Australian Open, Djokovic furioso dopo l'incidente con Eurosport: "I media mi stanno linciando pubblicamente"

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Australian Open, Djokovic furioso dopo l’incidente con Eurosport: “I media mi stanno linciando pubblicamente”

Dopo essere stato erroneamente bacchettato tramite un video pubblicato da Eurosport sui propri canali social, Novak Djokovic chiarisce la vicenda

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Novak Djokovic - Australian Open 2023 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Dopo aver vinto il proprio incontro di secondo turno all’Australian Open 2023 ai danni del francese Enzo Coucaud, in conferenza stampa Novak Djokovic ha affrontato la questione scaturita dalla segnalazione errata di Eurosport in merito al toilet-break di cui il serbo ha usufruito durante il suo esordio nel torneo con Roberto Carballes Baena.

Ricostruiamo quanto accaduto, affidandoci alla narrazione degli eventi proposta dal giornalista serbo Sasa Osmo su TennisMajors: sui propri canali social Eurosport ha pubblicato un video che ritraeva il 21 volte campione Slam mentre si dirigeva verso il bagno durante il match contro lo spagnolo, titolando il filmato con la seguente didascalia accompagnata dall’emoji degli occhi: Novak Djokovic ha sfidato l’arbitro affinché potesse avere a disposizione il toilet-break durante la sua partita di primo turno all’Australian Open“.

Il campione di Belgrado ha ripreso i fili della vicenda – dopo averla già trattata in separata sede sui propri account – dinanzi ai giornalisti serbi, ai quali visibilmente sconvolto ha fornito un’ulteriore spiegazione di quanto fosse avvenuto: “Ancora una volta, sono stato messo in una situazione per cui devo reagire pubblicamente. Per la seconda volta in sei mesi ho un problema con Eurosport, che ha ingaggiato una nuova società a Londra per gestire i propri social media. Mi sembrava ci fosse qualcuno di nuovo e me l’hanno confermato… Non riesco a ricordare con esattezza i dettagli di quello che successe sei mesi fa, tuttavia al tempo dichiarai che non avrei più rilasciato alcuna intervista ad Eurosport. Successivamente si sono scusati con me e tutto si è risolto bene; ma eccoci di nuovo qui con Eurosport che ha enfatizzando un qualcosa completamente estrapolato dal contesto“.

Queste le parole di Novak, che ha poi aggiunto: “Dopo la mia reazione attraverso i social, oggi – giovedì -, Eurosport ha cancellato i post pubblicati tra cui anche l’ultimo. Si, è vero che ho rilasciato un’intervista a Barbara Schett, la quale si è personalmente scusata. Mi hanno contattato anche Boris Becker e Mats Wilander, che lavorano per Eurosport. Non ho niente contro di loro, amo Eurosport ed amo lo sport in generale: è tutta la vita che ammiro lo sci su Eurosport, ma queste situazioni…“.

Infine, dopo un lungo respiro, Djokovic ha chiosato: “Nella nostra organizzazione – ATP e WTA, ndr – deve esserci un sistema di tempestiva protezione dei giocatori, qualcuno che reagisca e faccia qualcosa quando accadono certe cose. Sono un bersaglio molto facile da dipingere come il cattivo. E’ così che mi ritraggono, ormai per me è la normalità, ma non tollero l’ingiustizia. Alcune cose posso tollerarle, altre no. Non è corretto che si comportino in questo modo e che la facciano franca solo perché qualcosa del genere è permesso. Di solito non reagisco così, anche se avrei potuto reagire mille volte a svariate cose che mi sono accadute in passato. In questo caso, però, hanno esagerato. Nessuno mi ha chiesto scusa pubblicamente. Lo faranno? Non credo. Eurosport sta trasmettendo l’Australian Open, è uno dei più grandi canali sportivi del mondo. Potrebbero rilasciare delle scuse pubbliche“.

E’ chiaro quindi che il 35enne balcanico voglia anche una presa di posizione pubblica in merito alla vicenda, per far sì che si rimedi al danno d’immagine procuratogli, dopo quelle private arrivate dalle figure di spicco di Eurosport: “Entrambe le volte in cui ci sono state queste situazioni spiacevoli – la prima sei mesi fa – mi hanno sempre chiesto scusa in privato, ma la gente questo non lo può sapere. Ne siamo a conoscenza soltanto io e le persone interessate. Perché come ho appena detto, la maggior parte degli appassionati che seguono il tennis non ne sentirà mai parlare. Penseranno che la realtà dei fatti, sia ancora quella in cui io sono il cattivo che ha sfidato l’arbitro, il quale è andato in bagno senza rispettare le regole. Quindi ancora una volta, l’ennesima, sono stato ritratto come colui che si comporta come vuole, per il quale le regole non hanno valore; il che è completamente falso. Ho spiegato con esattezza cosa sia successo grazie ai post che ho pubblicato sui miei account social“.

Djokovic ha infatti spiegato di aver ricevuto dall’arbitro l’autorizzazione alla sosta fisiologica (che però non era stata mostrata dalle telecamere), ma che gli era semplicemente stato detto di dover fare in fretta. “Mentre stavo uscendo l’arbitro mi ha chiamato, ma non ho sentito. – ha puntualizzato Djokovic – Mi voleva dire che il bagno era dall’altra parte del campo. Ne ho comunque trovato uno anche dalla parte dalla quale ero uscito, ma ho dovuto fare in fretta a causa del tempo“.

Ultimissima battuta per ribadire ulteriormente la latitanza degli istituzioni che governano il tennis, quando invece dovrebbero palesarsi con forza nel difendere i protagonisti del gioco: “Ripeto quello che ho detto in precedenza, pongo un quesito all’opinione pubblica: perché l’ ATP o i dirigenti dell’Australian Open non si sono esposti, quando possono osservare con chiarezza che i media mi stanno linciando pubblicamente? Questo è successo, tra l’altro continuamente. Ci sono state molte situazioni come questa, anche in passato, ma alla fine niente si è mosso. Tutto è rimasto immobile. Alla fine siamo membri di questo Tour, perciò sicuramente ci deve essere una forma di responsabilità nei confronti di noi giocatori, una sorta di protezione da parte degli organi competenti. Invece avviene l’esatto contrario, ovvero ‘media fate quello che volete, tanto noi rimarremo in silenzio“.

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