La pioggia rimanda a mercoledì la conclusione del match di primo turno dell’Australian Open 2023 tra Thanasi Kokkinakis e Fabio Fognini quando, potenzialmente, mancavano cinque punti alla parola fine. Sulla Kia Arena, infatti, i giocatori hanno abbandonato il campo su una situazione di punteggio eloquente: 6-1 6-2 4-2 15-40 sul servizio di Fabio. In campo si è vista la peggiore versione del ligure: dimesso, deconcentrato e rassegnato fin dall’inizio, contro un Kokkinakis al top della condizione fisica e caricato dal pubblico di casa. Un dominio totale quello dell’australiano numero 159 ATP, favorito però da un atteggiamento sbagliato di Fognini, che non è sembrato mai disposto a soffrire. Può darsi che l’azzurro sia stato condizionato anche da un evidente problema alla mano destra, che aveva le nocche martoriate per un motivo fin qui non precisato. In ogni caso quella che pare una sconfitta certa è rinviata di qualche ora, ma le riflessioni del 35enne azzurro dovranno andare oltre a questo match: solo lui sa quante motivazioni ha e quanta carica agonistica gli è rimasta.
Primo set: Kokkinakis più attento e concentrato
I due scendono in campo intorno alle 9.45 italiane, ma c’è subito una sostanziosa interruzione per pioggia: si torna negli spogliatoi dopo nemmeno un game. Alle 11 italiane circa si torna in campo e a scattare meglio dai blocchi è sicuramente l’australiano. Un Kokkinakis più attento e concentrato serve alla grande, dall’altra parte c’è un Fabio che pare arrendevole e poco centrato. Dall’1-1 il padrone di casa si invola nel punteggio. L’unico istante in cui il set sembra possa tornare in equilibrio è quando l’azzurro, indietro 3-1, si trova 15-40 sul servizio dell’avversario, ma Kokkinakis è bravo a servire tre aces nei successivi quattro punti. Così Fabio si disunisce ulteriormente. In trentuno minuti il primo set è bello che andato: cinque aces contro uno per l’azzurro, dieci errori non forzati dell’italiano contro i cinque dell’aussie.
Secondo set: Kokkinakis padrone del campo
Fognini continua a sbagliare e ci sono subito due palle break per Kokkinakis. La prima Fabio la cancella col servizio, ma sulla seconda cade vittima di un passante di rovescio dell’australiano dopo non essere riuscito a incidere con un attacco di dritto insufficiente. Diventano sei i giochi consecutivi di Thanasi, anzi sette dopo l’aces al centro che lo porta 2-0. Gioca obiettivamente bene, l’australiano, specialmente col dritto fa correre Fognini. Nel terzo game c’è un’altra palla break per Kokkinakis e Fognini si consegna all’avversario con un doppio fallo e diventano otto i giochi consecutivi. L’australiano sta bene fisicamente, è caricato a molla dal tifo di casa e si appoggia benissimo sulla palla di Fognini, che ricorre poco a variazioni sul tema che sarebbero nelle sue corde. Fognini riesce a interrompere l’emorragia di game tenendo un paio di turni di servizio ma non riesce ad arrivare a palla break. Così, con un grande rovescio, Kokkinakis chiude anche il secondo set 6-2 alla prima occasione in cui serve per il set.
Terzo set: Fognini arrendevole, la pioggia rimanda la conclusione del match
“Fogna” tiene il servizio in apertura di terzo set con un paio di ottimi punti e mette per la prima volta nel match la testa avanti, ma non ci sono accenni di un’ipotetica rimonta perché sul 1-1 il nostro concede il break, con una seconda di servizio troppo morbida sul dritto dell’australiano prima e un rovescio difensivo terminato lungo poi (2-1). Si addensano nubi sempre più fosche, in senso figurato sopra Fognini – che, e lo si può apprezzare nelle inquadrature durante i cambi di campo, ha dei visibili problemi alle nocche delle dita delle mani – e in senso letterale sopra Melbourne Park. Cade sul campo qualche goccia di pioggia: dal punto di vista azzurro si potrebbe sperare in un’interruzione del match, questo non accade perché si torna a giocare dopo pochi minuti di attesa. Alla ripresa delle ostilità, se possibile, Fognini appare ancora più rassegnato di prima a una rapida conclusione del match. Tant’è che, quando serve sul 4-2 finisce sotto 0-40. Salva la prima con uno schema palla corta-lob eseguito in totale decontrazione, poi la pioggia torna a sentire prolungando quella che sarebbe un’agonia sportiva piuttosto rapida. Stavolta Giove Pluvio fa più sul serio di pochi minuti prima e i giocatori sono costretti a tornare negli spogliatoi. La notte incombe e gli organizzatori sono dunque costretti a rinviare a mercoledì la conclusione di questo match, che sembrava davvero vicina. Una situazione non piacevole né per Kokkinakis, né per Fognini, che ormai dava l’impressione di aspettare anche lui la fine del match.