Non soltanto i grandi protagonisti delle Nitto ATP Finals 2022. Nei giorni scorsi Torino ha ospitato anche il suo figliol prodigo Lorenzo Sonego, fresco di convocazione per le fasi finali di Coppa Davis dopo che Jannik Sinner non ha recuperato del tutto dall’infortunio.
Al Circolo della Stampa Sporting, uno dei più belli e importanti d’Italia (qui l’intervista del direttore Scanagatta al direttore Pietro Garibaldi), durante questa settimana si sono alternati negli allenamenti i migliori giocatori e le migliori coppie di doppio del 2022, ma non soltanto. Ci sono stati anche le riserve Holger Rune e Hubert Hurkacz, così come il già citato Lorenzo Sonego, allenatosi l’ultimo giorno senza spingere troppo i suoi colpi. A tal proposito, abbiamo raggiunto Gipo Arbino, storico allenatore del torinese, che dal punto di vista tennistico è proprio “nato” in questo circolo.
“Io sono torinese doc, sono stato 14 anni direttore tecnico qui e ora sono tornato come consulente e allenatore di Lorenzo Sonego, che tennisticamente è nato qui. L’ho visto per la prima volta quando aveva 11 anni: giocava a calcio nel Torino, poi un giorno suo papà me l’ha portato perché io e lui eravamo compagni di doppio qualche anno prima.
Suo figlio, che oggi è il mio protetto, era veramente portato: non potevo credere che avesse giocato a tennis soltanto due volte prima di quel momento. Mi sono stupito io come ci siamo stupiti un po’ tutti sapendo quanto poco avesse giocato. Nonostante fosse all’inizio, aveva il senso del rimbalzo e un buon timing, quindi la sua palla viaggiava parecchio”.
Prima della fine della stagione c’è ancora un appuntamento fondamentale, ossia le Final eight di Coppa Davis, questa settimana a Malaga. Dalle ore 10 di giovedì 24 novembre i ragazzi di Filippo Volandri sfideranno gli Stati Uniti per provare a riportare l’insalatiera in Italia, impresa riuscita solamente nel 1976. Ormai è noto il forfait di Matteo Berrettini, dunque ad affiancare Lorenzo Musetti in singolare sarà proprio Sonego, sicuramente molto carico e contento per la convocazione:
“Lorenzo è sempre stato un uomo squadra e ha sempre desiderato giocare a squadre. Ha sempre dato ancora di più in queste competizioni. Poi è logico che per lui, come per me, essere convocato in Davis rimane un sogno e fa sempre un po’ effetto“ ci spiega il suo coach.
L’ultima volta, l’anno scorso qui a Torino, non è però andata benissimo, quando l’azzurro perse a sorpresa contro Borna Gojo: “Non bisogna comunque dimenticare che il primo giorno, contro gli Stati Uniti, ha battuto Opelka e si è ripetuto il giorno successivo, imponendosi contro un avversario tosto. Gojo poi ha dimostrato tanto, non perdendo neanche un match fino alla finale. Per Lorenzo questa sconfitta è rimasta una grande ferita, che lo ha un po’ destabilizzato. Però il croato, su questa superficie e con un capitano in panchina, ha dimostrato di poter fare molto male. Infine, un pensiero all’imminente sfida con gli Stati Uniti, dove Sonego potrebbe essere impiegato anche in doppio:“Lorenzo è pronto a fare tutto ciò che gli chiederà il capitano“ ci assicura Gipo Arbino.