Challenger Maia: Luca Van Assche suona la prima sinfonia

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Challenger Maia: Luca Van Assche suona la prima sinfonia

Dopo tre finali perse il 18enne francese alza il suo primo trofeo nell’ultimo appuntamento stagionale. Vittoria anche per Lajovic a Maspalomas. Appuntamento per tutti il 2 gennaio

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Luca Van Assche - Instagram
 

L’unico dato positivo dell’eliminazione nei quarti di finale di Bonadio, Moroni e Giustino è che così abbiamo tutto lo spazio per festeggiare la prima vittoria di Luca Van Assche che trionfa al Challenger 80 di Maia (Portogallo, terra battuta indoor), battendo in finale 3-6 6-4 6-0 l’austriaco Maximilian Neuchrist (n.359 ATP). Partita non semplice (oltre due ore di gioco) per il giovane talento francese che già era stato costretto alla rimonta nella semifinale contro Aleksandar Vukic. Ma il ragazzo è proprio nelle difficoltà che sta crescendo in questa sua prima stagione da professionista, superando innanzitutto quella sorta di maledizione che lo vedeva giocare ottimi tornei per poi fermarsi al momento dell’ultimo scatto.

Esattamente una settimana fa, dopo che aveva perso la finale del Challenger di Valencia, avevamo scritto: ”Sconfitta amara per il 18enne transalpino, figlio di padre belga e madre italiana, ancor più amara perché va a sommarsi alle due finali perse tra Lisbona e Brest nel mese di ottobre. Ma si sa che di solito è questo il pedaggio che bisogna pagare prima di sollevare dei trofei. E siamo assolutamente convinti che Luca di trofei ne solleverà parecchi”. Vorrete perdonarci l’autocitazione ma quando ti capita tra le mani un futuro fenomeno fai di tutto per accendere i riflettori su di lui. Nel frattempo, in attesa della nuova stagione e delle qualificazioni degli AO, Luca frantuma per l’ennesima volta il proprio best ranking alla posizione n.138 ATP, n.13 di Francia.

Si giocava anche in Spagna a Maspalomas (Challenger 80, terra battuta outdoor) dove ha vinto Dusan Lajovic che ha battuto in finale 6-1 6-4 il canadese Steven Diez (n.348 ATP). Partita a senso unico per il 32enne serbo che nel torneo ha dovuto faticare solo nella semifinale contro Pablo Llamas Ruiz. Per Lajovic è il settimo titolo Challenger, circuito in cui è tornato a competere dopo anni di assenza perché gli servivano assolutamente i punti per rientrare in top 100 e assicurarsi il tabellone principale per i prossimi AO. Obiettivo centrato perché con questo successo riguadagna la posizione n.80 che, seppur lontana dal n.23 che toccò nel 2019, gli consente di affrontare la nuova stagione con una certa tranquillità.

Adesso per tutti qualche giorno di vacanza, pochi in realtà per i tempi sempre più compressi del calendario internazionale, e appuntamento il 2 gennaio a Canberra e Noumea per coloro che affronteranno la trasferta agli antipodi. Per tutti gli altri la campanella suonerà ad Oeiras, in Portogallo, sempre il 2 gennaio.

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