Australian Open, Tim Henman e il GOAT: "È una questione di numeri". John McEnroe deluso da Pegula e Gauff

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Australian Open, Tim Henman e il GOAT: “È una questione di numeri”. John McEnroe deluso da Pegula e Gauff

I due Talent Eurosport John McEnroe e Tim Henman in vista delle fasi finali dello Slam “Sabalenka deve vincere se vuol’essere considerata tra le migliori della sua epoca” dice John

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John McEnroe - Laver Cup 2017
 

All’ex numero 4 del mondo, Tim Henman, è stato chiesto un parere sulla questione G.O.A.T. (Greatest off All Time, Più Grande di Tutti i Tempi) e la sua risposta è molto pragmatica, incentrata più sulle statistiche nude e crude che su altro.“Non si può non dire Federer – inizia Henman. Ma per me, si riduce a una questione di numeri. Chi ha vinto di più ai massimi livelli, e dunque questo significa Slam. Nadal è in testa, ma è da un po’ di tempo che credo che Djokovic tra gli uomini sarà quello a finire col numero massimo. Perché sembra così in forma e affamato, hai la sensazione come se potesse giocare per altri tre o quattro anni. Ovviamente si spera che non lo colpiscano troppi infortuni, il che diventa un po’ più difficile man mano che si invecchia”.

Passando al tennis attualmente in corso all’Australian Open, John McEnroe ha detto la sua su Stefanos Tsitsipas, forse l’ultimo vero ostacolo tra Djokovic e il trofeo.“Questa è la miglior versione che ho visto di Stefanos da un po’ di tempo a questa parte. Penso che il diritto sia letale. Se lui può girare attorneo alla palle e colpire quel dritto in modo costante, peggio per te. E per qualche motivo, fa sempre bene in Australia. Ma ora ha un’incredibile possibilità contro Khachanov che per il modo il cui sta giocando, è il miglior tennis della sua vita. Per me, Tsitsipas è un grande favorito. Se vuole finire nel gruppo dei migliori, questo è il tipo di match che gli serve per vincere. Ma Khachanov è un cliente molto solido”.

L’ex tennista americano si è anche espresso su due sue compatriote che in questo torneo non hanno brillato eccessivamente, ma che sono ancora in corsa nel torneo di doppio, Pegula e Gauff: “Pensavo che molti credevano che Pegula avrebbe avuto un grande percorso qui. È molto solida ma tutto d’un colpo, improvvisamente, la pressione è arrivata su di lei. In realtà sono più deluso da Coco [Gauff], per via dei suoi progressi. È stata davvero brava negli ultimi due anni, è arrivata in finale al Roland Garros. Ma cos’è successo contro Ostapenko non lo so. Non era un bel momento per lei. Si spera che si riorganizzi; ha bisogno di rafforzare quel diritto e il servizio ha troppi alti e bassi. Ma lei ha un grande talento. Un modo per superare una dura sconfitta per me era il doppio. Quindi, è bello vederla di nuovo in campo, speriamo che vincano e si sentano un po’ meglio per il loro viaggio in Australia”. Attualmente la coppia USA Pegula/Gauff, teste di serie n.2, è in semifinale dove se la vedranno con le giapponesi Shibahara/Aoyama, teste di serie n.10.

Parlando ancora di tennis femminile, McEnroe ha espresso un commento anche su Sabalenka e sugli evidenti miglioramenti fatti al servizio, dopo aver trovato il coraggio di affidarsi ad un esperto di biomeccanica. “Ho sentito che ha cambiato un po’ il lancio della palla verso sinistra – ha spiegato John, il che è piuttosto insolito, ma sembra per avere tutto sotto controllo, anche i suoi nervi; e lei sembra più felice fuori dal campo, e ha molta potenza di fuoco. Questo è certo. Sono così felice di vederla ancora in corsa e possibilmente arrivare anche in finale. Per me, questo è un traguardo che deve raggiungere se vuol’essere considerata tra le migliori in assoluto della sua epoca”.

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