ATP Doha: Highlander Murray colpisce ancora. Partita stellare contro Lehecka, quinta finale a Doha

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ATP Doha: Highlander Murray colpisce ancora. Partita stellare contro Lehecka, quinta finale a Doha

Il britannico annulla 5 match point in una partita da romanzo contro il ceco. Cercherà il primo titolo dal 2019

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Andy Murray - ATP Doha 2023 (foto Twitter @atptour)
 

[WC] A. Murray b. J. Lehecka 6-0 3-6 7-6(6)

Il primo incontro tra i due, con Jiri Lehecka che per la forma finora mostrata in questo 2023, con 13 vittorie su 16 partite, quarti all’Australian Open, le prime due vittorie in carriera contro dei top 10 (una delle quali ieri contro Rublev, ottenuta con una gran rimonta di carisma) e la seconda semifinale in un evento ATP dopo Rotterdam 2022, sembrava partire leggermente avanti, va a Andy Murray. Il britannico è sempre sempre più redivivo, mette a segno la quarta rimonta di fila qui a Doha, comprese la delusione per il nostro Lorenzo Sonego e un capolavoro contro Alexander Zverev, dimostrando quanto ancora ne abbia. A vincere oggi, oltre che un tennis di livello, dato che anche quello espresso da Lehecka è stato a tratti clamoroso, sono state l’esperienza e la freddezza nei momenti caldi, e la voglia, la forza di non mollare mai. E in questo, difficilmente si potrà trovare qualcuno superiore ad Andy Murray, che attende ora il vincente tra Daniil Medvedev e Felix Auger-Aliassime per la sua 71esima finale in tour, quarta dopo il calvario dell’anca.

Il match – l’inizio ben mostra le carte del britannico: 12 punti, due palle break annullate, ma alla fine il n.70 del mondo, giocando a specchio da fondo forza qualche errore di troppo a Lehecka (un po’ contratto) e va subito a strappare la battuta. Mostra di essere sceso in campo con il piglio giusto Sir Andy, annullando con classe e coraggio tre palle di fila dell’immediato contro-break al ceco, che per quanto prenda subito campo dalla risposta appare ancora timido nel piazzare un affondo decisivo. Pane per i denti del britannico, versione macchina da fondo e perfetto nel mettere pressione, come dimostra il doppio break ottenuto nel terzo game, sfidando Lehecka a soluzioni alternative, come un paio di tentativi di discese a rete molto confusionali. Nonostante le tante prime (dato ancora più grave) il n.52 al mondo sembra in totale balia dell’avversario, e alterna punti magistrali sia di costruzione che di esecuzione, a errori grossolani a cui è poco avvezzo. Tutto ciò, unito a un Murray perfetto, in pressing e preciso al servizio, porta a tre break di vantaggio. Chiude, pur con l’ “handicap” di un non irraggiungibile 60% di prime e più di 7 ore finora giocate, per 6-0 un primo set senza storia Sir Andy, sfruttando i troppi errori di Lehecka e la maggior esperienza e attitudine a certe partite, che sempre fa la differenza.

Il secondo set sembra appartenere ad un’altra partita sin dalle battute iniziali. Lehecka vince 8 punti consecutivi al servizio, trovando due ace e ottimi colpi in uscita, sia vincenti sia propedeutici per costruire bei punti. Ma nel secondo gioco c’è il vero punto di rottura, con il ceco che strappa il servizio a Murray con aggressività in risposta e ben tracciando il campo anche con le giuste variazioni, saggiando un po’ la stanchezza (nascosta ma presente) dell’avversario. Il britannico alza la testa in risposta nel settimo game, aggredendo i servizi buoni ma non irresistibili del ceco, così da mettere i piedi in campo e alzare la pressione. Sono due le palle del contro-break per Sir Andy, entrambe però annullate magistralmente da Lehecka, che sin dall’uscita dal servizio è bravo a salire sulla palla e muovere tanto l’avversario, portandolo all’errore. E infine, meritatamente, con un tennis di livello sempre più alto (da entrambi) con il passare dei game, il 21enne di Mlada Boleslav piazza una reazione da giocatore esperto e carismatico, aggredendo il secondo parziale e portandolo a casa di forza per 6-3, forzando la partita al set decisivo, che sarà il quarto su altrettanti match in questa settimana per Murray.

Il terzo set si apre come si era chiuso il secondo, con Lehecka che mette in campo un tennis perfetto, partendo da una strenua difesa, così da non dar mai un po’ di riposo all’avversario, per arrivare ad attacchi con tremende frustate da fondo che si tramutano in discese a rete, gestite ora molto bene. Il ceco, anche approfittando di un Murray che ora inizia un po’ ad innervosirsi, va così a prendersi il primo break del set nel terzo game, rimontando da 40-15. É però effimero il sorpasso di Lehecka, che al momento di confermare il vantaggio si trova nella stessa situazione di Murray ed emergono la gioventù e l’inesperienza con un brutto errore e un doppio fallo, dati dalla fretta di andare a chiudere, che permettono al britannico di alzare la voce in risposta e subito piazzare il contro-break. Ma ancora il ceco appare ben consapevole dei propri mezzi, e va a trovare il suo miglior game in risposta, preciso e aggressivo ma senza strafare, attaccando e rinculando in egual misura per ritrovare subito (a 0) il break di vantaggio. Lehecka lo tiene stretto a sé, giocando una partita “alla Murray” per la forza in difesa e l’attacco in risposta, che gli permette di prendere campo e soprattutto conquistare due match point.

Entrambi però cozzano con la voglia di Murray, che ci prova fino all’ultimo lasciando tutta la pressione sull’avversario, portato a servire per il match. E, nonostante salga 40-0, con altri tre match point, consecutivi, il ceco questa pressione la sente tutta, e le varie cose riuscitegli sempre con comodità nella partita si trasformano in errori sorprendenti, che permettono a Sir Andy di rientrare, e addirittura di operare un clamoroso contro-break. Meriti suoi, onnipresente in ogni fazzoletto di campo…ma quanti rimpianti per il ceco. Il tie-break, conclusione più giusta per questo romanzesco terzo set, è una storia nella storia: Murray è il primo a passare in vantaggio, per 3-1, ma deve fronteggiare gli ultimi spasimi di un Lehecka che difficilmente non penserà per un po’ a quel 5-4, 40-0, ma riesce a ripristinare la parità e ad annullare anche lui match point, mostrando le qualità e la pulizia di un tennis tutt’altro che banale. Ma alla fine, con un ace e un errore (l’ennesimo, il vero tallone d’Achille) del ceco, il britannico va a vincere 8 punti a 6 il tie-break e festeggiare una clamorosa finale, con quattro partite vinte al terzo set (6 su 6 al set decisivo nel 2023), due delle quali salvando match point, vincendo per la sedicesima volta in carriera una partita in cui si è trovato a un punto dalla sconfitta. Domani, alla quinta finale a Doha (2 vinte e 2 perse, l’ultima una sconfitta nel 2017) Sir Andy Murray, un’anca di metallo e 36 primavere il 15 maggio, cercherà un titolo che manca da Anversa 2019.

Il tabellone completo

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