneo più piccolo. Il fatto che diventino contemporanei acuisce il problema. Ma credo che l’ATP abbia scartato questa idea.

Ancora Binaghi: “Noi comunque abbiamo fatto domanda per cercare di continuare a tenere anche le NextGen. Credo che l’unica possibilità sia quella, che l’ATP sta valutando, di spostare le NextGen un po’ più avanti nel mese di dicembre. Dico anche, nel caso in cui fossero troppo a ridosso temporalmente rispetto alle Finals, che noi dovremmo spostarlo più in giù, da Firenze in giù, in modo tale da riuscire ad acquisire altre fasce di popolazione che oggi non possono vedere questi grandi campioni. Comunque, il nostro obiettivo tramite il tennis, e anche il padel, è quella di riuscire a coprire con i grandi eventi di tennis e di padel la gran parte del territorio italiano. Quest’anno abbiamo fatto i miracoli a Napoli, Firenze, Bologna, Milano, Torino. C’è una grande riscoperta del tennis, anzi io direi una scoperta perché in decenni non ho mai avuto tanti incontri con sindaci di grandi città o governatori di grandi regioni. Hanno capito probabilmente che con questa impostazione, il nostro obiettivo principale è quello di portare ricchezza, generare ricchezza per il tennis e per il territorio. Siamo l’ombelico del mondo del tennis. La settimana prossima incontro Kosmos che gestisce la Coppa Davis, continuiamo a confrontarci settimanalmente con l’ATP. Noi siamo sul mercato del tennis internazionale ormai da anni, al giusto prezzo prendiamo tutto. Sono tra due fuochi, tra l’incudine e il martello. Ho questa grande richiesta di grandi manifestazioni che provengono più o meno da tutto il territorio italiano. Ho però un’offerta limitata perché sapete che, al di là della Coppa Davis gestita dalla Federazione Internazionale, che comunque abbiamo preso a Bologna, il calendario internazionale, per via dell’upgrade di Roma e di altri Master 1000, è oltremodo intasato e quindi purtroppo, nonostante noi stiamo cercando da anni, non c’è sul mercato offerta di tornei ATP 250 e 500. Ci sono altre soluzioni che abbiamo appena acquisito dall’ATP con l’upgrade di Roma, per esempio avremo due super Challenger come quello che annualmente si faceva tra Indian Wells e Miami, ne faremo uno qui tra Madrid e Roma e l’altro tra Roma e Roland Garros. Speriamo che nei prossimi mesi l’ATP effettivamente faccia una gara per avere altri 4 o 5 ATP 500 in calendario. Noi ci proporremmo immediatamente. Quindi credo che un ATP 250 il prossimo anno a Torino si possa fare, solo se permane l’attuale quadro Covid in Cina e guerra in Ucraina; quindi non credo che ce lo dobbiamo augurare. Però siamo alla finestra. Quest’anno abbiamo preso Firenze e Napoli, due anni fa abbiamo preso Cagliari e Santa Margherita di Pula ma soprattutto, avrò la fortuna di poter finalmente parlare con uomo di sport, il ministro Abodi, che tra l’altro ha anche un’esperienza professionale negli Internazionali d’Italia; dunque, conosce la materia addirittura meglio di me e mi aiuterà a far sì che si possano acquisire tutte le grandi manifestazioni che come in questo caso possano creare ricchezza al territorio e al nostro movimento sportivo e si possa anche equamente distribuire, cercando di soddisfare il più possibile quest’enorme richiesta che subiamo da tutte le parti d’Italia”.

Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, aggiunge: “Il nostro primo obiettivo è competere, se riusciamo, perché ovviamente com’è noto la competizione è mondiale, e sicuramente competiamo, lo dico ai nostri ministri in prima fila, con colossi: pensiamo a tutta l’area dell’Oriente, con paesi che sono anche in grado di mettere in campo risorse importanti dal punto di vista economico per vincere queste competizioni. Poi però, giochiamo sul fattore di essere abbastanza bravini a organizzare gli eventi, con questa sinergia che c’è; poi confidiamo tantissimo nel potere di persuasione della FIT che ha un grande Presidente a cui compete in qualche modo la regia. Noi ci mettiamo a disposizione e siamo ben contenti di farlo”.

Viola Tamani

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