Circoli in vista
Mizuno e Due Ponti insieme per i trent’anni del circolo della Capitale
In un’intervista con il direttore del circolo Emanuele Tornaboni, ripercorriamo la nascita del circolo romano e l’importanza di un partner di livello mondiale come Mizuno

Il mondo dello sport è ricco di storie, eventi e celebrazioni. In questo 2022 il panorama sportivo romano vede celebrare un importante anniversario uno dei suoi circoli più importanti, il Due Ponti. 1992-2022 trent’anni festeggiati insieme ad amici, soci e partner di livello nazionale e mondiale. A fianco del circolo romano, infatti, vi è l’azienda giapponese Mizuno che nel suo parco di atleti ha tra gli altri Lorenzo Sonego. Nata nel 1906 ad Osaka da una idea dei fratelli Rihachi e Rizo, Mizuno è diventata una società conosciuta in tutto il mondo, non solo nel panorama tennistico. E nella Capitale è a fianco di un circolo nato dall’idea dei due fratelli Tornaboni.
Dell’importanza di un partner come Mizuno e della celebrazione di questo anniversario ne abbiamo parlato con il direttore del circolo Due Ponti Emanuele Tornaboni:
D: 5 ettari immersi nel verde, 17 campi, 15 dei quali in terra rossa, una delle perle del panorama capitolino.
Tornaboni: “Un progetto che nasce negli anni’80, siamo due fratelli, iniziammo con due piccole palestre sulla Cassia, dove grazie al boom dello sport e in particolare del culturismo, fanno sì che con quella attività siamo riusciti ad acquistare questo terreno e a fine anni ’80 iniziato la costruzione. Abbiamo aperto nel 1992. Quest’anno abbiamo festeggiato i 30 anni e abbiamo ripercorso questi trent’anni di grande successo venerdì 18 novembre con amici, soci e artisti, perché il Due Ponti è fatto di famiglie, amici e artisti (Rosario Fiorello e Fiorella Mannoia tra gli altri). Tanti amici che hanno dato il loro contributo per questi 30 anni di sport“.
D: Un circolo di queste dimensioni può offrire l’opportunità di ospitare eventi anche del panorama internazionale. Il circolo ha già ospitato eventi del circuito Challenger, stato pensando di rientrare nel giro?
Tornaboni: “Assolutamente sì, abbiamo fatto tre volte il Challenger 50mila dollari, hanno giocato qui Berrettini, Tsitsipas, la prima edizione anche Filippo Volandri. Stiamo valutando. Il circolo si predispone benissimo per ospitare qualche migliaio di persone, i campi da tennis ci sono (oltre ai 15 in terra rossa anche 2 in greenset, ndr), il Centrale potremmo rimontarlo tranquillamente perché servono le tribune, servono quel migliaio di posti, stiamo verificando con gli sponsor. Sono eventi di livello mondiale, internazionale”.
D: Il circolo ha anche un’academy, potete contare sul direttore tecnico Federici e su persone del calibro di Potito Starace e Riccardo Ghedin.
Tornaboni: “Soprattutto Riccardo Ghedin è stato inserito quest’anno e ci ha fatto fare un bel passo in avanti. Poi ci sono due grandi professionisti, come sono Claudio Federici, che è la parte storica del tennis laziale e romano e Potito che è stato numero 27 al mondo, l’Academy sta crescendo, siamo arrivati a una trentina di ragazzi con ottima classifica, anche con punti ATP, 2.1, 2.2. L’Academy ha bisogno di tempo per essere sviluppata, abbiamo basi solide, i ragazzi qui hanno tutto. Compresi gli alloggi. L’intento è di tirare fuori qualche grande campione targato Due Ponti”.

D: Grande circolo, ma anche grande partner. Uno di questi è Mizuno.
Tornaboni: “È una collaborazione nata da qualche anno. Questo è il quinto. E’ un marchio mondiale, offre a 360 gradi tutta la gamma: oltre a coprire il tennis e il padel, copre anche gli altri sport e del tempo libero, dei materiali ottimi e la gente è molto contenta di questo. I soci sono molto contenti di essere vestiti Mizuno, diventa un po’ un’appartenenza questo binomio Mizuno-Due Ponti, diventa un po’ un glamour, la possibilità di andare anche in giro e portare una maglia o una felpa col marchio Due Ponti”.

D: Infatti, ai vostri soci offrite la possibilità di avere un abbigliamento Mizuno Due Ponti. Ma c’è anche un negozio a disposizione, uno store all’interno del circolo dove possono effettuare i loro acquisti.
Tornaboni: “Uno dei pochi circoli a livello territoriale marchiato Mizuno, Mizuno è in tutti i negozi italiani sportivi e per noi è un onore, siamo onorati di avere questa possibilità che Mizuno ci dà con dei grandi vantaggi e un contributo di sponsorizzazione per il tennis, siamo molto fieri di questo binomio con Mizuno”.
Circoli in vista
Presentato al Match Ball Firenze il Torneo Open di Pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia BNL 2023
Dal 18 marzo al 02 aprile, in palio dei posti per le pre-uqalificazioni agli Internazionali d’Italia. Obiettivo da record con oltre 700 partecipanti

Il Match Ball Firenze Country Club organizza dal 18 marzo al 02 aprile il torneo Open di pre qualificazioni Bnl d’Italia 2023 con montepremi di 25.610 euro valido come 45° edizione dei Campionati Toscani Assoluti.
Il circolo di Bagno a Ripoli ritorna ad essere il cuore pulsante del tennis toscano con la manifestazione clou a livello nazionale che permette di qualificarsi per le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia. Si giocherà outdoor (all’aperto). I giocatori e le giocatrici potranno giocare sui campi limitrofi alla bellissima area verde del circolo fiorentino che potrà accogliere numerosi spettatori che potranno applaudire gli atleti in gara. Nel maschile favoriti il fiorentino Daniele Capecchi insieme al veneto Marco Speronello e al romagnolo Manuel Mazza, mentre al femminile saranno Viola Turini e l’esperta giocatrice trentina Angelica Moratelli.
“La storia del nostro circolo è quella dell’attività agonistica e sociale – spiega Leonardo Casamonti, vice presidente del Match Ball Firenze – grazie a mio padre Roberto siamo riusciti a mantenere la tradizione di una manifestazione che è il fiore all’occhiello della Toscana e assegna anche i titoli regionali assoluti a un evento che è unico nella nostra regione e che da la possibilità di qualificarsi per il Torneo del Foro Italico a due giocatori e due giocatrici nel singolare oltre ai vincitori del doppio maschile e femminile”.
“Bagno a Ripoli grazie al Match Ball Firenze diventa ancora una volta punto di interesse del mondo tennistico – spiegano il Sindaco Francesco Casini e l’assessore allo sport Enrico Minelli – il Torneo di pre qualificazioni Bnl Ibi 2023 porterà i migliori giocatori da tutta Italia nel nostro Comune a suggello di un’area che vive di sport”.
“La Toscana è ritenuta dalla FITP una delle regioni più importanti e capaci dal lato organizzativo – mette in luce Guido Turi consigliere nazionale della FITP – i numeri lo dimostrano e soprattutto ogni qualvolta la regione è stata chiamata in causa ha risposto sempre al massimo con eventi partecipati e di livello. Proprio il Challenger di Firenze svolto a ottobre 2022 è stato premiato come miglior manifestazione nazionale nei Supertennis Awards. Giocare al Match Ball Firenze per i tanti atleti sarà una bella festa”.
“Sono passati diversi anni ma ricordo ancora adesso la trasformazione di questo torneo da manifestazione regionale con assegnazione dei titoli toscani a torneo di pre qualificazione – dice Luigi Brunetti, presidente FITP della Toscana – una bella sfida che ancora una volta ha innalzato la qualità del torneo e soprattutto ha permesso di dare un sogno a tanti giocatori della nostra regione e non solo: giocare al Foro Italico”.
Presenti alla conferenza stampa anche Nicola Armentano delegato a Promozione sociale e Sport della Città Metropolitana, il vice presidente della FITP Toscana Romeo Tanganelli e la consigliera Raffaella Rebecchi.
Ufficio Comunicazione CRT
Circoli in vista
La nazionale di sci alpino degli Stati Uniti prepara i mondiali al Park Tennis Genova
Lo storico Circolo genovese protagonista di questo straordinario connubio tra sci e tennis

Calzoncini corti e sorrisi smaglianti. L’inverno genovese per loro è una primavera inoltrata. Prima la palestra e poi un po’ di scambi sotto rete. Le atlete della nazionale statunitense di sci alpino si stanno preparando così per i prossimi Mondiali di Courchevel/Meribel che si terranno in Francia, dal 6 al 19 febbraio.
Il Circolo Park Tennis Genova ospita da ieri Paula Moltzan, Nina O’Brien, Ava Sunshine e Katie Hensien con il loro capo allenatore Magnuss Andersson. Hanno scelto un posto sul mare che non fosse troppo distante dalla Francia dove potersi allenare a secco e ricaricare le batterie. E’ stato Matteo Guelfi, ortopedico genovese che da anni segue la nazionale italiana di sci, a consigliare al Team USA il Circolo del Presidente Federico Ceppellini. Preziosa, per tutti gli aspetti operativi, è stata la collaborazione di Federico Delfino, osteopata e preparatore atletico del Park Tennis.
E’ così che la nazionale a stelle e strisce è approdata in Liguria, accolta ieri pomeriggio dagli assessori allo sport Simona Ferro (Regione Liguria) e Alessandra Bianchi (Comune di Genova). Un bel momento di incontra tra le forti sciatrici americane e i giovani della scuola tennis. A fare gli onori di casa il vicepresidente del Park, Cristiano Carpaneto.
Paula arriva da Minneapolis, Nina da San Francisco, Ava dal Colorado e Katie da Washington. Hanno raccontato la loro storia, l’amore per lo sci iniziato a due o tre anni. Le prime gare all’età di cinque. E oggi la passione per questo sport professionistico che le porta per lunghi mesi lontane da casa ma con un forte senso di squadra.
“Siamo molto felici di essere qui a Genova – sorride Paula Moltzan – e la prima impressione è davvero straordinaria. Città bellissima, in molti suoi scorci. Abbiamo già potuto gustare focaccia e pesto. Con attenzione certo, ma bruciare calorie non è un problema per noi…”. Il programma di queste giornate genovesi sarà intenso. “Nei prossimi giorni andremo a Portofino – racconta Nina O’Brien – e poi abbiamo già preso nota dei posti più belli per le nostre foto: Boccadasse, la passeggiata di Nervi, Spianata Castelletto. Ci hanno detto di vedere i Palazzi dei Rolli e al Ducale la Mostra di Rubens. Proveremo a fare tutto. Questi giorni per noi sono ideali per scaricare dopo la gara del week end scorso in Repubblica Ceca e ricaricare le pile”.
Le quattro nazionali saranno impegnate nelle gare di slalom speciale e gigante. Prima di rimettere gli sci ai piedi hanno provato anche la racchetta sul campo, allenate per l’occasione da Pietro Ansaldo. “Hanno una reattività pazzesca – spiega il tennista gialloblù – e sono sicuro farebbero bene anche in questo sport. E’ stato divertente e penso anche utile distrarle un po’ e farle allenare su qualcosa di diverso dalla loro solita routine”.
Da Maribel è arrivato anche lo svedese Magnuss Andersson, tecnico della squadra americana. E’ passato dai -8° della località francese ai 15° di Genova, in una magnifica giornata di sole. “Questa per noi è primavera inoltrata – sorride – e siamo davvero felici di aver trovato questa bellissima soluzione. Siamo a poche ore di auto dalla sede dei Mondiali, ma possiamo scaricare la tensione dopo le settimane intense in Coppa del Mondo in un posto magnifico. Ringrazio il dott. Guelfi per il consiglio e il Park Tennis per la straordinaria ospitalità. Allenarci qui è magnifico. Le ragazze sono cariche e si stanno godendo questa piccola parentesi. Sono coccolate da tutti i soci e dallo staff del Circolo. E’ stato bello poter incontrare anche i ragazzi della scuola tennis e raccontare loro le nostre esperienze. Queste ragazze stanno per molti mesi lontano da casa e si crea nel gruppo una alchimia importante”.
Il tennis è piaciuto a tutte le quattro atlete della nazionale. A chi gli chiedeva quali sono i tennisti che amano di più la risposta è stata unanime: la loro connazionale Serena Williams e “King” Roger Federer. E sulla sfida con le azzurre dello sci: “La vostra Nazionale è fortissima – riconosce Ava Sunshine – e lo dimostra in ogni gara. Da Sofia Goggia a Federica Brignone, passando per Marta Bassino. E’ sempre durissima avere a che fare con loro e anche nei prossimi Mondiali saranno tra le favorite”.
Nella Nazionale femminile a stelle e strisce ci sarà anche una certa Mikaela Shiffrin che non è a Genova in quanto sta preparando i Mondiali con una tabella di marcia differente, supportata dal proprio team, alla luce delle gare che farà, non solo Speciale e Gigante ma anche SuperG e Discesa libera. “Cercheremo di fare del nostro meglio – racconta ai ragazzi Katie Hensien – e come sempre ci prepareremo con la massima attenzione e impegno. Cosa penso al cancelletto di partenza? Respiri lunghi, via lo stress e massima concentrazione. Quanto conta la testa? Tantissimo. Quando inizi la carriera e sei giovane la parte atletica conta moltissimo, poi però ti accorgi che la testa fa la differenza”.
Arrivano da montagne diverse, tra cui la “mitica” Aspen in Colorado. Le loro piste preferite in Italia? Cortina e Plan des Corones. “Grazie Genova per l’ospitalità – chiude Paula Moltzan, la più forte del gruppo – e grazie Park per l’affetto. Porteremo un po’ di gialloblu ai Mondiali, sapendo che da oggi avremo un po’ di tifosi anche in Italia”.
Circoli in vista
Pietro Romeo Scomparin e il successo nei tornei Open: “In due anni punto a fare il salto” [ESCLUSIVA]
Il 21enne veneto ha vinto l’Open Rodeo di Mirano e sta preparando la stagione del suo decollo. “Mi piace sciare ma non sono bravo come Sinner”

Nel penultimo week-end di gennaio a Mirano è andata in scena la sesta edizione del ‘Rodeo Aquarius FITP’ riservato ai seconda categoria, primo appuntamento dell’anno nel club Miranese, con più di 40 partecipanti provenienti da svariate regioni d’Italia. L’ha spuntata il vicentino Pietro Romeo Scomparin che in finale ha avuto la meglio su un ottimo Riccardo Parravicini, classificato 2.6 e tesserato per il TC Padova. Il tennista veneziano infatti ha dato parecchio filo da torcere al più titolato avversario (classificato 2.2), arrivando anche ad avere un set point nel primo set. Lo avesse messo a segno forse il match avrebbe raccontato una storia diversa, ma il 21enne Scomparin, tesserato per il Tennis Villafranca, è riuscito a salvarsi e a rimettere la partita sui giusti binari fino a concludere col punteggio di 5-4(3) 4-1.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il vincitore per avere un suo commento.
Buongiorno Pietro, disturbiamo?
Assolutamente no, oggi sono stato a sciare ad Asiago con mio padre e mio fratello e adesso stiamo tornando a casa. Lo sci mi piace moltissimo, tanto che da piccolo facevo le gare.
Un emulo di Sinner dunque?
No, no (ride, ndr), non ero così forte come lui. Diciamo che me la cavavo.
Come te la cavi anche con la racchetta in mano. Nella tua zona fai letteralmente man bassa di Open.
Sì (ride, ndr), effettivamente ne vinco abbastanza. L’anno scorso ho vinto quattro tornei e pure questa stagione è iniziata nel migliore dei modi con la vittoria a Mirano. Anche se qui purtroppo come testa di serie n.1 ho disputato solo una partita mentre avrei bisogno di giocare molto di più per preparare le prossime trasferte.
C’era un premio in denaro?
No, gli unici benefit sono stati che non ho pagato l’iscrizione e che alla fine mi hanno regalato del materiale del Circolo.
Parlavi delle tue prossime trasferte.
In febbraio sarò ad Antalya (Turchia), in marzo invece in Croazia e ad aprile a Palmanova (Spagna).
Riprendi dunque l’esperienza nei tornei Futures che avevi cominciato nel 2022 quando hai giocato 30 partite (con 19 vittorie), raggiungendo tre volte il tabellone principale. Poi ti sei fermato, come mai?
Sì, nei primi mesi ho avuto un buon rendimento, conquistando anche il mio primo punto ATP al Cairo. Poi ho interrotto perché ho cambiato allenatore e mi sono trasferito al Tennis Villafranca. Poi ho anche studiato disperatamente inglese perché mi erano arrivate un paio di proposte di borsa di studio dai College USA. Solo che era richiesto un livello linguistico C1 (il secondo più alto dopo il C2, ndr) e io sono riuscito ad ottenere solo un B2. Così non sono andato (ride, ndr).
Hai detto che ti sei trasferito a Villafranca. Con chi ti alleni?
Con Marco Speronello che come vincitore di Open avrebbe parecchie cose da insegnarmi (ride, ndr).
Con il Villafranca giochi la B2?
Quest’anno non più perché farò la B1 con Schio e probabilmente la prossima stagione giocherò in A2 con Bassano.
La tua superficie preferita?
La terra, però adesso mi sto allenando parecchio sul veloce a Treviso perché il primo torneo sarà a Ortisei per le pre-qualificazioni BNL e lì non solo il superficie è molto rapida ma saremo anche in quota.
Sempre sulle orme di Sinner. A proposito di giocatori forti hai mai giocato con qualcuno di loro?
Con Sinner cinque anni fa ci palleggiai in Grecia quando lui stava iniziando a fare i primi ITF.
E con gli altri ragazzi della cosiddetta new wave italiana?
Non è che tennisticamente li conosca tanto bene perché da piccolo non ero forte come loro. Tanto per dire a 16 anni ero ancora terza categoria. Ho giusto incrociato Bellucci all’Open di Trissino un anno e mezzo fa quando lui vinse battendo in finale Speronello (da cui io persi in semifinale) che era sopra 6-4 4-1 e poi finì per perdere 7-6 al terzo.
Adesso non stanno attraversando un momento particolarmente brillante.
Ci sta perché nel tennis non è facile tenere costantemente un livello alto. Poi ci sono vari fattori che possono influire: infortuni, cambio di allenatore, la famiglia. Quindi non è mai un processo rettilineo.
Tu comunque li vedi tutti in top 100?
Certamente, hanno tutti il livello per ottenere quei risultati.
E tu invece che ambizioni hai?
Per quest’anno mi piacerebbe arrivare al n.600 ATP. L’anno prossimo magari arrivare a 300/400 per poi fare il salto.
Parliamo anche di un eventuale piano B. La scuola?
Ho fatto il Liceo Scientifico Scienze Applicate, i primi quattro anni frequentando e l’ultimo online perché viaggiando non ci riuscivo più.
Grazie Pietro, speriamo tu ci dia occasione di scrivere ancora di te.
Farò il possibile (ride, ndr) e intanto grazie per l’interesse.