Australian Open: Nadal intermittente, rischia un bagel ma gestisce Draper in quattro set

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Australian Open: Nadal intermittente, rischia un bagel ma gestisce Draper in quattro set

Un 1° turno Slam da oltre 3h40 non rientra tra le abitudini di Rafael Nadal, ancora alla ricerca della forma migliore. Questa versione basta però contro un buon Jack Draper

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Rafael Nadal - Australian Open 2023 (foto: twitter @usopen)
 

[1] R. Nadal b. J. Draper 7-5 2-6 6-4 6-1

Jack Draper sarà uno dei primi turni più difficili per essere una testa di serie – aveva dichiarato Rafael Nadal nella conferenza stampa pre Australian Open. Ed effettivamente così è stato, con una battaglia di oltre tre ore e mezza che, per il 36enne di Manacor, non è certo un’abitudine al primo round di un Major. A dire il vero, tuttavia, è il 22 volte campione Slam ad essere ancora lontano dalla sua miglior versione: a parte il primo set, dove fino al 5-5 è stato praticamente perfetto, il suo match è stato piuttosto altalenante. Alcune buone idee e intuizioni ci sono certamente state, ma restano un po’ nell’ombra di fronte ai 46 errori gratuiti. In ogni caso si tratta della vittoria n.1068 in carriera per Rafa, che aggancia così al terzo posto Ivan Lendl come tennista ad aver vinto più match nell’era Open, dietro solo a Federer e Connors.

Ci sarà comunque modo e tempo per acquisire fiducia durante il torneo per Rafa (apparso per nulla preoccupato in conferenza stampa), che dopodomani tornerà in campo contro Mackenzie McDonald, che in oltre quattro ore ha avuto la meglio sul connazionale Brandon Nakashima, battuto 7-6(5) 7-6(1) 1-6 6-7(10) 6-4 nonostante due match point sciupati nel tie-breka del quarto set. Per Draper rimane comunque un’ottimo match, per alcuni tratti dominato e comunque onorato fino alla fine nonostante l’evidente problema fisico che lo ha colto nel quarto parziale, impedendogli di fatto di continuare a giocare in condizioni ottimali.

IL MATCH – Nadal è ben consapevole delle possibili insidie che questo match può riservargli e, di conseguenza, inaugura il suo Australian Open con un soglia d’attenzione altissima. Lo spagnolo concede appena due punti nei suoi primi quattro turni di battuta, facendosi anche spesso sentire a livello sonoro e marcando con la voce la conquista di alcuni punti. Il livello è molto alto fin dalle prime battute, anche perché Draper contribuisce a mantenerlo così elevato con alcune giocate spettacolari. Il britannico è decisamente aggressivo e cerca spesso la via della rete, cedendo appena un punto per ognuno dei suoi primi tre game al servizio. Rafa è decisamente in palla, trovando grandi soluzioni con il rovescio e dando l’impressione di servire meglio, impattando la palla più in alto e dando la sensazione di aver forse risolto (o quantomeno lenito) un problema non da poco.

Avanti 4-3 la testa di serie numero 1 si procura la prima palla break dell’incontro, annullata con una gran prima dal britannico che resta così in scia. Il numero 38 del ranking è ampiamente propositivo e non sembra soffrire più di tanto sulla diagonale sinistra. A dire il vero, tra i due è spesso Nadal a tentare di accorciare quanto prima lo scambio, facendo quasi sempre la scelta giusta ma sbagliando anche qualche colpo di troppo, come sul 5-5. Dopo aver perso due punti in cinque giochi al servizio il maiorchino ne lascia per streda tre tutti insieme, trascinandosi ai vantaggi nell’undicesimo gioco. Draper sbaglia un comodo dritto in costruzione con cui avrebbe potuto costruirsi una palla break e ne paga le conseguenze poco dopo. Due smorzate mal eseguite, sulle quali il campione della scorsa edizione si avventa come un falco, costano il primo set al 21enne di Sutton, costretto ad arrendersi 7-5.

La personalità a Draper certamente non manca e, inaspettatamente, in avvio di secondo set Nadal perde subito il servizio. Lo spagnolo si fa rimontare da 40-15, offre una possibilità di break al suo avversario (la prima dell’incontro) e stecca un dritto che ribalta l’inerzia dello scambio. Il britannico sfrutta la sua chance e conferma il break, portandosi sul 2-0 prima che i due siano costretti a fermarsi per qualche minuto causa pioggia. Il ritmo, però, rimane comunque alto e Jack non sbaglia più nulla, trovando soltando dei gran vincenti che gli valgono il doppio break di vantaggio, confermato poi sul 4-0.

Ci si ferma ancora per più di un istante per via della pioggia, ma per ora si sceglie di non chiudere il tetto. Nadal è comunque decisamente più in difficoltà, arrivando spesso in ritardo sulla palla e non riuscendo più ad incidere al servizio come accadeva nella prima frazione. Dopo aver annullato altri due break point (che avrebbero portato il suo rivale a servire per il 6-0!), il 22 volte campione Slam riesce a cancellare il numero 0 dalla casella relativa ai game conquistati, ma la sostanza non cambia. Draper è inscalfibile al servizio, anche perché la sensazione è che, vista la situazione di punteggio, lo spagnolo abbia la testa già proiettata al terzo set. Con prima robusta il britannico suggella un ottimo secondo set, conquistato 6-2, in cui ha ribaltato spesso l’inerzia degli scambi, vincendone il 60% oltre i 5 colpi (mentre nel primo set ne aveva conquistati soltanto il 22%).

In avvio di terzo parziale la partita cambia ancora: questa volta, però, a farla da padrone è soltanto la malasorte. Il numero 38 ATP accusa un piccolo problema fisico, che gli impedisce di mantenere lo stesso ritmo e la stessa intensità con cui ha giocato fino a un paio di game prima. Dall’altra parte, tuttavia, Nadal continua ad essere piuttosto falloso, non riuscendo ad esprimersi al meglio neanche di fronte ad un avversario più limitato rispetto a qualche minuto prima. Dopo aver salvato tre palle break nel quarto gioco (durato quasi 9 minuti), il classe 2001 si incarta e commette due gratuiti consecutivi, consegnando di fatto il break al suo rivale.

L’ex numero 1 del mondo allunga sul 4-1, ma non dà più la sensazione di essere dominante e in controllo del gioco come accadeva nel primo set. Draper si riprende progressivamente da quelli che, fortunatamente, sembrano essere soltanto crampi e in un pessimo game di servizio del maiorchino si riprende il break di svantaggio, impattando sul 4-4. Nadal è ancora ben lontano dai suoi standard – saranno 15 gli errori gratuiti a fine set, alcuni dei quali davvero inusuali – ma in un modo o nell’altro riesce comunque ad intascare la terza frazione. Il 6-4 definitivo arriva al termine di un altro gioco lottato, in cui alla fine a prevalere è ancora Rafa.

Con il livello tecnico della partita in lento ma costante declino, all’alba del quarto parziale i due protagonisti si scambiano due break, poi lo spagnolo è il primo a mettere il naso avanti: 2-1. Da quel momento il povero Draper non riuscirà più a conquistare un singolo game, colto tutto d’un tratto da una serie di problemi fisici (probabilmente dei crampi) che gli impediscono sostanzialmente di continuare a giocare. Il britannico ormai lascia sempre andare il braccio ma non riesce più a caricare il peso con le gambe. Dopo aver annullato ancora due palle break nel settimo game, al primo match point Nadal chiude 7-5 2-6 6-4 6-1 in 3h41 minuti, raggiungendo McDonald in un secondo turno certamente più soft, almeno sulla carta, rispetto ad un esordio complicato.

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