WTA Stoccarda: Jabeur domina Haddad Maia e sfiderà Swiatek in semifinale

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WTA Stoccarda: Jabeur domina Haddad Maia e sfiderà Swiatek in semifinale

Basta un’ora e poco più di tennis spettacolare da parte di Ons Jabeur, per prevalere su Haddad Maia. Prima volta in stagione al terzo set per Iga Swiatek dopo 21 partite

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Ons Jabeur - WTA Stoccarda 2023 (foto: twitter @PorscheTennis)
 

È una versione scintillante quella mostrata oggi da Ons Jabeur, che ieri aveva rischiato grossissimo contro Jelena Ostapenko. Oggi, invece, la tunisina ha inserito il pilota automatico contro Beatriz Haddad Maia, giunta ai quarti del Porsche Tennis Grand Prix grazie a due ritiri in altrettanti incontri (beneficiando prima di quello di Martina Trevisan, quindi di quello di Rybakina). Poco da dire sul match odierno: tolto il quinto game del primo set, in cui la tunisina ha dovuto annullare due palle break, è stata una vera e propria lezione di tennis, in cui la n°3 del tabellone ha dominato in lungo e in largo. Poco da fare per la brasiliana, che nel secondo set ha vinto solamente sei punti.

Molto più sorprendente, invece, l’andamento dell’ultimo quarto di finale odierno, visto che per la prima volta dopo 21 partite disputate in stagione Iga Swiatek è stata costretta al terzo set. Tanto le 17 vittorie quanto le 4 sconfitte in questo 2023 erano infatti arrivate tutte in due set. La polacca paga un avvio contratto, con la sua avversaria pronta a vendicare il doppio 6-0 subito nella finale di Roma di due anni fa. Pian piano, tuttavia, la n°1 del mondo si scioglie ed entra in partita, raccogliendo di più al servizio e riuscendo a manovrare meglio lo scambio. Il risultato è la conquista di 12 degli ultimi 15 giochi dell’incontro, molti dei quali però arrivati con grande fatica.

[3] O. Jabeur b. B. Haddad Maia 6-3 6-0

Primo set: Jabeur parte bene e domina da fondo

Jabeur parte decisamente meglio, ricavando molti punti diretti con il servizio (soprattutto da destra) e trovando diversi vincenti con il dritto. Sono solo due i punti persi in altrettanti turni di battuta per la tunisina, mentre Haddad Maia è costretta due volte ai vantaggi, dovendo salvare in entrambi i casi due palle break. Sul 2-2 la brasiliana riesce un po’ a sorpresa a procurarsi a sua volta due opportunità di break: sarà l’unico piccolo passaggio a vuoto della n°4 del mondo, che le cancella e sale sul 3-2. Ons non si guarda più indietro, domina gli scambi da fondo grazie ad un dritto particolarmente caldo e alle solite, efficacissime variazioni che stordiscono la 26enne di San Paolo. È proprio Jabeur ad operare il primo allungo, trovando il break nel sesto game e portandosi prima sul 5-2, poi chiudendo poco dopo 6-3.

Secondo set: assolo Jabeur, Haddad Maia raccoglie soltanto sei punti

Il secondo parziale è ancora più a senso unico del primo. La n°14 del ranking è letteralmente stordita dal gioco ammaliante della sua avversaria, capace come poche di tessere splendidamente la sua ragnatela. Servizio, dritto, rovescio, smorzata: i vincenti di Jabeur arrivano con ogni colpo e da ogni zona del campo. Il secondo set della tunisina è davvero magistrale, l’esempio perfetto di uno dei repertori più vasti (e, per il pubblico, anche divertenti) del circuito WTA. Poco da dire, obiettivamente, per quanto riguarda la cronaca: Haddad Maia racimola appena sei punti in tutto il set, vincendo solo uno degli ultimi undici game. Ons chiude 6-3 6-0 in poco più di un’ora, raggiungendo la semifinale a Stoccarda per la prima volta in carriera: affronterà Iga Swiatek.

[1] I. Swiatek b. Ka. Pliskova 4-6 6-1 6-2

Primo set: Pliskova si fa bastare la partenza a razzo

Pliskova comincia fortissimo e vince i primi game della sua carriera contro la n°1 del mondo, visto che nell’unico precedente ufficiale – la finale degli Internazionali BNL d’Italia 2021 – Iga aveva stravinto con un doppio 6-0 in appena tre quarti d’ora. Quella partita, almeno per quanto forte è partita la ceca, sembra proprio non esserle ancora andata giù. La n°17 del ranking risponde sempre e molto bene, sostenendo senza problemi lo scambio da fondo e trovando grande profondità coi suoi colpi. D’altra parte, l’avvio di Swiatek è particolarmente insufficiente: il servizio porta in dote pochi punti, con la 21enne di Varsavia che non riesce quasi mai ad imporsi nello scambio. Il 4-0 iniziale è la logica conseguenza di un avvio lampo di Pliskova, che poco dopo è costretta a cedere uno dei due break di vantaggio, ma riesce comunque a mantenere le distanze fino a fine set. La polacca inizia ad aumentare i giri del motore, ma paga la falsa partenza e perde 6-4 il primo set dopo 40 minuti.

Secondo set: andamento a parti invertite, primo 3° set stagionale per Swiatek

La crescita della n°1 WTA negli ultimi game del primo set è evidente e confortante per lei, certamente meno per la sua rivale. L’avvio lampo questa volta porta la firma di Iga, che vince otto dei primi nove punti della partita e – come accaduto prima a Pliskova – anche i quattro game inaugurali. La polacca risponde decisamente meglio e dimostra di cavarsela con meno difficoltà anche in uscita dal servizio, situazione che nel primo set le aveva portato via qualche punto di troppo. Se le percentuali di punti con la prima rimangono alte e costanti, a fare la differenza è il passaggio dal 25% al 50% dei quindici ottenuti con la seconda, che le permettono di essere meno vulnerabile. Il 4-0 iniziale questa volta è in favore di Swiatek, che perde uno dei due break di vantaggio ma lo riconquista immediatamente, pareggiando i conti con il definitivo 6-1.

Terzo set: Pliskova dà tutto, ma Swiatek ne ha di più

L’inerzia del match è ora tutta dalla parte della classe 2001, brava ad anestetizzare completamente la battuta della sua rivale nel corso del secondo parziale e a partire meglio anche nel parziale decisivo. Dopo aver mancato un break point nel primo game l’allungo arriva comunque nel terzo, con Swiatek che tiene un turno di battuta fondamentale e sale sul 3-1. Il quarto e il sesto gioco – gli ultimi due davvero lottati sul servizio della polacca – sono la chiave dell’incontro. Pliskova lascia disperatamente andare il braccio, ma in un modo o nell’altro la testa di serie n°1 riesce tenacemente a salvarsi in entrambi i casi. Sotto 2-4 la ceca alza bandiera bianca, concedendo un altro break e arrendendosi definitivamente 4-6 6-1 6-2 dopo due ore ben più lottate di quanto non dica il punteggio.

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