La prima volta dei "Berrettinis" Matteo tifa e poi celebra Jacopo (Strocchi). Sonego cancella il derby e Auger Aliassime (Mecca). Pennetta carica gli azzurri (Ponciroli). Nick, il filosofo paracadutista coach dei più grandi tennisti (De Benedetti)

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La prima volta dei “Berrettinis” Matteo tifa e poi celebra Jacopo (Strocchi). Sonego cancella il derby e Auger Aliassime (Mecca). Pennetta carica gli azzurri (Ponciroli). Nick, il filosofo paracadutista coach dei più grandi tennisti (De Benedetti)

La rassegna stampa di giovedì 2 marzo 2023

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 La prima volta dei “Berrettinis” Matteo tifa e poi celebra Jacopo (Tuttosport, Strocchi Gianluca)

Una serata speciale per la famiglia Berrettini ad Acapulco. Papà Luca e mamma Claudia non avevano mai provato prima la gioia di un duplice successo in ambito Atp dei figli (curiosamente, poi, per il ritiro degli avversari a partita in corso), insomma una di quelle date da segnare sul calendario. Nel 500 sul cemento messicano ($ 2.013.940) Matteo, n. 24 del ranking sul 6-0 1-0 in suo favore ha avuto via libera per il forfait dello slovacco Alex Molcan (n57) causa infortunio al polso. IL 26enne romano nella notte italiana è tomato in campo contro lo svedese Elias Ymer (n.178). La conclusione anticipata del match ha consentito all’azzurro di assistere all’esordio nel circuito ma z.4ore del fratello minore Jacopo (n.852), che ha ottenuto la sua prima vittoria Atp in carriera ai danni del tedesco Oscar Otte (n.78), costretto allo stop da un problema al ginocchio quando era sotto 3-6 7-6 (3) 2-1.

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«E’ un privilegio, devo ringraziare il torneo per l’opportunità che hanno dato a Jacopo e alla nostra famiglia -ha concluso Matteo -. Sono felice di vivere questa esperienza». Si è invece chiusa amaramente la trasferta sudamericana di Lorenzo Musetti, che dopo le delusioni a Buenos Aires e a Rio è uscito subito di scena anche nell’Atp 250 sulla terra rossa di Santiago del Ole ($ 642.735). Il 20enne di Carrara (n.18), prima testa di serie e quindi entrato in gara al 2° turno, è stato sconfitto 6-4 6-4, in un’era e mezzo di gioco, dallo spagnolo Jaume Munar (n.66), alla terza affermazione in altrettanti confronti con il Next Gen toscano. Ha invece raggiunto al 2° turno il sorprendente Riccardo Bonadio battendo Galan (e stasera sarà opposto al serbo Laslo Djere), cast come Marco Cecchinato, vittorioso 6-2 3-6 7-6(3) sull’argentino Facundo Bagnis. Il siciliano nella notte se l’è vista con il brasiliano Thiago Monteiro. Nel challenger di Pune ($ 130.000) Luca Nardi centra i quarti vincendo 6-7 (11) 6-0 6-4 il derby tricolore con Lorenzo Giustino. Oggi sul cemento indiano impegno di 2′ turno per Francesco Maestrelli con l’australiano Dane Sweeny. Sul fronte femminile Camila Giorgi, reduce dal titolo a Menda, saluta subito il Wta 250 sul cemento messicano di Monterrey ($ 259.303) cedendo 6-4 7-5 alla rumena Elena-Gabriela Ruse, proveniente dalle qualificazioni.

Sonego cancella il derby e Auger Aliassime (Corriere Torino, Giorgia Mecca)

Su Twitter, alle 1,.57 del pomeriggio, qualcuno lo ha definito il miglior rappresentante del tremendismo granata. Il giorno dopo il derby siamo sicuri che Lorenzo Sonego abbia voluto vendicare anche il suo Toro, giocando la miglior partita di questa stagione e sconfiggendo all’Atp 5oo di Dubai il canadese Felix Auger Aliassime, numero 9 del mondo, in due set, 7-6 6-4. Il torinese, che grazie a questa vittoria rientrerà tra i top 6o, non ha concesso nemmeno una palla break e, ancora più sorprendentemente, non ha mai permesso al suo avversario di conquistare più di un quindici durante i suoi turni di battuta.

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A giudicare dall’atteggiamento; anche Lorenzo dimostra dl sapere fare reset, e disconoscere l’arte della vendetta. Non solo In favore della sua squadra del cuore, ma anche di se stesso. Quindici giorni fa a Rotterdam, nella stessa partita, era stato Auger Aliassime a trionfare, al primo turno e con un risultato perentorio, 6-2 6-3. leri negli Emirati Arabi, Sonego è entrato in campo senza pensare ai precedenti, soltanto al tempo presente e alla sua forma fisica. È così che ha ottenuto la sua quinta vittoria in carriera contro un top ten. Alle 12 oggi nel quarti di finale affronterà Alexander Zverev, ex numero 2 al mondo ancora in fase di convalescenza dopo un brutto infortunio alla caviglia. Sarà il loro secondo testa a testa, nel 2021 aveva vinto Zverev. Il tedesco sta tornando ma non è ancora tornato, un Sonego così smagliante non lo si vedeva da tempo. Viene da chiedersi: «se non ora quando?»

Pennetta carica gli azzurri «Djokovic ancora il numero 1, ma l’Italia del tennis è forte» (Leggo, Fabrizio Ponciroli)

Flavia Pennetta è una delle tenniste più forti di sempre. Vincitrice degli US Open nel 2015, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento importante per il mondo del tennis. Abbiamo parlato con lei, in esclusiva, di come sta il movimento azzurro e non solo. Flavia, prime sensazioni sulla nuova stagione di tennis… «Direi che sarà una stagione aperta a tutti ma direi che Djokovic ha già fatto sapere di non aver intenzione di lasciare spazio a nessuno. Credo che lo vedremo ancora protagonista…».

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Non ha parlato di Fognini, suo marito… «Si sta divertendo in campo ma vive anche una fase della sua carriera non semplice. Deve fare i conti con tante incertezze. Ha sempre giocato e ora si chiede cosa farà dopo, se sarà all’altezza. Nel frattempo, però, gioca alla grande. Contro Alcaraz, a Rio, ha fatto una grande partita e in coppia con Bolelli, ha vinto a Buenos Aires. Insieme sono un doppio molto solido, il migliore che c’è in Italia» Quando pensa che potremmo vincere un’altra prova dello Slam? «Beh, soprattutto a livello maschile sarebbe una grande svolta. Tuttavia, non bisogna dimenticare quello che si sta facendo ora che è moltissimo». Lei ha fatto tanto, cosa farà in futuro? «Avendo tre figli, siamo ancora in pieno “panic attack…” Quando saranno più indipendenti, vorrei ritagliarmi più spazio per me. Mi piacerebbe essere più in campo, collaborare con la Federazione o con altri enti. Credo che la mia esperienza possa essere utile». Intanto fa parte della community sportiva EXPlus… Ci racconti di cosa si tratta? «Sono stata portata in questo mondo. Dopo un inizio in cui non capivo bene il tutto, essendo poco tecnologica, ho scoperto un mondo divertente. Sono stata a Torino, per le ATP Finals. Delle persone hanno acquistato una parte del mio tempo e, insieme, abbiamo vissuto questa experience. Solitamente non amo guardare le partite di tennis ma in questo modo è stato divertente»

Nick, il filosofo paracadutista coach dei più grandi tennisti (Libero, Sergio De Benedetti)

 Pur non avendo mai partecipato ad alcun torneo, Nicholas James “Nick” Bollettieri è stato il più grande coach nella storia del tennis. Nato a Pelham, New York, i131luglio 1931 da genitori di origini napoletane, Nick completò gli studi nel sua città e frequentò in seguito lo Spring Hill College di Mobile, Alabama, laureandosi brillantemente nel 1953 in filosofia. Paracadutista durante il servizio militare e amato per capacità ma odiato dai suoi superiori per trasgressione, dopo numerose attività nel settore alberghiero, nel 1972 diventò direttore del Dorado Beach di Puerto Rico di proprietà della famiglia Rockefeller e quattro anni dopo direttore in Florida del Colony Beach and Tennis Resort.

[…]

OTTO MATRIMONI Laurea “honoris causa” nel 2008 presso il New York College of Health Professions, dal 2014 venne inserito nell’International Tennis Hall of Fame. Famoso resterà il “rovescio a due mani” di Jim Courier, ripreso poi da molti altri campioni anche al femminile, effettuato con “stile baseball” in ricordo del suo idolo ed amico Joe Di Maggio (1914/1999). Nick si era sposato otto volte a cominciare dal 1954 ed ha avuto sette figli, portando regolarmente in viaggio di nozze le sue mogli a Capri. Alcuni matrimoni sono durati lo spazio di pochi mesi (Diane Day), altri qualche anno (Elisabeth Flower) ma l’ultimo del 2004 con Cindi Eaton è stato il più longevo, resistendo fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta il 4 dicembre 2022, a 91 anni. La Eaton comunque, con non poco sarcasmo, diceva spesso che Nick in realtà aveva sposato nel 1978 la NBTA e che le ultime quattro consorti, lei compresa, erano state solo “di facciata”

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