Il tennis che verrà (Martucci). Intervista a Niccolò Ciavarella: "Sognando Djokovic" (Rossetti). Finti vaccini ai vip, le confessioni che inguaiano Giorgi (Priante). La rinascita di San Quirichino (Storni)

Rassegna stampa

Il tennis che verrà (Martucci). Intervista a Niccolò Ciavarella: “Sognando Djokovic” (Rossetti). Finti vaccini ai vip, le confessioni che inguaiano Giorgi (Priante). La rinascita di San Quirichino (Storni)

La rassegna stampa di martedì 27 dicembre

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Il tennis che verrà (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Ha ragione l’Equipe, il quotato quotidiano sportivo francese, che ha assegnato a Jannik Sinner la maglia nera di principale delusione 2022? Ha sminuito, magari per gelosia, i reiterati infortuni che hanno frenato il 21enne d’oro? Oppure è giusto criticare lui e il 26enne Matteo Berrettini, dopo le ATP Finals con i migliori 8 del 2021, da solidi “top 10”, e le esclusioni di quest’anno? […] Da ragazzo intelligente, maturato in fretta, Jannik, uno dei talenti mondiali precoci più forti, insieme ai 19enni Carlos Alcaraz e Holger Rune, e al 20enne Lorenzo Musetti, sa di aver agito troppo d’impulso a gennaio quando ha chiuso bruscamente il rapporto con papà-Piatti. Dopo l’esplosione 2021, con 4 titoli ATP, quest’anno si è fermato a uno, ad Umago, scivolando al numero 15. Che per lui è deludente, come per l’Equipe che lo definisce «apatico» contro Tsitsipas a Melbourne, «senza soluzioni» a Wimbledon contro Djokovic e «nonostante due set di vantaggio, travolto alla fine da Alcaraz agli US Open in un match monumentale». L’altoatesino ha subito due forzati stop nella campagna nordamericana sul cemento di Indian Wells-Miami (influenza e vesciche ai piedi) e poi la doccia fredda sulla terra: dopo i quarti di Montecarlo (ko lottando con Zverev) e Roma (battuto da Tsitsipas), negli ottavi del Roland Garros si è arreso a un dolore al ginocchio mentr’era in controllo di Rublev. E, quando stava lanciando lo sprint per le ATP Finals, s’è fatto male alla caviglia e alla mano destra. Lui e il team hanno commesso qualche errore e deve limare i limiti tecno-tattici, dal servizio alla varietà, oltre che fisici. Oggi come oggi ha dannatamente bisogno di un grande risultato: meglio subito, a gennaio a Melbourne. […] Matteo Berrettini sa da sempre che deve convivere con gli infortuni: le giunture non sostengono quel fisico potente e possente e sarà sempre a rischio con quel suo gioco di grandi sbracciate di servizio e dritto. Saltando Wimbledon per Covid, malgrado fosse fra i favoriti e potesse tacere il virus, disputando comunque la finale di Napoli malgrado fosse handicappato al piede e poi buttandosi comunque nella mischia in Davis ha confermato di aver un gran cuore. Magari troppo. Comunque ha portato a casa 2 titoli ATP in 4 finali, più una semifinale e un quarto di finale Slam. Da 16 del mondo, ha valide aspettative da top 10 come Sinner. […] Il talento tecnico di Musetti era già noto da junior, quello di lottatore di Sonego sembrava sopito dopo le delusioni in nazionale. Nella seconda parte della stagione i due Lorenzo hanno fatto un importante salto di qualità, rafforzando il Dream Team azzurro e ravvivando i sogni di un’altra coppa Davis dopo quella storica del 1976. Musetti, dalla finale vinta ad Amburgo contro Alcaraz, ha fatto il famoso passo avanti in campo, è diventato più solido di dritto e servizio, e così ha addomesticato anche il cemento, aggiudicandosi Napoli, pur arrivando stremato alle NextGen Finals di Milano e alla Davis a Malaga. Sonego s’è scosso vincendo Metz ed è stato il miglior azzurro in Spagna battendo Tiafoe e Shapovalov e dimostrandosi ben più forte del numero 45 ATP. Dando un’altra scossa al nugolo di fortissimi under 21 azzurri, fra i primi 31 del mondo: da Passaro ad Arnaldi, da Nardi a Bellucci, da Zeppieri a Cobolli, da Maestrelli a Darderi, a Gigante. Un boom che la stessa Equipe e il presidente della Federtennis francese, Moretton, sono venuti a studiare in Italia. E il 2023 sta per arrivare… 

Intervista a Niccolò Ciavarella – Niccolò Ciavarella talento del tennis: “Il mio 2023 sognando Djokovic” (Giacomo Rossetti, Il Messaggero Cronaca di Roma)

Piccoli talenti […] crescono. II 2022 che si sta per chiudere è stato un anno indimenticabile per Niccolò Ciavarella, il ragazzo dell’Ardeatina che prima ha chiuso il percorso giovanile giocando i tornei Junior di Australian Open e Wimbledon, per poi passare al circuito professionistico trovando i suoi primi punti Atp. Con lo Sporting Club Eur Niccolò ha recentemente perso la finale dei playoff per salire in Serie Al, e si affaccia al 2023 con tanto entusiasmo. Niccolò, che vuol dire per lei essere tra i giovani tennisti che rappresentano la Capitale? «Ci sono tanti ragazzi dotati, io sono molto sereno perché so di non essere un predestinato, uno che deve arrivare per forza in cima. Anche se a livello giovanile ho vinto abbastanza, ora penso solo a dare il massimo e sono molto curioso di vedere fin dove potrò spingermi. Pressione non ne sento, ma comunque la pressione è un privilegio». II bilancio del suo 2022 non può che partire dagli Australian Open Junior di quasi un anno fa. «Lì ho potuto ammirare i migliori al mondo da vicino. E’ stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, soprattutto che non c’è nulla di inarrivabile. Col mio amico fraterno Daniele Minighini siamo anche riusciti ad arrivare ai quarti di finale in doppio: condividere questo risultato con lui, che fa la mia stessa vita da quando abbiamo dieci anni, è stato bellissimo». Prima di passare pro […], ha anche assaggiato Wimbledon Junior: come definirlo? «Il tempio del tennis, punto. Ho avuto anche l’occasione di fare il tifo per Musetti e Sonego. Il mio Slam preferito però, quello a cui sogno di partecipare più degli altri, sono gli US Open: dalla tv il clima mi è sempre parso elettrizzante, chissà come è dal vivo…». Come si trova allo Sporting Club Eur? «E’ la mia seconda casa, si respira un bell’ambiente. Qui c’è il mio allenatore Valerio Prisco, con cui mi alleno tutti i giorni: doppia seduta dal lunedì al venerdì, solo domenica di riposo. A lui devo tutto, è un maestro di tennis ma prima ancora di vita. Pure il mio preparatore atletico Luca Fortin è molto importante per me». Con la racchetta fu amore a prima vista? «No, anzi, io da bambino proprio non volevo entrare in un campo da tennis! Però mio fratello Andrea […] giocava all’SC Eur e io assistevo ai suoi allenamenti con mio nonno Filippo. Un giorno Valerio mi chiese se volessi provare un attimo a tirare due palle, e da quel momento non sono più uscito». A scuola come va? «I primi tre anni li ho trascorsi al Primo Levi, un liceo scientifico sportivo. Gli ultimi due però li sto facendo da privatista: visto il carico crescente degli allenamenti, non sarei riuscito a farli combaciare con lo studio. Un po’ mi è dispiaciuto smettere di frequentare, poiché ero un ottimo studente, merito dei miei genitori che da bambino mi hanno messo di fronte al bivio ‘0 vai bene… o vai bene’». Che tipi sono mamma e papà? «Mia madre Sabrina e mio padre Antonio sono entrambi dipendenti della Banca d’Italia. Sono i genitori ideali perché pur supportandomi sempre non si intromettono mai nella mia carriera. Mamma di tennis sa molto poco (ride, ndc), papa è appassionato e quando può mi segue in trasferta in Italia». Posato il borsone, come ricarica le batterie? «Uscendo con i miei amici di sempre, tutti legati al mondo del tennis: visto che sto spesso fuori città, niente mi piace come fare una passeggiata all’Eur o in Centro, per vedere quanto è bella Roma». Quale sportivo è per lei fonte di ispirazione? «Novak Djokovic, l’unico che se sta al 100 per 100 della condizione non perde mai con nessuno. La sua cattiveria agonistica ce l’hanno in pochi. E ammiro anche Cristiano Ronaldo, pur non amando il calcio». Cosa chiede al 2023? «Vorrei salire gradualmente di livello: mi piacerebbe giocare il tabellone di qualche 15.000, provare a partecipare a dei Challenger. Tutto a piccoli passi: i risultati saranno conseguenza del duro lavoro».

Finti vaccini ai vip dottoressa confessa “Ne ho fatti 300” – Le confessioni della dottoressa che inguaiano Madame e Giorgi (Andrea Priante, Corriere del Veneto Venezia e Mestre)

Per la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, 57 anni, medico di base con studio a Vicenza, erano pazienti con patologie che non potevano sopportare la vaccinazione, «gente che col siero moriva». E così ha fatto un po’ di esenzioni, all’epoca utili per ottenere il Green pass: «Non tante, al massimo trecento». Nella lista medici, infermieri, uomini delle forze dell’ordine ma anche artisti come la rapper vicentina Madame e […] Camila Giorgi (con tutta la sua famiglia, padre Sergio compreso). L’ha fatto «per tutelare la loro salute», perché spesso erano pazienti «con patologie e allergie» per i quali la vaccinazione poteva essere controindicata. In questi mesi, la procura di Vicenza ha interrogato per cinque volte la dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, […] specializzata in medicina estetica e ozonoterapia. E per cinque volte lei, assistita dall’avvocato Fernando Cogolato, ha provato a indossare la maschera della paladina dei malati, spiegando di aver «agito in questo modo, per prevenire danni maggiori». L’ha fatto per i pazienti, assicura, per proteggerli dalle possibili controindicazioni del siero anti-Covid. E per quelle finte vaccinazioni che consentivano di ottenere il green pass, lo scorso anno si sono rivolte a lei centinaia di persone. Anche da fuori regione. Anche Vip. Due nomi su tutti: la cantante Madame (al secolo Francesca Calearo, 20 anni) che tra meno di due mesi è attesa a Sanremo, e l’atleta marchigiana Camila Giorgi […], una delle più forti tenniste italiane. Entrambe, sono ora indagate per falso ideologico. Le giustificazioni rese di fronte al sostituto procuratore Gianni Pipeschi sono coincise con una confessione piena da parte della dottoressa che era stata arrestata a fine febbraio assieme al marito Andrea Giacoppo, e con quello che viene considerato il suo «successore», il nefrologo Erich Goepel Volker, 64enne di Malo che da novembre 2021 era medico di medicina generale da supplente in uno studio di Fara Vicentino. Entrambi i dottori, nel frattempo sono tornati in libertà e, in attesa dell’eventuale processo, hanno ottenuto dall’Usl la possibilità di tornare a esercitare. Che la donna stesse collaborando con gli inquirenti […] era evidente da quando, il mese scorso, le telecamere dell’emittente locale Tva Vicenza l’avevano ripresa mentre spiegava candidamente: «Sono stati fatti dei vaccini falsi, solo però a dei colleghi miei, infermieri ecc, che avevano patologie, che stavano per morire se facevano un vaccino… Erano disperati». Per questo si rivolgevano al suo studio, perché «tutti gli altri colleghi si sono rifiutati di fare loro un’esenzione». Quanti pazienti hanno ottenuto in questo modo il green pass? «Non sono stati tanti, alla fine saranno stati sì e no trecento vaccini». Gli investigatori, dopo aver acquisito dall’Usl l’elenco dei pazienti immunizzati da Grillone, hanno incrociato i dati con le dichiarazioni rese durante gli interrogatori. E da lì si è aperto il nuovo filone investigativo che per ora vede indagate quindici persone per falso ideologico. Tra loro ci sono medici, infermieri e promotori farmaceutici. Ma anche […] Madame (la 57enne era già il suo medico di base) e Camila Giorgi, vincitrice del Canada Open 2021 […]. Non solo, con l’atleta sono indagati – con le stesse accuse – anche i suoi due fratelli Amadeus e Leandro, la mamma Claudia Fullone e il padre-allenatore Sergio Luis Giorgi. Tutti hanno ricevuto l’avviso di garanzia in vista della richiesta, avanzata dalla procura di Vicenza, di un incidente probatorio che si svolgerà nelle prossime settimane: gli inquirenti vogliono sentire di nuovo, ma stavolta davanti a un giudice, la dottoressa Daniela Grillone, così che le sue dichiarazioni potranno tornare utili anche in un eventuale processo. Per ora nessun commento né da parte della tennista (che domani incontrerà i suoi avvocati per decidere come replicare alle accuse, che se si rivelassero fondate potrebbero innescare pesanti provvedimenti dalla Federazione Italiana Tennis) e neppure dalla cantautrice vicentina per la quale ora si discute sull’opportunità della sua partecipazione a Sanremo, dove è attesa con il brano «Il bene nel male»: non essendo sotto contratto con la Rai, la tv pubblica non può applicare il codice etico ma la direzione artistica del Festival potrebbe prendere posizione nei prossimi giorni. E probabile che quei quindici indagati siano soltanto i primi nomi a finire nel mirino degli inquirenti, tra quelli presenti nel lungo elenco di pazienti che si sono rivolti a Grillone e […] al suo collega Erich Goepel Volker. Oltre ai camici bianchi, infatti, a chiedere l’intervento dei due medici di base per eseguire una falsa vaccinazione ci sarebbero decine di appartenenti alle forze dell’ordine.

La rinascita di San Qurichino, il circolo del tennis dimenticato (Jacopo Storni, Corriere Fiorentino)

Sulle colline di Marignolle rinasce San Quirichino, uno dei circoli del tennis più suggestivi di Firenze. La procedura competitiva indetta dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, proprietario dei terreni, è stata vinta dalla società che detiene le strutture sportive Klab, che proprio a Marignolle ha già un centro sportivo con palestra e piscina. Alla procedura erano stati sollecitati a partecipare oltre settanta soggetti che si erano proposti. Per anni è stato uno dei circoli più importanti e rinomati di Firenze e della Toscana, coi suoi campi in terra rossa immersi nelle colline di ulivi. E poi la piscina, la palestra, il bar, il ristorante, la scuola tennis per bambini, le lezioni private. Oggi non c’è più niente e la vegetazione avanza ovunque. Erbacce alte su quelli che una volta erano i campi da tennis. Reti sfasciate, detriti in mezzo ai sentieri dove una volta si aggiravano i tennisti. II circolo ha chiuso definitivamente nel 2015, dopo una gestione complicata da parte degli ultimi affittuari. Adesso però il circolo è pronto a risorgere. Parola di Giorgio Moretti, il creatore delle palestre Klab, già presidente per 9 anni di Quadrifoglio, fondatore degli Angeli del Bello […]. «San Quirichino è un circolo bellissimo in un posto altrettanto bellissimo, vederlo affondare nel degrado giorno dopo giorno è davvero un grande peccato, ecco perché abbiamo investito nel progetto per ricostruire il circolo seguendo lo spirito e la filosofia di qualità che mettiamo in tutte le nostre strutture sportive». L’idea dei progettisti è quella di lasciare il tennis, magari ampliarlo con l’offerta del padel, sport in gran voga in tutta Italia. Probabile spazio anche per una piscina. I lavori potrebbero iniziare già nei primi mesi del 2023. Saranno lavori di ristrutturazione che copriranno un’area di 8.300 metri quadrati, di cui 4.700 di parte sportiva. Ancora difficile capire cosa verrà realizzato nei quasi 4 mila metri quadrati restanti. A esprimere soddisfazione per la compravendita è l’associazione sportiva dilettantistica San Quirichino, che da sette anni porta nei tornei di tutta la Toscana il nome del circolo che non c’è più. Una ventina i tennisti dell’associazione, che attualmente si allenano allo Zodiac di Tavarnuzze sotto la supervisione del direttore sportivo Jimmy Gori: «E una buona notizia sapere che San Quirichino rinascerà come struttura sportiva, speriamo che il tennis possa avere ampio spazio vista la lunga tradizione che ha avuto su queste colline». Tanti i tennisti che sono migrati da San Quirichino ai circoli di Firenze e Scandicci e che hanno sempre sperato che il circolo di Marignolle potesse tornare ai fasti di un tempo. Da qui sono passati tanti nomi importanti come Caterina Nozzoli, Martina Ghezzi, Marcel Zimmermann, Pietro Rondoni. 

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