United Cup, preview semifinali: l'Italia si aggrappa a Berrettini nel testa a testa con la Grecia. Stati Uniti favoriti sulla Polonia

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United Cup, preview semifinali: l’Italia si aggrappa a Berrettini nel testa a testa con la Grecia. Stati Uniti favoriti sulla Polonia

Nella notte i primi due incontri delle due semifinali, con gli azzurri impegnati dalle 9 italiane. Si decide tutto sabato

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Matteo Berrettini - United Cup 2023 Brisbane (Foto Tennis Australia/ SCOTT DAVIS)
 

Dopo il cosiddetto Travel Day, pensato tanto per i tennisti quanto per gli appassionati che vorranno raggiungere Sydney per le semifinali, nella notte italiana torna la United Cup. Se gli Stati Uniti – favoriti per la vittoria finale – hanno potuto di fatto godere di una giornata di riposo, le altre tre squadre impegnate nella final four hanno dovuto macinare chilometri di viaggio per approdare a Sydney. Italia e Polonia, infatti, hanno dovuto percorrere gli oltre 900 chilometri che separano la sede delle semifinali da Brisbane, mentre la Grecia, che ha vinto a Perth il suo tiratissimo confronto contro la Croazia, si è dovuta spostare ad est di oltre 4000 chilometri.

A partire dalle 13 locali (le 3 di notte italiane) partirà la prima semifinale, che vedrà opposti Stati Uniti e Polonia. Si comincia con una sfida da non perdere tra la numero 1 del mondo Iga Swiatek e la numero 3 Jessica Pegula, nel confronto che vede ovviamente opposte le n°1 WTA delle due nazioni. A seguire toccherà a Daniel Michalski e Frances Tiafoe, rispettivamente numeri 260 e 19 delle classifiche mondiali e n°2 ATP delle rispettive squadre.

Le semifinali si disputeranno nell’arco di due giorni: dopo i due incontri di venerdì, saranno tre i match del sabato per determinare le due nazionali che si contenderanno il titolo. Domani toccherà dunque anche all’Italia, in campo non prima delle 19 locali (le 9 di mattina italiane). Prima sarà la volta di Martina Trevisan, che cercherà l’impresa contro la numero 6 del mondo Maria Sakkari, quindi sarà impegnato Lorenzo Musetti, che sulla carta avrà un compito decisamente più agevole contro il n°506 ATP Michail Pervolarakis.

Se i pronostici sono fatti per essere smentiti, bisogna comunque ammettere che ci sarebbe da stupirsi se si approdasse al sabato con due risultati diversi dall’1-1. I due singolari maschili, infatti, sembrano decisamente indirizzati a favore di Tiafoe e Musetti, mentre negli incontri femminili Swiatek e Sakkari sono sicuramente favorite. Sarà dunque il sabato ad essere decisivo per determinare le due finaliste (lo sarebbe anche in caso di 2-0, visto che quel giorno si giocheranno tre partite, ma è piuttosto improbabile assistere a dei clamorosi ribaltoni).

Sabato 7 gennaio si affronteranno in quest’ordine i n°1 ATP e le n°2 WTA. Fritz-Hurkacz e Berrettini-Tsitsipas saranno senza dubbio i piatti forti di giornata, seguiti rispettivamente da Keys-Linette e Bronzetti-Papamichail. Gli Stati Uniti sono favoriti nei due singolari, ma non sono comunque da escludere sorprese da un Hurkacz voglioso di riscatto o da una Linette che, fino ad ora, per la Polonia è stata la donna della provvidenza. In caso di 2-2, il doppio misto sarebbe estremamente incerto ed interessante con Swiatek e Hurkacz da una parte e Tiafoe e Pegula dall’altra. Le due coppie, già collaudate nel corso della manifestazione, non hanno mai perso (il bilancio immacolato recita 2-0 per i polacchi e 3-0 per gli statunitensi).

Chi deve invece cercare di evitare il 2-2 è l’Italia, che al doppio misto non partirebbe con i favori del pronostico (Tsitsipas e Sakkari sono superiori a Musetti e Rosatello, che già contro la Polonia hanno dimostrato di soffrire contro una coppia composta da due singolaristi forti). Gli azzurri, che sulla carta dovrebbero poter contare su un successo di Lucia Bronzetti, si aggrappano ancora a Matteo Berrettini, che ha vinto tutti i suoi tre incontri in questa United Cup e cerca la terza vittoria consecutiva contro un top10, dopo le due fantastiche arrivati contro Ruud e Hurkacz. E chissà che non sia arrivata la volta buona, per il romano, per sfatare un piccolo tabù di nome Stefanos, contro il quale non ha mai vinto (2-0 a livello ATP gli scontri diretti in favore di Tsitsipas, che si è imposto su Matteo anche nel 2017 al secondo turno di qualificazione allo US Open).

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