WTA Indian Wells, Sakkari: "Contro Kvitova una delle rimonte più belle della mia carriera". Ma c'è un piccolo giallo

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WTA Indian Wells, Sakkari: “Contro Kvitova una delle rimonte più belle della mia carriera”. Ma c’è un piccolo giallo

Per il secondo anno consecutivo Maria Sakkari è in semifinale ad Indian Wells, anche se contro Pliskova, agli ottavi, si è resa protagonista di un episodio non proprio corretto…

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Maria Sakkari - Australian Open 2023 (foto Twitter @rolandgarros)
 

Altro giro e altra rimonta per Maria Sakkari, che nella notte italiana ha sconfitto Petra Kvitova in quella che lei stessa ha definito in conferenza come una delle migliori rimonte della mia vita. Quella contro la due volte campionessa di Wimbledon è stata la seconda vittoria di fila contro una giocatrice ceca, visto che agli ottavi la n°7 del mondo aveva sconfitto – sempre al terzo set – Karolina Pliskova.

Durante il match contro l’ex n°1 del mondo, tuttavia, era passato un po’ sottotraccia un episodio non proprio all’insegna della sportività da parte della greca. Sul punteggio di 5-2 in suo favore nel terzo set, infatti, un recupero di Pliskova era finito in corridoio. Il punto è quindi stato affidato a Sakkari – e fin qui niente di strano, direte voi – se non fosse che, da quanto apparso nei replay successivi, la 27enne di Atene sembrava aver toccato la palla con la racchetta. Il tocco è parso abbastanza evidente, eppure né Maria né il giudice di sedia lo hanno ravvisato.

Tra l’altro, non è neanche la prima volta che avviene un episodio simile in una partita tra le due protagoniste odierne. Al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia 2018, infatti, anche in quel caso Pliskova venne penalizzata da una chiamata arbitrale incomprensibile – perdendo poi l’incontro – senza che Sakkari battesse ciglio. Seguì poi la mancata stretta di mano tra Karolina e il giudice arbitro, con conseguente racchetta frantumata contro la base della sedia.

Tornando al presente, la ceca è comunque riuscita a vincere quell’ottavo game, ma ha disputato il resto del match californiano con evidente nervosismo, come dimostrato poco dopo anche dalla freddissima stretta di mano. Che sì, c’è stata, senza che però Pliskova degnasse minimamente di uno sguardo la sua avversaria.

Sakkari non sembra comunque si sia fatta condizionare da quell’episodio, visto che il giorno dopo è tornata in campo e ha nuovamente portato a casa il suo match, seppur con tanta fatica. La testa di serie n°7 affronterà Aryna Sabalenka nella sua seconda semifinale consecutiva al BNP Paribas Open, dove l’anno scorso si spinse fino all’ultimo atto. Proprio della bielorussa Sakkari ha parlato molto nella conferenza stampa dopo la vittoria su Kvitova, di cui riportiamo le parti salienti.

D: Può essere un vantaggio affrontare Sabalenka su un capo un po’ più lento, sui cui peraltro tu giochi molto bene?

Maria Sakkari: “Aryna ha molta fiducia in questo momento, sarà un match molto complicato indipendentemente dalla superficie. Se non ho capito male, ho sentito i commentatori dire che fino ad ora ha giocato soltanto nove scambi oltre i nove colpi. Ciò significa che colpisce la palla molto forte: non mi aspetto una vittoria come a Fort Worth (la greca vinse 6-2 6-4, ndr). Lei è una giocatrice diversa, ma io sono pronta. Ce la metterò tutta, spero di migliorare il mio gioco almeno dell’1%.

Prima o poi ero certa che avrebbe conquistato uno Slam, era da tempo che bussava alla porta dell’Olimpo del tennis. Ha solo 25 anni ed è tra stabilmente tra le prime 20 giocatrici al mondo da quando ne ha 20, in più saranno credo tre o quattro anni di fila che è in top10 (da quando ci è rientrata per la seconda volta, il 16 novembre 2020, non ne è mai più uscita, ndr). Ha vinto molti titoli importanti, è una giocatrice fantastica e molto simpatica anche fuori dal campo. Sapevo avrebbe vinto un Major e quando è successo ero molto felice per lei.

D: Nell’intervista in campo hai detto che i tuoi piedi sanguinavano. Come stai ora? È un problema serio?

Maria Sakkari: In realtà si tratta delle unghie, ma fortunatamente non è nulla di grave. Certo non è proprio il massimo, ma riesco comunque a giocare e correre normalmente, anche se non è molto piacevole”.

D: Come vedi tutte queste rimonte? Hai spesso detto di non aver giocato il tuo miglior tennis in queste partite, c’è qualche insegnamento che puoi trarre da incontri come questo, ad esempio vincere senza esprimerti al 100%?

Maria Sakkari: “Per certi versi è strano, poi mi rendo conto che in questi giorni ho battuto giocatrici fantastiche pur non giocando al meglio. Il mio sorteggio è stato terribile, non rivorrei questo tabellone in nessun altro torneo. Sono convinta che a forza di ‘sopravvivere’ a grandi giocatrici il mio gioco migliorerà, non vedo l’ora di vedere come sarò in grado di competere quando inizierò a sentir meglio la palla. Non voglio comunque dire che ho vinto giocando male, sarebbe irrispettoso nei confronti delle mie avversarie. Questa settimana è stata molto positiva perché sto usando tutte le armi a mia disposizione.

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