ATP e ITF hanno dato vita all’Accelerator Programme. Si tratta di un’iniziativa volta a facilitare l’ingresso dei giocatori juniores nei circuiti professionisti e in particolare in quello Challenger. L’obiettivo è quello di evitare che prospetti interessanti rimangano impantanati dopo aver concluso il percorso da junior: spesso, infatti, le giovani promesse sono costrette a rinunciare ai tornei più competitivi non avendo la classifica ATP per accedervi e devono ripiegare su competizioni di livello più basso che rischiano di arginare la loro crescita innescando così un circolo vizioso. Perché non ci siano più casi di questo genere, per non smarrire campioni Slam o numeri 1 junior (in Italia ricordiamo bene, ad esempio, l’illusione Quinzi), dal 2023 ci saranno delle corsie preferenziali per gli under più meritevoli.
Nello specifico, i primi giocatori della classifica ITF di fine anno, e i vincitori e i finalisti degli Slam junior riceveranno otto “Accelerator spots” da utilizzare durante la stagione successiva. Si tratta nella sostanza di wild card che permetteranno ai primi 10 e ai campioni Slam di accedere ai main draw dei Challenger di categoria 50 o 75, mentre i giovani piazzati tra l’undicesima e la ventesima posizione del ranking ITF e i finalisti Slam dovranno accontentarsi dell’ingresso nei tabelloni di qualificazione. Tutti, invece, potranno entrare di diritto in due eventi M15 o M25 dell’ITF World Tennis Tour. Anche i giocatori classificati al n. 21-30 della classifica Junior disporranno di otto “spot” ma la loro validità sarà limitata a quest’ultima categoria di tornei. L’ultima clausola di questo programma prevede che, nel caso in cui i top 20 juniores dell’anno precedente riescano a entrare nelle qualificazioni di un Challenger grazie alla loro posizione nel ranking ATP, questi vengano automaticamente promossi nel tabellone principale.
Il numero uno dell’ATP, Andrea Gaudenzi, ha commentato così il lancio di questa iniziativa da lui fortemente voluta: “Il tennis è sempre stato uno sport che premia il duro lavoro. A noi spetta il compito di creare un ambiente che permetta ai giovani aspiranti giocatori di raggiungere il loro potenziale. L’Accelerator Programme creerà un percorso ben delineato per la prossima generazione di campioni e non vediamo l’ora di vederlo in funzione, a partire dal 2023”. Sulla stessa lunghezza d’onda David Haggerty, Presidente dell’ITF: “E’ importante che il tutto il mondo del tennis lavori insieme per creare nuove opportunità per i giovani giocatori. Collaborando, possiamo creare un futuro più luminoso per questo sport e garantire che le nuove generazioni abbiano l’opportunità di crescere e raggiugere i massimi livelli”.
L’Accelerator Programme trova la sua collocazione all’interno di un più ampio progetto di ristrutturazione e rafforzamento del Challenger Tour. Lo scorso settembre sono state infatti annunciate una serie di novità, tra cui l’aumento dei montepremi e un maggior bilanciamento del calendario, che puntano a rendere questo circuito più appetibile e competitivo in modo da rendere più agevole il passaggio al tour ATP.
I primi 10 della classifica ITF Junior di fine 2022 e i vincitori Slam
- Gilles Arnaud Bailly (Bel) 2005
- Martin Landaluce (Spa) 2006 (US Open)
- Gerard Campana Lee (Kor) 2004
- Daniel Vallejo (Par) 2004
- Nishesh Basavaredd (Usa) 2005
- Rodrigo Pacheco Mendez (Mex) 2005
- Kilian Feldbausch (Svi) 2005
- Yaroslav Demin 2005
- Gonzalo Bueno (Perù) 2004
- Bruno Kuzuhara (Usa) 2004
- Jakub Mensik (Cze) 2005 (Australian Open)
- Gabriel Debru (Fra) 2005 (Roland Garros)
- Mili Poljicak (Cro) 2004 (Wimbledon)
I classificati tra il n.11 e il n.20 e i finalisti Slam
- Lautaro Midon (Arg) 2004
- Dino Prizmic (Cro) 2005
- Iliyan Radulov (Bul) 2005
- Alexander Blockx (Bel) 2005
- Edas Butvilas (LT) 2004
- Cooper Williams (Usa) 2005
- Jakub Nicod (Cze) 2004
- Coleman Wong (Hkg) 2004
- Michael Zheng (Usa) 2004 (Wimbledon)