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Per la terza volta consecutiva Jannik Sinner è in semifinale in un Masters1000, dopo quella persa ad Indian Wells contro Carlos Alcaraz e la rivincita ai danni dello spagnolo due settimane dopo a Miami. Domani, sabato 15, l’azzurro sfiderà Holger Rune, che in conferenza ha spiegato che cosa dovrà fare per impedire di farsi sopraffare dall’altoatesino. Al termine del suo netto successo nel derby con Lorenzo Musetti, anche il n°8 del mondo è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni più importanti.
D: Musetti ha detto che tu hai il gioco, il carisma e il carattere per diventare n°1. Che ne pensi? Poi una curiosità, ci sono ancora gli specialisti della terra o la tua generazione è formata da giocatori in generale più duttili?
Jannik Sinner: “È difficile rispondere alla seconda domanda. Il tennis sta diventando molto veloce, quindi forse non c’è neanche tanto tempo di alzare le traiettorie come invece accadeva in passato. Se il tuo avversario non ti dà tanto tempo è complicato, sicuramente ci sono alcuni che giocano meglio su terra, erba o cemento, ma se ci saranno degli specialisti particolari non lo so. Alcaraz ad esempio riesce a tirare palle molto cariche e si muove molto bene. Anche a Lorenzo però la palla esce veramente bene, a parte oggi quando magari non si è sentito benissimo. Non ha servito benissimo, ma fino ad ora riesce a cambiare direzione della palla e a giocare molto bene su terra. Poi magari in futuro giocherà meglio sul cemento, non si sa, però su terra può vincere contro chiunque come ha dimostrato anche contro Djokovic.
Mi fa molto piacere che Lorenzo abbia detto quelle cose sul n°1 (qui l’elogio di Musetti a Sinner, ndr), anche se io credo di aver ancora molto da migliorare. Mi sento molto meglio in campo rispetto ad un anno fa, riesco già ad esprimermi meglio nei primi giorni sulla terra. Questo non perché gioco tanto meglio, ma perché nella mia testa c’è un obiettivo, che è quello di essere molto continuo nei tornei. È la terza semifinale di fila in un Masters1000: vuol dire che domani ho un’altra partita importante e devo dare continuità“.
D: Tu non nasci come giocatore da terra battuta, però dopo due semifinali di fila sul cemento arrivi qui e ti adatti molto velocemente. Può essere anche questo un segnale di crescita rispetto all’anno scorso? Dando uno sguardo alla semifinale con Rune, quanto ci tenevi a ritrovarlo dopo esserti dovuto ritirare l’ultima volta che vi siete affrontati?
Jannik Sinner: “È vero che mi sono ritirato, ma ero comunque sotto 5-2 nel terzo: ritirato forse è un parolone. Partite come quella di domani sono molto interessanti per me, mi fanno vedere anche come giocano gli altri giovani. Oggi ho avuto la fortuna di affrontare Lorenzo, di certo non sarà l’ultima volta che ci sfideremo. Il tennis italiano è in ottime mani, anche Sonego sta giocando bene. Speriamo si rimetta anche Fognini perché ha ancora un talento incredibile.
Parlando di me, sicuramente la parte fisica mi aiuta molto. Arrivare in fondo negli Stati Uniti, venire qua e spingermi di nuovo avanti mi dà fiducia. In due giorni ho recuperato molto velocemente, ho avuto delle buone giornate sulla terra fin da subito che mi hanno dato fiducia. La partita con Hurkacz mi ha aiutato molto, oggi ho dimostrato di poter alzare il livello da un giorno all’altro e domani dovrò rifarlo. Sarà una partita diversa, molto dura. Rune come me è molto aggressivo, quindi la risposta sarà una chiave importante“.
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D: Siamo passati dal chiederci ‘a che ora scende Tomba?’, poi al ‘a che ora nuota la Pellegrini’ e ora al ‘quando gioca Sinner?’. Tu percepisci questa grande attesa che c’è nei tuoi confronti? Come reagisci di fronte a queste aspettative verso di te?
Jannik Sinner: “Sicuramente su di me c’è tanta pressione e molte aspettative, però io dico sempre che sono io stesso a voler raggiungere grandi risultati. Sono io che voglio scendere in campo e vincere. Sto ponendo molta attenzione su me stesso, su come mi preparo e su come curare al meglio ogni dettaglio. Facendo così in modo continuativo pian piano si cresce. Anche contro Musetti ho cercato di focalizzarmi molto sul mio gioco, cercando di essere tanto aggressivo. Non era semplice per lui dopo la vittoria con Djokovic, non è facile dover competere sempre tutti i giorni. Anche io ho questo problema, Lorenzo è un giocatore incredibile e l’ha dimostrato anche ieri. Ho dovuto salvare alcune palle break, ma nel complesso sono contento della mia vittoria.
L’energia della gente mi dà davvero tanto, anche oggi è stato bello vedere un pubblico così importante, soprattutto quando giocano due italiani. Noi ci alleniamo e la partita dovrebbe essere il divertimento. Qui e a Roma, ad esempio, ci saranno tanti italiani e molto tifo. Sono tutti tornei importanti per me, anche per questo motivo”.
UBALDO SCANAGATTA, UBITENNIS: Sei una persona che lavora su tutto, su ogni dettaglio ogni giorno. Se dovessi concentrarti soprattutto su un aspetto, qual è quello che vuoi migliorare particolarmente e su cui ti senti più debole? Sei il giocatore che forse ha la palla più pesante in assoluto, Rune forse è quello che anticipa più di tutti? Che ne pensi?
Jannik Sinner: “Rune è un giocatore molto aggressivo, serve e si muove molto bene. Fisicamente è forte, è uno dei migliori giocatori in assoluto. Sulla terra si nota molto di più chi riesce a gestire meglio la partita, anche se poi qua le condizioni sono molto rapide. Oggi c’era anche un po’ di vento, bisogna vedere un po’ come riusciremo a gestire anche quello. Il servizio è sicuramente una parte su cui stiamo lavorando molto: ci sto mettendo tanta attenzione, sento che quel colpo è molto importante ormai, anche per me e per il mio gioco. Sulle palle break ho servito molto bene oggi”.
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