[32] B. Andreescu b. [WC] P. Stearns 4-6 6-4 6-3
Il confronto inedito tra la giovane americana classe 2001 e l’anziana canadese classe 2000 vede prevalere, non senza alcuni grattacapi, la “vecchia guardia”. Per un’oretta circa Bianca Andreescu si deve essere chiesta chi fosse questa ragazza che rispondeva colpo su colpo alle sue trame, senza arretrare e con personalità. Con esperienza ha atteso che Stearns tornasse a livelli più consoni alla posizione mondiale che occupa, e soprattutto ha preso dal secondo parziale a servire in maniera assai efficace, per poi chiudere dominando la frazione decisiva. Peyton Stearns dal canto suo ha giustificato la Wild Card concessale dagli organizzatori, superando un turno ai danni della qualificata Masarova e fermandosi dinnanzi ad un ostacolo per ora forse fuori dalla sua portata. Per Andreescu ora l’impegno più difficile: la campionessa in carica e numero uno del mondo Iga Swiatek, che oggi ha sfiorato il doppio bagel con Liu.
Il match
Inizio con qualche comprensibile impaccio per la giovane statunitense, che cede il primo turno di battuta vincendo solo un punto. Nel secondo game arriva a costruirsi una palla per rendere subito la pariglia alla canadese, ma non riesce a convertirla. Tuttavia, L’operazione aggancio riesce nel quarto game.
Lentamente la numero 126 del ranking entra in partita e lascia andare i colpi con più convinzione; si può così così intravedere un dritto molto pungente con il quale riesce ad aprire varchi importanti nelle difese della favorita numero 32 del tabellone. Andreescu perde terreno e incisività. Ottiene il break al settimo gioco e sembra dare la direzione giusta alla frazione, ma la reazione della rivale è perentoria: con un parziale di tre giochi a zero mette in cassaforte il primo set in cinquantatré minuti. Per la bionda texana un 71% di punti con la prima palla, per la canadese due ace ma tre doppi falli.
Nel secondo set la vincitrice dello US Open 2019 registra al meglio la battuta e capovolge l’andamento del match. Nei primi quattro turni di servizio cede solo tre punti sulla propria battuta, di cui uno con la prima. Riesce a riavvicinarsi alla riga di fondo e il suo dritto trova le righe con maggiore continuità. L’americana cede il servizio al quinto gioco, vittima anche di un calo fisiologico; non perde contatto dal punto di vista del risultato, ma nemmeno riesce ad avvicinare la canadese nei game di risposta, e la logica conseguenza è il 6-4 a favore di Andreescu in quarantasei minuti.
Sullo slancio la ex numero uno del mondo sale tre a zero con due break; i suoi colpi ora aprono varchi enormi nelle retrovie della texana, stanca per aver tenuto un ritmo a lei sconosciuto. Trova il modo di reagire comunque, forse anche per un attimo di distrazione della rivale, e sotto 5-2 arriva a recuperare un break. Ma le energie sono finite, e il match termina nel gioco seguente, alla prima occasione, dopo due ore e ventisei minuti.