ATP
Un occhio ai numeri: è stato il dritto di Sinner a fare la differenza contro Fritz
19 vincenti, oltre 120 km/h di velocità media e una “shot quality” di 8.9: (anche) così Jannik si è preso la semifinale a Indian Wells

Una prestazione da 9 in pagella ha permesso a Jannik Sinner di superare il campione in carica di Indian Wells Taylor Fritz e di ottenere la seconda semifinale in un Masters 1000. Il 9 Jannik se l’è guadagnato per quanto fatto vedere nell’arco dei tre set, ma è soprattutto il suo dritto ad aver meritato un voto così alto. Non a caso, è la stessa ATP ad averglielo assegnato in collaborazione con Tennis Insights che dalla fine dello scorso anno fornisce nuove misure statistiche in grado di offrire nuove prospettive sull’andamento dei match. Tra questi innovativi dati c’è anche la shot quality che viene tradotta in un punteggio su una scala da 0 a 10. Ebbene, il dritto di Sinner nel match contro Fritz ha raggiunto una quotazione di 8.9. Ma rendiamo meglio l’idea di cosa ciò significhi: il punteggio medio nel circuito è di 7.2.
La domanda che sorge spontanea è però come venga calcolata questa misura. Alla base di tutto c’è l’intelligenza artificiale che riconosce che ogni tipo di colpo (dritto, rovescio servizio, smorzata, etc.) richiede una diversa combinazione di vari fattori e che elabora i dati di tracciamento della palla e del giocatore. Il calcolo della shot quality avviene in tempo reale analizzando velocità, spin, profondità, angolazione e impatto sull’avversario di ogni colpo. Inoltre, vengono prese in considerazione anche le caratteristiche del colpo immediatamente precedente dell’avversario: maggiore è la qualità della palla proveniente dall’altra parte del campo, infatti, più difficile sarà controbattere con un colpo in modo altrettanto qualitativo.
Le statistiche messe insieme da Sinner sul dritto contro Fritz sono a dir poco impressionanti e rendono giustizia a quell’8.9. L’azzurro ha tirato 184 volte questo colpo, sbagliandone solo il 10%. La velocità media è stata di 122 km/h, quella massima, invece, ha toccato i 168 km/h. Questa punta è stata raggiunta da Jannik nel corso del suo primo turno di battuta, proprio quando ha dovuto annullare l’unica palla break del set. Con quel dritto fulminante, a cui ne sono seguiti altri tre tutti sopra i 150 km/h, il 21enne di San Candido ha difeso il vantaggio conquistato nel game precedente in cui aveva strappato il servizio all’americano.
In totale Sinner ha messo a segno 19 vincenti con il dritto, ben 11 in più rispetto a Fritz che pure non è uno che si limita a rimettere la palla in campo quando può colpire dal suo lato destro. I gratuiti di Jannik sono stati 18 e anche in questa statistica la differenza con Taylor è di 11 unità, ma questa volta è davanti, a suo discapito, il californiano. Insomma, il gap è evidente qualsiasi dato si metta a fuoco. Un ultimo numero importante è quello che si trova alla voce net clearance, ovvero l’altezza media – in questo caso del dritto – sopra la rete. 71 cm, un dato di poco superiore alla media del circuito maschile e quindi piuttosto incoraggiante: Sinner non dispone, né vuole disporre per caratteristiche di gioco, del top di Nadal che ha permesso allo spagnolo di raggiungere nel corso della carriera picchi di net clearance superiore al metro e venti, ma ha comunque bisogno di aumentare la sua solidità da fondocampo prendendosi margini più ampi, pur senza eccedere.
Non è un caso, a tal proposito, che Jannik abbia fatto suoi 24 dei 31 scambi che si sono protratti oltre il nono colpo: un dato che porta a galla anche i progressi fatti dall’altoatesino dal punto di vista fisico e che si colloca all’interno di una tendenza che si era palesata già nella recente finale di Rotterdam con Medvedev, quando Sinner era riuscito a fare partita pari proprio nei punti più lunghi e faticosi (29 pari negli scambi sopra i nove colpi).
A conclusione di questo focus statistico, possiamo affermare che forse si è parlato fin troppo della necessità di Sinner di aumentare l’efficacia del suo servizio e di migliorare nel gioco a rete, mentre si è persa di vista un’altra chiave fondamentale, rappresentata proprio dal dritto. Sinner non è certamente basso, ma rimane difficile pretendere da lui un numero di ace pari a quello che possono mettere insieme giocatori come Medvedev, Berrettini, Aliassime, Tsitsipas e Zverev (e comunque la differenza si sta assottigliando – qui un’analisi specifica su questo colpo, confrontato a quello di Medvedev nella finale di Rotterdam, ad opera di Federico Bertelli). Per quanto riguarda il gioco al volo (aspetto nel quale Jannik si sente sempre più sicuro, come lui stesso ha detto nella conferenza stampa dopo la vittoria su Fritz), invece, è chiaro che una maggiore efficacia a rete è legata ai colpi con cui ci si arriva e un buon dritto in avanzamento non può che facilitare il compito.
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Il ritorno di Nadal sulla terra rossa: dopo Montecarlo giocherà anche a Barcellona. David Ferrer: “Si sta allenando cinque volte a settimana”
Presentata la 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò a Barcellona; Ferrer svela due nuovi partecipanti: Medvedev e Nadal

A pochi giorni dalla notizia che rivelava il ritorno in campo di Rafael Nadal all’ATP Master 1000 di Montecarlo, ne arriva un’altra. Il 22 volte vincitore di Grandi Slam ha deciso di confermare la sua presenza anche al torneo Barcelona Open Banc Sabadell, in programma dal 15 al 23 aprile. Lo ha annunciato il direttore del Real Club de Tenis, David Ferrer, durante la presentazione della 70esima edizione del Trofeo Conde de Godò. Un tabellone davvero d’eccezione quello di quest’anno che oltre ad avere il nome del maiorchino più forte della storia, vanta altri nomi importanti: Carlos Alcaraz, campione uscente di Indian Wells, Casper Ruud, Stefanos Tsitsipas, il nostro Jannik Sinner e tanti altri.
Tra loro anche il russo finalista di Indian wells, Daniil Medvedev, sul quale il direttore Ferrer ha voluto spendere qualche parola in più: “Non è stato facile inserirlo perché avevamo la lista ormai praticamente chiusa. Però apprezziamo molto che abbia deciso di venire in un momento dove sta già vincendo tanto”. Entusiasta David Ferrer di poter comunicare al pubblico, dopo aver parlato con Carlos Costa (rappresentante delle baleari) che Nadal sembra essere in ottima forma e pronto per il rientro: “Si sta allenando cinque volte a settimane, ricomincerà da Montecarlo e poi verrà qui. Gli auguro personalmente che sia la miglior stagione possibile sulla terra”.
E proprio dall’Academy di Rafa Nadal, arrivano dei video del campione maiorchino in campo. La grinta sembra quella di sempre.
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Credit Suisse, la grande crisi della banca elvetica minaccia la partnership con Federer
A rischio l’accordo di 10 milioni l’anno tra Federer e Credit Suisse: Roger continuerà a “salutare” i viaggiatori dell’aeroporto di Kloten?

Da Federer al calcio, la crisi di Credit Suisse investe il mondo dello sport svizzero. Il crollo del colosso bancario svizzero crea scompiglio tra i milioni di risparmiatori e le principali discipline sportive a cominciare dal calcio. Credit Suisse è diventato title sponsor tra gli altri anche della Super League svizzera, la massima divisione del paese.
Ma non c’è solo il calcio, anzi. Il quotidiano tedesco “Blick” si chiede se Federer continuerà a essere testimonial di Credit Suisse. Uno degli sportivi più importanti della storia dello sport vantava un accordo di circa 10 milioni di euro all’anno prima di appendere la racchetta al chiodo. La cifra sarebbe rimasta la stessa con l’immagine di Federer appare all’aeroporto di Kloten, e non solo, per salutare i passeggeri in arrivo con al fianco il logo dell’istituto di credito a un passo dal fallimento. Inoltre, il legame con Federer ha portato la banca a sponsorizzare anche la Laver Cup, ideata dallo stesso ex tennista. E adesso che succede? Il quotidiano tedesco ironizza chiedendosi se Federer continuerà a salutare tutti dall’aeroporto o se il “ciao” sarà al “Credit Suisse” e basta.
La Svizzera rischia di ritirare persino la propria candidatura ad ospitare i campionati europei di calcio femminile del 2025. E la lega elvetica sembra essere tra le favorite per l’appalto. La decisione arriverà il prossimo 4 aprile, ma ora il governo e i vertici della lega stessa temono che il fallimento della Credit Suisse, partner principale, possa far perdere punti alla candidatura.
ATP
ATP Miami, Arnaldi e Bellucci si fermano al primo turno delle qualificazioni
Entrambi gli azzurri eliminati nel primo turno di qualificazione al Masters 1000 di Miami

Conto alla rovescia cominciato per l’inizio del Miami Open 2023. Il secondo Master1000 ravvicinato del mese di marzo sta per prendere il via. Campi che cominciano a riempirsi di spettatori e gare di qualificazioni che scaldano l’attesa.
Brutte notizie per il tennis azzurro: il percorso di qualificazione al tabellone principale rimane privo di italiani. Matteo Arnaldi è sconfitto in tre set da Lukas Klein 6-4, 4-6, 6-4 in 2ore e 20′ di partita. Malgrado i favori del pronostico, l’italiano non è stato cinico nei momenti decisivi della gara. Statistiche similari per entrambi al servizio e differenza fatta davvero in pochi punti. Arnaldi aveva cominciato male la gara, con lo slovacco avanti 5-1 nel primo set. Recuperati entrambi i break con un 12-2 di parziale, il ligure va a servire per restare nel set ma non riesce ad arrivare a palla game e alla sesta palla set in favore del suo avversario cede servizio e parziale. Anche l’inizio del secondo set è negativo per Arnaldi che si ritrova sotto 2-0. Il ligure è bravo a recuperare e a conquistare il secondo set in 45′. Nel terzo set, lo slovacco reagisce e sale 3-0. Arnaldi non si scompone e ottiene il controbreak nel settimo gioco. Ancora una volta il decimo gioco gli è avverso: non riesce a gestire la pressione e al secondo matchpoint va ko. Al secondo turno lo slovacco incontrerà l’americano Eubanks.
Niente da fare anche per Mattia Bellucci: perde nettamente contro Zhizhen Zhang 6-1, 6-3 in 1ora e 13′. Il cinese che ha ottenuto l’80% di punti con la prima di servizio, il 63% con la seconda. Spesso in difficoltà sul suo servizio non è riuscito a entrare in partita.
Tutto secondo pronostico i risultati dagli altri campi. La testa di serie n. 1. Nuno Borges batte con un doppio 6-4 Steve Johnson. Regala spettacolo Benoit Paire che batte Gijs Brouwer 6-4, 6-4. Il francese, sostenuto dal pubblico americano, sfrutta la wild card ricevuta e vince nettamente contro l’olandese. Adesso per lui l’ostacolo Thanasi Kokkinakis, reduce dal doppio 6-3 su Collarini: c’è da attendersi una gara molto spettacolare, in cui le percentuali del servizio potrebbero risultare decisive.
Vita facile per Garin che batte Uchida con un doppio 6-4 e ora attende il connazionale Tabilo per la gara di secondo turno. Quest’ultimo ha eliminato in tre set Shevchenko, reduce dalla vittoria su Berrettini a Phoenix. Niente da fare per Basilashvili che continua il suo 2023 horror: vince Meligeni Alves in tre set, 6-4, 1-6, 6-1. In rimonta, il russo Safiullin riesce ad avere la meglio sull’americano Moreno De Alboran. Bene gli australiani Thompson e O’Connell, il primo batte Olivo 6-2, 6-1, il secondo vince 7-6(4), 6-4 sul tedesco Hanfmann.
Tre tie break nella gara più combattuta di questo primo turno di qualificazioni regalano il passaggio del turno
Kovacevic che elimina il tedesco Marterer. Nel set decisivo, il n. 144 recupera un break di svantaggio, annulla quattro match point, ma perde il tie-break 7-0.
Rischia grosso, invece, Jan Lennard Struff contro il n. 784 del mondo. Learner Tien vince il primo set e costringe il tedesco a una gara di sofferenza per passare il turno. Contro il n. 426 soffre Altmaier: Damm lotta ma non riesce a passare il turno.
Nel derby australiano Vukic batte Duckworth 6-1, 7-5. Albot batte Ymer in tre set, mentre il corato Gojo supera in tre set combattutissimi Holt: finisce 6-7(4), 6-7(5), 6-7(3).