Musetti e il fattore "C": "Mi manca un po' di fortuna, ma non ascolto quel che dice la gente. Rifarei tutte le scelte di programmazione"

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Musetti e il fattore “C”: “Mi manca un po’ di fortuna, ma non ascolto quel che dice la gente. Rifarei tutte le scelte di programmazione”

Parla l’azzurro dopo l’eliminazione patita a Indian Wells da Mannarino

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Lorenzo Musetti - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)
 

E’ un momento di sfortunato per Lorenzo Musetti, in cui manca quel pizzico di fortuna che gli consenta di cambiare l’inerzia delle cose. Quattro sconfitte consecutive, l’ultima rimediata al BNP Paribas Open di Indian Wells contro Mannarino. Due set molto combattuti, con tante occasioni non sfruttate dall’azzurro che, comunque, non perde la bussola e sa cosa fare per risalire la corrente: “E’ un periodo che va così e bisogna essere pazienti per aspettare che la ruota giri e torni a spirare il vento giusto”, ribadisce a chiare lettere.

Dopo le delusioni nei tornei sudamericani su terra battuta, anche a Indian Wells esce di scena prestissimo rinunciando al derby con Sinner: “Mi manca un po’ di c…! Un po’ di fortuna, un episodio che mi faccia uscire da questa fase. Sto lavorando molto bene, oggi il mio tennis è stato di buon livello e non ho nulla da rimpiangere. Certo avrei dovuto sfruttare meglio le situazioni di  vantaggio che mi sono creato o avrei dovuto concretizzare le occasioni che ho avuto, ma c’è sempre un avversario e lui ha sempre giocato bene nei momenti importanti”.

Nei momenti di difficoltà si mette tutto in discussione per poi cambiare qualcosa, a quale tentazione di cambiamento ha resistito Musetti in questa fase? “Non mi interessano i consigli della gente, non li ho mai ascoltati. Certo se lo avessi fatto sarei potuto essere n. 5 o n. 1, ma anche n. 200. Sono contento della strada che ho fatto assieme al mio team ed è con loro che stiamo cercando di chiarire alcune cose che mi consentano di mettere tregua alla confusione”.

Musetti ribadisce che l’aver giocato sui campi in terra battuta prima di Indian Wells sia stata scelta giusta: “Abbiamo deciso di giocare sulla terra rossa perché è la superficie su cui mi esalto di più. È stata una grande esperienza formativa, anche se sono uscito di scena troppo presto nei tre tornei disputati. La programmazione la si fa tanto tempo prima, specie per affrontare viaggi così lunghi. Se avessi ottenuto risultati diversi, staremmo a parlare di altro. Ma è stata una scelta ponderata che rifarei”.

Prima dell’inizio del “regno rosso”, Musetti sarà a Miami.

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