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Indian Wells, focus sulle italiane: strada in salita per Giorgi e le altre azzurre
Camila potrebbe incrociare Pegula al secondo turno. Primi turni ostici ma alla portata per Cocciaretto, Paolini e Bronzetti. Paula Badosa e Daria Kasatkina al secondo turno per Elisabetta e Jasmine qualora vincessero

Sono cinque le azzurre che si presentano ai nastri di partenza del tabellone principale (che prenderà il via ufficiale nella giornata di mercoledì 8 marzo) del BNP Paribas Open, secondo WTA 1000 della stagione – dopo quello andato in scena a Dubai due settimane fa con il successo finale di Barbara Krejcikova sulla n. 1 del mondo Iga Swiatek – e primo evento combined di tale categoria, che dispone di un montepremi complessivo di 8.800.000 dollari.
Sul cemento californiano dell’Indian Wells Tennis Garden, a difendere i colori italici nel main-draw femminile saranno Martina Trevisan, Camila Giorgi, Elisabetta Cocciaretto, Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti. Per tutte si può dire che la strada sia in salita: per intendersi, visto il sorteggio, sarebbe una sorpresa se una tennista azzurra fosse in grado di vincere più di una partita nel deserto californiano.
La nutrita compagine nostrana, tuttavia, potrebbe arricchirsi di un’ulteriore rappresentanza proveniente dalle qualificazioni, iniziate nella notte italiana. Erano infatti due le tenniste azzurre presenti nel tabellone cadetto, ma nel primo turno delle quali Lucrezia Stefanini si è già dovuta arrendere alla slovena Juvan al termine di un incontro estremamente lottato che ha visto però la toscana cedere di schianto nel parziale decisivo. Mentre, al contrario, rimangono intatte le speranze di accedere al main-draw per Sara Errani: la veterana bolognese si è sbarazzata facilmente della modesta svizzera Ylenia In-Albon ed ora attende al varco l’olandese Arantxa Rus per staccare il pass definitivo. Curiosamente, ironia della sorte, la stessa avversaria che avrebbe dovuto affrontare nella finale dell‘ITF di Arcadia appena conquistato prima che la tennista orange alzasse bandiera bianca quando ancora non erano scese in campo.
L’unica testa di serie tra le “nostre” è Martina Trevisan, 26esima nel ranking WTA e testa di serie n. 23 del torneo nordamericano, che dunque potrà godere di un bye all’esordio. La n.1 del tennis italiano è reduce da un periodo preoccupante di nettissime sconfitte su questa superficie, e non ha più raccolto successi addirittura dalla United Cup di due mesi fa. La semifinale all’ultimo Roland Garros le permette ancora di essere testa di serie in tornei come questo. Al secondo turno ci sarà lo scontro con la vincente del match che vedrà protagoniste una qualificata – di cui chiaramente non si conosce il nome dato che non si è ancora disputato il turno finale delle qualificazioni, in programma nella notte tra martedì e mercoledì – e la statunitense Madison Brengle (n. 87 al mondo). In questo momento, visto il momento di forma, non si può dare per scontata una vittoria di Martina su questa superficie, tanto più visto che affronterà un’avversaria rodata da almeno una partita in più sulle gambe, ma un successo le permetterebbe di regalarsi una partita di grande prestigio trovandosi al cospetto dell’unica giocatrice in tabellone bi-campionessa del torneo: la tds n. 14 Vika Azarenka, che vinse nel 2012 e nel 2016. La bielorussa se la vedrà al debutto con chi uscirà vittoria dal match fra la kazaka Yulia Putintseva e la ceca Karolina Muchova, perciò anche per la due volte campionessa Slam dei sessantaquattresimi non privi di rischi.
Le principali speranze tricolori sono dunque riposte in Camila Giorgi, rinvigorita nella fiducia dal trionfo in quel di Merida, a cui però è seguita una sconfitta al primo turno al torneo successivo di Monterrey. Anche lei inizierà contro una tennista reduce dal tabellone cadetto. Qualora la marchigiana facesse valere il proprio status di favorita, ai trentaduesimi di finale avrebbe quasi sicuramente la n. 3 WTA Jessica Pegula. Dunque anche per la nostra n. 2 si prospetta un secondo round dal grande fascino quanto dall’elevato grado di difficoltà visto e considerato che la n. 1 statunitense vive un momento decisamente positivo avendo da pochissimo fatto registrare un primato nella storia del tennis femminile a stelle e strisce: è diventata la prima del suo Paese ad ottenere cinque quarti di finale consecutivi in altrettanti tornei sul veloce disputati in fila. Ci vorrebbe senza dubbio la miglior versione della 31enne di Macerata, per uscirne vincitrice.
La n. 3 d’Italia Elisabetta Cocciaretto, n. 50 WTA, invece incrocerà all’esordio la racchetta della spagnola Nuria Parrizas-Diaz. Match che potrebbe presentare alcune insidie per via dell’esperienza in possesso della n. 88 delle classifiche, tuttavia Coccia è certamente a suo agio sulle superfici rapide e proverà a spuntarla mettendo sul campo la sua maggiore mobilità oltre che il successo nell’unico precedente seppur giunto in altre condizioni di gioco: al primo turno del WTA 250 di Parma 2022. La 22enne di Ancona in caso di successo troverebbe dall’altra parte della rete un’altra iberica: la campionessa dell’edizione ottobrina del 2021 Paula Badosa, n. 22 WTA e 21esima testa di serie del tabellone, che usufruirà di un bye al primo turno. Parliamo di due giocatrici di spessore differente e il pronostico sarebbe tutto dalla parte della spagnola, che però non è certo reduce da un periodo facile. Rientrata dall’infortunio che l’ha costretta a saltare l’Australian Open, Paula ha perso al primo turno sia a Doha che a Dubai.
Mentre è stata sorteggiata con la sempre ostica tedesca Tatjana Maria (n. 70 WTA), la nostra trottolina Jasmine Paolini (n. 63 WTA). Perfettamente in parità il conteggio dei precedenti tra le due: 1-1. La vincente affronterà la n. 8 sia del ranking che del seeding, nonché finalista del 2018, Daria Kasatkina.
Concludiamo il capitolo riguardante le azzurre al via di Indian Wells 2023 con Lucia Bronzetti. La n. 71 del mondo esordirà in un match che la vedrà al cospetto della giocatrice di casa Bernarda Pera, che è situata in classifica due posizioni più indietro della riminese alla 73esima piazza. Anche in questo caso, nonostante gli H2H indichino un bilancio in equilibrio (1-1), sfida che prospetta degli ostacoli all’interno di un confronto tra due tenniste che prediligono la terra rossa ma che comunque è alla portata di Lucia. Chi vince incrocerà la russa, cresciuta tennisticamente in Italia, Ludmila Samsonova, dodicesima del seeding.
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Roland Garros, Djokovic conquista la 45esima semifinale Slam: “Il tie-break del secondo set è stato il momento chiave”
Djokovic aspetta il vincente tra Tsitsipas e Alcaraz: “Non incontro Carlos da Madrid 2022; lui è il giocatore da battere”

Novak Djokovic si è presentato in conferenza stampa oggi, dopo aver vinto due partite in una contro Karen Khachanov: 4-6 7-6 6-2 6-4. Un inizio tribolante per il serbo che ha rivelato di non essersi mai sentito veramente in campo fino al termine del secondo set. E nonostante fosse stata una partita inizialmente dominata da Khachanov, il tiebreak del secondo set si è rivelato fatale per dare vita ad un secondo match. Djokovic non ha lasciato neanche un punto al suo avversario, vincendo 7 punti a 0, per poi imporsi nei due set successivi. Non la vittoria che sperava, ma oggi ha deciso di essere meno severo del solito davanti ai microfoni.
D: Congratulazioni Novak! Pensi che il tiebreak del secondo set sia stato il momento in cui è girata la partita?
Novak Djokovic: “Si credo che sia stato il momento chiave. Perdere anche il secondo set avrebbe fatto una grande differenza. Credo che ci siano state due partite in una sola. I primi due set sono stati probabilmente i peggiori che ho giocato fino ad oggi. Mentre il terzo e il quarto set sono riusciti a giocarli abbastanza bene. Sono riuscito a tenere i nervi saldi nel tiebreak. L’ho giocato davvero al meglio senza sbagliare niente. Questo mi ha dato fiducia e ho iniziato a sentirmi più a mio agio in campo”.
D: Sei stato molto critico nei tuoi confronti negli ultimi 10 giorni. Eppure, eccoti qui, ancora in semifinale. Quanto sarà difficile per te cercare di ritrovare la forma migliore nei prossimi giorni per sfidare uno dei prossimi due giocatori che, se non ha già vinto uno Slam, perlomeno è già arrivato in finale?
Novak Djokovic: “Dovrò cercare di dare il meglio perché so di non avere altra scelta in una giornata del genere. Oggi sono sceso in campo anche se mi sembrava di non essere rimasto fuori. Mi sentivo così e l’ho dimostrato inizialmente per come giocavo. Devo riconoscere però che i meriti di Khachanov: ha servito e giocato molto bene. Ho commesso una marea di errori non forzati però succede. Può succedere anche questo. Il vantaggio degli slam è che se non ce l’hai fatta nei primi due set, hai ancora tempo per vincere. Non è la prima volta che mi succede ma è importante riuscire a vincere partite che stavi inizialmente perdendo. Ora avrò due giorni per recuperare, ritrovare le energie mentali e fisiche, e proverò a dare tutto quello che ho venerdì. È vero sono molto severo con me stesso ma sono anche contento di aver vinto e di essere di nuovo in semifinale”.
D: Hai già risposto parzialmente alla mia prossima domanda: quindi vedi un lato positivo nell’aver vinto un match in cui hai fatto così fatica nei primi due set?
Novak Djokovic: “Assolutamente, prendo il lato positivo di quello che è successo. Analizzerò il mio gioco con tutto il team per essere preparato meglio di oggi. Dovrò assolutamente essere in grado di iniziare il match in maniera molto diversa rispetto ad oggi”.
D: Tu e Carlos vi siete schivati quasi per tutto l’anno nei precedenti tornei. Come la vedi se dovesse capitarti lui? Molti dicono che ha portato grande entusiasmo nel mondo del tennis, tu come la pensi?
Novak Djokovic: “Non ho alcun dubbio che sia un bravo ragazzo sia fuori che dentro il campo. In campo mette grande intensità. Mi ricorda tanto qualcuno che viene dal suo stesso paese (ride). Carlos merita questo successo, lavora davvero tanto ed è un giocatore completo a soli 20 anni. Abbiamo giocato solo una volta a Madrid l’anno scorso e aveva vinto lui 7-6 al terzo set. Da lì, non ci siamo più incontrati. Se mi capiterà di nuovo lui sarà la partita che tutti vorranno vedere. Per me sarà la sfida più grande fino ad adesso nel torneo. Lui è certamente il giocatore da battere ed io mi preparerò a farlo. Ma prima vediamo come andrà contro Tsitsipas che è un vero top player anche lui, non dimentichiamocelo”.
D: Hai avvertito un cambiamento in Karen dopo il tiebreak?
Novak Djokovic: “Non è riuscito a vincere neanche un punto ed è andato un po’ sottotono. Di conseguenza ho seguito l’onda e sono riuscito a fargli il break all’inizio del terzo set. Succede, è normale. Quando stai dominando e di colpo l’altro gioca un tennis perfetto per dieci minuti di fila, l’energia gira. In questo caso è venuta da me, sentivo che era il momento. Mi sono rilassato e ho sentito i colpi funzionare meglio. Questi up and down in partite di cinque set capitano molte volte. La ruota gira e bisogna cogliere quando arriva il tuo momento”.
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Roland Garros: il punto di Ubaldo Scanagatta sul torneo degli italiani [VIDEO]
Dall’eliminazione precoce di Jannik Sinner alle buone cose fatte vedere da Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego: il commento del direttore di Ubitennis dopo la prima settimana di torneo

Il prosieguo del video è disponibile nella sezione “Sottorete” del sito web di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
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Arrivati al giro di boa del torneo, il Roland Garros ha già salutato tutti i tennisti e le tenniste italiane che erano al via, nonostante un avvio molto incoraggiante con undici atleti azzurri passati al secondo turno. Jannik Sinner è incappato in una giornata-no ed è stato eliminato al secondo turno dal tedesco Daniel Altmaier. Sono stati invece autori di un buon torneo Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, entrambi arrivati agli ottavi ed eliminati rispettivamente dai più quotati Carlos Alcaraz e Karen Khachanov. In campo femminile, la miglior italiana è stata Elisabetta Cocciaretto, sconfitta al terzo turno dalla statunitense Bernarda Pera.
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Roland Garros day 9, Scanagatta: “Primo giorno triste senza italiani, Rune scorretto” [VIDEO]
“Il danese ha rubato un punto importante a Cerundolo. Zverev sembra tornato lui: è nei quarti ed e’ favorito con Etcheverry. Swiatek 4 ore e 4 minuti per 4 match. 5 minuti più di Rune vs Cerundolo”