Riecco Djokovic ha tanta carica fa ancora paura (Crivelli). Scalata Italia tre azzurri nei Top 20 (Ercole). Quanto futuro a caccia di gloria (Nizegorodcew). Melbourne è un torneo "sì-Covid" (Giammò). Musetti, il giorno del verdetto (Strocchi)

Flash

Riecco Djokovic ha tanta carica fa ancora paura (Crivelli). Scalata Italia tre azzurri nei Top 20 (Ercole). Quanto futuro a caccia di gloria (Nizegorodcew). Melbourne è un torneo “sì-Covid” (Giammò). Musetti, il giorno del verdetto (Strocchi)

La rassegna stampa di martedì 10 gennaio 2023

Pubblicato

il

Novak Djokovic - ATP Adelaide 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

Il commento – Riecco Djokovic ha tanta carica fa ancora paura (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

La redenzione ha il dolce sapore di una vittoria ottenuta ad Adelaide annullando un match point a Korda in coda a una battaglia di oltre tre ore che ha meritato un commento da guerriero indomabile: “Con me, non è mai finita“. Una frase che rappresenta l’epitome della parabola straordinaria di quel fenomeno di forza mentale che è Novak Djokovic: 12 mesi fa, di questi tempi, era in stato di fermo in un centro di detenzione per immigrati clandestini di Melbourne dopo che il governo australiano gli aveva sospeso per due volte II visto d’ingresso a causa del suo status di non vaccinato, una vicenda che avrebbe travolto per sempre qualunque altro mortale. Ma non certo lui, extraterrestre temprato fin da bambino dalle bombe della guerra nei Balcani e adesso quarto di sempre per tornei vinti eguagliando le 92 perle di Nadal […]. Un duello eterno, quello con Rafa, che è già diventato la rivalità numericamente più corposa della storia del tennis […] e che riverbererà la sua magia sugli incombenti Australian Open […], diventandone il motivo dominante anche per l’assenza del numero uno mondiale Alcaraz. Nadal è campione in carica, il Djoker, ovviamente assente l’anno scorso, inseguirà Il 10° trionfo a Melbourne sognando un altro aggancio al satanasso spagnolo, quello negli SIam vinti, dove il conto è di 22 a 21 in favore dell’altro. Eroi giganteschi di una generazione irripetibile e affatto intenzionati a lasciare la scena. Ma se Rafa sta provando una volta di più a scendere a patti con i suoi guai fisici, non c’è dubbio invece che Djokovic vada considerato il numero uno ombra, un ruolo che potrebbe ricoprire in pieno proprio nel primo Major di stagione. Da fine settembre, cioè da quando è tornato a giocare partite ufficiali dopo il bando dagli Stati Uniti sempre per il mancato vaccino, ha giocato solo finali, cinque, vincendone quattro, con un record di 23 vittorie e una sola sconfitta […]. Nel mezzo, il sesto trionfo alle Finals […] e lo squillante messaggio al resto della concorrenza: le scorie del fattaccio di inizio 2022 non solo sono alle spalle, ma gli hanno fornito carburante psicologico suppletivo per tornare a imporre la legge del dominatore. Del resto, attualmente Novak è numero 5 del mondo a meno di 2000 punti da Alcaraz […] dopo una stagione in cui non ha giocato due Slam (in Australia e a New York) e un altro, Wimbledon, non gli ha assegnato punti malgrado il successo finale; al conto vanno poi aggiunte le assenze forzate dai 4 Masters 1000 americani. Insomma, il 2023 con la normalità quasi ritrovata rischia di consegnare agli avversari un Djokovic ingiocabile nonostante i quasi 36 anni. E gli Australian Open sono da sempre il suo Slam preferito…

Scalata Italia tre azzurri nei Top 20 (Lorenzo Ercoli, Il Corriere dello Sport)

L’Italia del tennis rimette mano al libro dei record. Archiviata la prima edizione della United Cup con il secondo posto, il movimento azzurro celebra per la prima volta la presenza contemporanea di tre suoi rappresentanti tra i primi venti del ranking ATP. Gli 80 punti maturati nella neonata manifestazione itinerante grazie alle vittorie su Meligeni Alves, Durasovic, Michalski e Sakellaridis, hanno permesso a Lorenzo Musetti di collocarsi alla diciannovesima posizione della classifica mondiale, suo best ranking. Rimpolpa il bottino personale anche Matteo Berrettini, che lascia la trasferta di Brisbane e Sydney con 160 punti, utili per riprendersi lo scettro d’Italia. Le due posizioni guadagnate oltre a valere la quattordicesima pazza, consentono infatti al finalista di Wimbledon 2021 di scavalcare Jannik Sinner […]. Neanche nel periodo d’oro della squadra del 1976 l’Italia era riuscita a mettere tre uomini in top 20. Paolo Bertolucci rimase tra i primi venti a cavallo tra il 1973 ed il 1974, con Corrado Barazzutti che invece ci entrerà per la prima volta solamente nell’anno del trionfo in Davis. Il 1977 è l’anno in cui il sogno è stato più vicino, Panatta e Barazzutti tra i migliori venti con Tonino Zugarelli non oltre la 24° posizione e Bertolucci rientrato per qualche settimana in top 30. In tempi recentissimi ci è mancato poco quando Lorenzo Sonego si è issato nel mese di ottobre 2021 al suo best ranking di 21 ATP. I libri di storia del tennis azzurro sono ormai da qualche anno in costante aggiornamento ed il 2021 aveva portato a due traguardi da ricordare a lungo. Prima la presenza di dieci italiani nella top 100 mondiale e poi la prima volta con due tennisti tricolore in top ten […]. Alla vigilia dell’Australian Open, salvo ulteriori problemi alla spalla destra che lo hanno costretto al ritiro contro Tiafoe, per Lorenzo Muretti ci sono i presupposti per proseguire la scalata. il tennista di Carrara infatti difenderà solo 165 punti fino al Miami Open […] e avrà ben sei tornei per fare meglio: Australian Open, Rio de Janeiro, Buenos Aires, Santiago, Indian Wells e Miami. Chi invece già a Melbourne avrà margine d’errore quasi nullo è Matteo Berrettini. Il romano, che più avanti nell’anno si troverà nella stessa condizione del compagno di United Cup visti i tanti tornei saltati nel 2022, all’Australian Open dovrà difendere la semifinale dello scorso anno, cosa non facile dato che il seeding già agli ottavi di finale virtualmente lo forzerà ad affrontare uno dei primi otto. Si era fermato ai quarti di finale lo scorso anno Jannik Sinner che a sua volta rischia di perdere punti per strada. Nell’esordio stagionale ad Adelaide l’altoatesino è stato frenato dall’anca nel quarto di finale contro Korda. Ha portato a termine il match e la risonanza ha escluso una lesione grave, teoricamente sventato il pericolo di un forfait dallo slam “Down under”, ma sarà poi il campo a sciogliere ogni dubbio. Quando si immagina il prossimo passo, il sogno è quello di tre azzurri in top ten. Qualche anno fa sarebbe stato fantatennis, adesso per quanto difficile non è impossibile. Due già lo sono stati e possono tornarci, l’altro potenzialmente lo può diventare. L’età è dalla parte dei nostri, Sinner e Muretti hanno 21 e 20 anni, Berrettini a 26 è nel pieno della carriera. Un grande 2023 è appena iniziato e l’Italia ha già lasciato un segno.

Quanto futuro a caccia di gloria (Alessandro Nizegorodcew, Il Corriere dello Sport)

Le qualificazioni degli Australian Open 2023 hanno preso il via nella notte tra domenica e lunedì con ben 18 azzurri ai nastri di partenza. La solita foltissima truppa nostrana cercherà di superare i tre difficili turni del tabellone cadetto, inseguendo un posto al sole nel main draw dello Slam `down under’. Giovani, giovanissimi e tennisti più esperti sono pronti a battagliare per gloria, punti e tanti soldi. La qualificazione porta infatti in dote circa 70.000 euro, ma anche il solo primo turno del draw cadetto consente di portarne a casa 17.000; una cifra molto utile per poter programmare al meglio l’intera stagione agonistica. La prima giornata di `quali’ ha visto tre italiani superare l’esordio: ottima la prava di Matteo Arnaldi (n.134 ATP), abile a sconfiggere 6-3 7-5 lo svizzero Ritschard grazie a una prova di autorità. Il ventunenne ligure, che aveva già sfiorato la qualificazione agli US Open, se la vedrà al secondo turno con l’australiano Alex Bolt. Bravo anche Gianluca Mager (n.225 ATP), reduce da una pessima annata che l’ha visto precipitare dalla piazza numero 62 alla 225, che ha vinto un match sul filo del rasoio contro il talentuoso austriaco Filip Misolic chiudendo 6-2 3-6 7-6(6). Il prossimo ostacolo sarà l’ucraino Krutych. Il terzo azzurro a passare il primo turno è stato l’italo argentino Luciano Darderi (n.205 ATP), bravo a superare 7-6 6-3 l’argentino Ficovich. Il ventenne di Villa Gesell affronterà al prossimo ostacolo l’australiano Sweeny. Subito eliminati Marco Cecchinato, costretto al ritiro per un problema fisico, Riccardo Bonadio e Francesco Maestrelli. Nella notte in campo gli altri 12 azzurri: spicca il derby tra Raul Brancaccio, vincitore la settimana scorsa del challenger di Noumea, e Franco Agamenone. Attesa per i giovanissimi Luca Nardi, Francesco Passano, Mattia Bellucci […] e Giulio Zeppieri, bravissimo nella scorsa stagione a qualificarsi per il tabellone principale del Roland Garros. Chiudono il gruppone maschile Roberto Marcora, Andrea Pellegrino e Andrea Vavassori, protagonista in United Cup con la maglia azzurra. Completano il quadro le uniche due ragazze presenti a Melbourne: la toscana Lucrezia Stefanini e la veterana Sara Errani, quartofinalista agli Australian Open nel 2012 e vincitrice in doppio con Roberta Vinci nel 2013 e 2014.

Melbourne è un torneo “sì-Covid” (Ronald Giammò, Il Corriere dello Sport)

Porte aperte Australian Open. Altro che bolla. Niente più quarantene, isolamento o linee guida di alcun tipo. Giocare a Melbourne si potrà, anche se positivi al Covid. Parola di Craig Tiley, presidente della Federtennis australiana, incappato anch’egli l’anno scorso nell’affaire Djokovic, accolto da lui in quanto portatore di esenzione valida ai fini della partecipazione al torneo, ma respinto dalle autorità di frontiera perché non vaccinato: «Ci siamo semplicemente adeguati a quel che già sta accadendo nelle nostre comunità […]. Quel che abbiamo voluto fare in più è stato raccomandare a chi non dovesse sentirsi bene di restare a casa, e che il nostro staff medico continuerà a monitorare la situazione, anche quella dei giocatori». A cosa si sia adeguato, è presto detto. Con l’insediamento nel maggio scorso del nuovo premier Anthony Albanese infatti, una dopo l’altra hanno iniziato a cadere tutte le restrizioni che avevano fatto dell’Australia uno dei paesi più severi in materia di politiche di contrasto al Covid. Lo scorso 14 ottobre è decaduto l’obbligo di 5 giorni di quarantena per i positivi. Prima, il 16 agosto, era stata la volta dei dati personali raccolti negli ultimi due anni dalla app COVIDSafe e archiviati dal Sistema sanitario nazionale: tutti cancellati. «Vogliamo adottare una linea di condotta volta a promuovere la resilienza e la responsabilità individuale e che riduca la dipendenza dagli interventi governativi», aveva annunciato Albanese lo scorso settembre, convinto che con la fine dell’emergenza fosse arrivato ormai il momento di considerare politiche volte a una responsabile convivenza con il virus, e rassicurato da numeri che non rendevano più differibile il grande passo […]. Gli Australian Open al via il prossimo 16 gennaio saranno così il primo grande evento sportivo in cui si testerà la coabitazione con il Covid. Uno scenario diverso da quello vissuto l’anno scorso a Wimbledon, con i giocatori non obbligati a sottoporsi ad alcun test e gli organizzatori del torneo che non avevano imposto alcun divieto a chi avesse manifestato dei sintomi. Le positività della vigilia di Marin Cilic e Matteo Berrettini (entrambi ritiratisi) suggerirono maggiore prudenza e un ritorno a linee guida più stringenti. In Australia invece un primo episodio si era registrato la scorsa settimana a Sydney dove durante una partita di cricket durata cinque giorni, l’australiano Matt Renshaw, pur risultando positivo, aveva continuato a giocare isolandosi dal resto dei suoi compagni di squadra salvo poi far ritorno negli spogliatoi una volta negativizzato. Realista si è dimostrato Tiley sulle probabilità che a Melbourne si possa assistere alla prima partita con un positivo in campo: «Per noi si tratta ormai di una casistica normale e, come accaduto nel cricket, potrebbero verificarsi casi di giocatori che pur positivi al Covid scenderanno ugualmente in campo». Con quali conseguenze lo scopriremo tra pochi giorni. 

Italia, dubbie e certezze Musetti, il giorno del verdetto (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

L’Italtennis si appresta ad affrontare per la prima volta gli Australian Open con tre suoi esponenti tra i top 20 della classifica mondiale, ma al contempo con tante incognite sulle condizioni fisiche e quindi di reale competitività di almeno due di loro. Anzi, solo in giornata l’esito della risonanza magnetica a Melbourne chiarirà l’entità dell’infortunio alla spalla destra che ha costretto Lorenzo Musetti a ritirarsi dopo un set contro lo statunitense Frances Tiafoe nella finale di United Cup. L’impressione, suffragata dalle parole del diretto interessato, è che si sia trattato di uno stop precauzionale, però solo dopo gli accertamenti si potrà avere conferma della presenza allo Slam down under […] e in quali condizioni del 20enne di Carrara, appena issatosi al 19° posto del ranking proprio grazie ai punti raccolti nella competizione a squadre mista. Dopo la brillantissima seconda parte di 2022, è chiaro che il talentuoso Next Gen azzurro guarda con non poche ambizioni al primo Major stagionale, dove alla luce del forfait di Carlos Alcaraz, n.1 del mondo, messo fuori gioco da un infortunio muscolare alla gamba destra, parte come 18a testa di serie, fisico permettendo. Pare rientrato, almeno per il momento, l’allarme per Jannik Sinner che nei quarti di Adelaide ha accusato un problema all’anca, terminando con tanti punti interrogativi l’incontro con Sebastian Korda e poi ritirandosi dal doppio dove faceva coppia con Lorenzo Sonego. Gli esami hanno escluso lesioni e il 21enne di Sesto Pusteria, attualmente al n.16 Atp […] figura tra coloro che nella tarda mattinata italiana si allenano sui campi della capitale dello stato di Victoria, insieme a Rafa Nadal e Daniil Medvedev, protagonisti dell’indimenticabile finale di dodici mesi fa. Inoltre gli organizzatori del “Kooyong Classic” hanno confermato la presenza dell’altoatesino all’esibizione […] nell’impianto che è stato la casa degli Australian Open fino al 1987. Del tridente tricolore è dunque Matteo Berrettini quello che si approccia al Major di inizio anno con il morale più alto. Il romano, risalito al 14° posto mondiale e n.13 del tabellone australiano, ha centrato tre vittorie in United Cup […], cedendo poi di misura ad altri top player quali Tsitsipas e Fritz, così da ritrovare consapevolezze dopo un anno assai travagliato sul piano fisico. Matteo ha evidenziato come «la stagione stia diventando sempre più lunga, praticamente non esiste più la preseason», facendo però trapelare la sua serenità: «Voglio ringraziare il capitano Santopadre perché ha fatto sentire tutti a loro agio. Di solito non gli faccio i complimenti, quindi Vincenzo prendi questo complimento, basterà per tutto l’anno…», ha detto con un sorriso. Lo stesso che sfoggia Novak Djokovic dopo la vittoria ad Adelaide, ripostando sui social uno dei tanti messaggi di congratulazioni: “AusOpen, arrivo“, ha scherzato il campione serbo, che come Ruud e Tsitsipas ha la chance di scalzare Alcaraz dal trono. Il rifiuto al vaccino anti-Covid stavolta non ostacolerà le sue ambizioni. Anzi, secondo quanto anticipato dal direttore del torneo Craig Tiley, come riporta il quotidiano “The Age”, non solo i giocatori non dovranno sottoporsi ai test […], ma potrebbero scendere in campo anche se positivi, naturalmente con le dovute cautele. Ai tennisti, come ai membri a vario titolo dello staff; è stato solo raccomandato «di restare a casa se avvertono qualche sintomo. Il nostro staff medico continuerà a monitorare la situazione».

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement