ATP Adelaide 1: Djokovic non è mai domo, salva un match point e conquista il titolo N. 92. Korda si perde sul più bello

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ATP Adelaide 1: Djokovic non è mai domo, salva un match point e conquista il titolo N. 92. Korda si perde sul più bello

L’americano figlio d’arte combatte per tre ore e dieci ma cede dopo uno sciagurato game finale. Djokovic molto nervoso per tutto il match dà il meglio di sè sul cornicione

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[1] N. Djokovic b. S. Korda 6-7(8) 7-6(3) 6-4

La stagione 2023 del tennis è appena cominciata ma a quanto pare non sarà così diversa da quelle che l’hanno preceduta: Novak Djokovic, che partirà largamente favorito a Melbourne nel primo Slam della stagione, vince il torneo di Adelaide 1 al termine di una finale ben più complicata del previsto contro Sebastian Korda.

L’americano gioca ben oltre le aspettative per 3 ore e 9 minuti, arriva anche a match point sul 6-5 del secondo set ma il serbo lo annulla benissimo con il suo colpo peggiore: lo smash.

Che per la legge del contrappasso sarà il colpo che costerà il match a Korda nel decimo gioco del terzo set: Korda dal 40-15 gioca un game assolutamente sciagurato incluso un doppio fallo e un raccapricciante smash a rimbalzo che non arriva a metà rete che regala a Djokovic il match point decisivo. Un finale non all’altezza di un match che fino a quel punto era stato appassionante grazie soprattutto alla partecipazione del pubblico di Adelaide che ha reso elettrica l’atmosfera sul Campo Centrale.

Sebastian peraltro si era già complicato la vita da solo nel primo set dove era stato avanti 5-4 40-0 salvo poi farsi rimontare. Riesce a reagire in tempo per vincerlo comunque 10 punti a 8 al tie-break al settimo set point, dopo averne salvati due a sua volta. Djokovic è nervoso ben oltre il lecito, al punto che dopo il tie-break caccia dalla tribuna il suo manager italiano Edoardo Artaldi al grido di “VAI FUORI!” ma anche il fratello.

Tuttavia il controllo mentale che ormai il serbo ha sugli avversari è tale che nessuno scatto d’ira gli può impedire di mollare la presa per poi stritolare la presa nel momento opportuno. Korda si salva nel terzo game e sembra davvero credere nell’impresa. E come detto sul 6-5 per lui arriverà al 30-40 sul servizio di Nole che gioca d’attacco e chiude uno smash non impossibile ma che per lui appariva tutt’altro che banale.

IL TABELLONE COMPLETO DEL TORNEO

Sullo slancio di quel match-point salvato è quasi naturale che Korda accusi il colpo giocando un tie-break molto inferiore rispetto a quello del primo set: questo si chiude infatti senza scossoni per 7 punti a 3.

Korda ha il grande merito, dopo una lunga pausa tra secondo e terzo set, di rimettere a posto le idee e di ricominciare come se fosse un match nuovo. Stavolta è Djokovic a servire per primo e quindi sarà sempre costretto a inseguire nel punteggio. Uno svantaggio che gli costerà caro nel fatidico decimo gioco quando il peso di una finale giocato sempre da sfavorito, e con il pubblico largamente dalla parte del suo avversario, si dimostrerà insopportabile.

Djokovic vince così il suo titolo N.92 della carriera, l’ottavo annullando match point prima di sollevare il trofeo. Il più forte è sempre lui, il problema semmai è che anche i suoi avversari a tal punto che anche una sua versione appena discreta basta a vincere le partite. Sì insomma, il suo principale avversario per l’Australian Open rischia di essere quello più imprevedibile: lui stesso. Davvero non tanto diverso dal tennis del biennio 2021-2022… Per il serbo si tratta dell’ottavo titolo della carriera arrivato salvando un match point lungo la strada: Vienna 2007, Basilea 2009, US Open 2011, Shanghai 2012, Doha 2017, Wimbledon 2019, Dubai 2020, e ora Adelaide 2023.

IL TABELLONE COMPLETO DEL TORNEO

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