Australian Open, Nadal: “Nel 2022 una delle vittorie più belle. Draper il primo turno peggiore possibile”

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Australian Open, Nadal: “Nel 2022 una delle vittorie più belle. Draper il primo turno peggiore possibile”

“Le palle sono di qualità peggiore rispetto al passato” afferma Rafa Nadal. E sulla Coppa Davis: “Non credo esista un format perfetto”

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Rafa Nadal, Sydney - United Cup 2023 - Photo Credit: Tennis Australia / ATP Peter Staples
 

Ci siamo: ormai è pronta ad entrare nel vivo la stagione tennistica 2023 con l’Australian Open alle porte. Lunedì avranno inizio i primi turni del primo Major della stagione, e Rafael Nadal ci arriva con tanti dubbi in testa da campione in carica. Lo spagnolo ha parlato nel media day delle sue aspettative verso questo torneo, dopo una serie di sconfitte insolite per i suoi standard.

D: Rafa, bentornato all’Open d’Australia. Puoi parlarci del tuo avversario di primo turno che affronterai lunedì sera, Jack Draper?
Nadal: “Sì, sarà uno dei primi turni più difficili per essere una testa di serie. Giovane, potente, in crescita, sta giocando molto bene. Sarà una grande sfida per iniziare il torneo. Sono qui per darmi una possibilità: so che sta giocando bene e ha una grande carriera davanti. Spero di essere pronto per questo primo turno e vedremo cosa succederà”.

D: Come arrivi a questo torneo? Ti senti vulnerabile a inizio torneo dopo queste sconfitte?
Nadal: “Sicuramente ho perso più del solito, ma fa parte del gioco. Accetto la situazione e penso di essere abbastanza umile per farlo e devo lavorare con quello che ho oggi. Ho bisogno di ricostruire la mia fiducia attraverso le vittorie, ma è vero che ho perso più del solito. Nelle prime due partite dell’anno non ho giocato così male: ho perso con due grandi avversari, ma avendo chance per vincere contro entrambi. Sono qui già da tre settimane per abituarmi a queste condizioni contro i migliori giocatori. Rispetto a tre settimane fa mi sento meglio, poi vedremo cosa accadrà lunedì”.

D: Questo è il tuo primo Grande Slam da padre. Cos’è cambiato per te nella routine?
Nadal: “Sicuramente ha cambiato molto la mia preparazione l’anno scorso. Ora però sono tornato alla normale routine. Mi sto allenando tanto, probabilmente più di qualche anno fa. Sono soddisfatto di queste tre settimane di lavoro e di avere la famiglia con me”.

D: Dopo 12 mesi cosa ti viene in mente del tuo successo qui l’anno scorso?
Nadal: “Lo sport va molto veloce, ciò che è successo l’anno scorso è già passato. In uno sport come il tennis la gente si ricorda delle vittorie: si ricorderanno dei 22 Slam vinti e non dei 50 che ho perso. Quello che è successo l’anno scorso rimarrà nel mio cuore per sempre. Le emozioni che ho vissuto qui sulla Rod Laver Arena sono indimenticabili e rimane una delle vittorie più emozionanti della mia carriera”.

D: Come ti stai trovando con la velocità del campo e con le palle?
Nadal: “Penso non ci sia grande differenza nella velocità del campo, le palle sono cambiate. Le palle sono di qualità peggiore, senza dubbio. Purtroppo è quello che abbiamo e dobbiamo giocarci. Penso che sia una palla che non fa la stessa rotazione del solito. Dopo un paio di colpi, la palla perde pressione ed è più difficile da colpire con la stessa rotazione. Penso sia più facile adattarsi alle palle giocando piatto che in rotazione”.

D: Nelle ultime ore sono arrivate notizie sulla risoluzione del contratto tra Kosmos e Itf per l’organizzazione della Coppa Davis. Hai avuto modo di farti un’idea? Quale format ritieni corretto?
Nadal: “Non saprei. Il calendario è cambiato nel corso degli anni, non credo esista un format perfetto per la Coppa Davis. Abbiamo criticato il format degli ultimi anni perché le nazionali non potevano giocare in casa. Vero, ma il vecchio format era ormai snobbato da tanti dei migliori giocatori. Bisogna cercare la formula che permetta ai migliori giocatori di giocare questa competizione”.

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