ATP Madrid, la terra cambia le gerarchie: Lajovic stende Auger-Aliassime, avanti tre qualificati russi. Zapata Miralles batte Evans

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ATP Madrid, la terra cambia le gerarchie: Lajovic stende Auger-Aliassime, avanti tre qualificati russi. Zapata Miralles batte Evans

Il canadese al rientro cade contro il campione di Banja Luka. Shevchenko, Safiullin e Karatsev dalle qualificazioni al terzo turno

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Bernabe Zapata Miralles - Madrid 2023 (Twitter @MutuaMadridOpen)
Bernabe Zapata Miralles - Madrid 2023 (Twitter @MutuaMadridOpen)
 

Dal nostro inviato a Madrid

La giornata dei secondi turni della parte bassa del tabellone a Madrid porta con sé alcuni risultati a sorpresa, almeno a guardare la classifica ATP. Risultati che possono essere spiegati col fatto che la differenza tra superfici tutto sommato ha ancora un suo peso soprattutto in condizioni particolari come quelle di Madrid, dove è facilitato chi si adatta prima e meglio. Non a caso sono andati avanti tre qualificati, mentre cadono le teste di serie Auger-Aliassime ed Evans, al loro primo match nella capitale spagnola.

D. Lajovic b. [7] F. Auger-Aliassime 6-2 3-6 7-6(5)

Un’altra testa di serie del tabellone maschile, la n. 7, saluta subito Madrid. Si tratta del canadese Felix Auger-Aliassime, sconfitto 7-6 al terzo da Dusan Lajovic. Del resto sin dal sorteggio si sapeva che stata dura  per il canadese, al rientro nel circuito dopo i problemi al ginocchio sinistro che lo avevano tenuto ai box nelle ultime settimane, contro un giocatore in fiducia come il serbo, recente vincitore del torneo di Banja Luka dove aveva sconfitto due teste coronate Djokovic e Rublev.

Il primo set – il tetto retrattile dell’Aranxta Sanchez Stadium, il secondo campo della Caja Magica, consentiva il regolare svolgimento del match, in una giornata complicata per gli organizzatori a causa dalla pioggia intermittente- era deciso dalla partenza a razzo del serbo, che sfruttava la desuetudine agonistica del 22enne di Montreal e prendeva subito due break di vantaggio, che manteneva senza problemi sino al 6-2.

Ma dalla seconda parte del primo parziale la partita era diventata più equilibrata e, anzi, con il passare dei minuti Auger-Aliassime iniziava a far sentire la maggior pesantezza dei suoi colpi.  Il 32enne tennista serbo, seppur continuasse ad essere brillante nel suo gioco da fondo come sempre accade quando è in forma ed in fiducia come questo periodo, alla lunga non reggeva l’urto. Dopo aver già annullato una palla break nel secondo gioco, accusava un passaggio a vuoto nel sesto game che gli costava il break. Il n. 9 del mondo si incartava un attimo quando era il momento di chiudere il parziale, concedendo una palla break, ma si riprendeva subito e chiudeva 6-4 al secondo set point.

Il set decisivo era una lotta spalla a spalla, in cui entrambi tenevano agevolmente i propri turni di battuta, con il solo Auger-Aliassime costretto ai vantaggi nel quarto gioco. Sembrava andasse così anche nel dodicesimo gioco, quando il canadese saliva tranquillamente 40-0. E invece improvvisamente si spegneva, concedendo con un doppio fallo addirittura un match point al serbo. Sotto gli occhi di un preoccupato Toni Nadal il n. 7 del seeding riaccendeva l’interruttore, annullava la palla match dopo uno scambio prolungato e, nonostante una piccola discussione con l’arbitro per una chiamata poco chiara, sistemava tutto grazie essenzialmente al servizio e approdava come previsto al tie-break. Che inizialmente sembrava la fotocopia in piccolo del primo set: Lajovic, sfruttando un altro black out canadese (con un altro doppio fallo), si prendeva subito due mini-break di vantaggio, salendo 5-0 e poi 6-2 con quattro match point. Il serbo perdeva uno dei due mini-break, Aliassime annullava i due match point contro sul suo servizio, ma alla quarta occasione il serbo portava a casa il match. Per lui ora la sfida contro Struff, vittorioso in rimonta su Shelton 7-5 al terzo.

[Q] A. Shevchenko b. [31] J. Lehecka 6-1 6-1 (Cipriano Colonna)

Sul Court 4 ad aprire il programma odierno è stata la sfida tra il ceco Jiri Lehecka e il russo Alexander Shevchenko, questo alla Caja Magica è stato il loro secondo confronto diretto dopo essersi affrontati – sempre sulla terra battuta – nella semifinale del Challenger di Poznan in Polonia nel 2021 con il quartofinalista dell’ultimo Australian Open ad aggiudicarsi il match per 6-4 6-2 – avrebbe successivamente perso la finale per mano di Bernabé Zapata Miralles, quest’ultimo vittorioso al secondo turno del Mutua Madrid Open su Mackenzie McDonald con tanto di match point frantumati.

Jiri era reduce dai quarti raggiunti a Banja Luka, sconfitto da Kecmanovic, ed era all’esordio nel torneo dopo il bye ricevuto ai sessantaquattresimi; mentre al contrario Shevchenko aveva già vinto tre partite nel primo appuntamento del Dirty Double superando il tabellone cadetto con i successi sullo svizzero Bellier e sull’argentino Juan Manuel Cerundolo e dopodiché battendo anche Jeffrey John Wolf nel primo turno del main-draw. Fra l’altro, tre vittorie raccolte senza lasciare per strada neanche un set.

E alla fine questa sostanziale differente abitudine alle condizioni presenti nella capitale spagnola, che oltre a riservare le insidie dovute all’altitudine e dunque ad una superficie decisamente più rapida rispetto ad una terra standard sta presentando anche parecchi problemi nello scivolamento difensivo – perciò in totale controtendenza con quanto proposto in Bosnia e a Barcellona la settimana scorsa -, non ha dato il minimo scampo al palesarsi anche soltanto di una piccola parvenza di spettacolo: doppio 6-1 per lo sfavorito russo in neppure un’ora di gioco (46 minuti), con 5 break a 0 per Alexander ed una sola palla break fronteggiata.

Il primo set è stato totalmente a senso unico, con il n. 96 ATP che è partito subito a razzo breakkando già nel primissimo game dell’incontro. Il 22enne di Rostov sul Don ha poi ulteriormente rinforzato il proprio vantaggio trovando il doppio break sul 3-1 in suo favore. Prima di appore il sigillo finale al parziale con il terzo break della frazione, maturato nel settimo game con il n. 37 della classifica al servizio per rinviarne l’esito, il classe 2000 ha dovuto fronteggiare il primo break point contro sul 4-1 ma lo ha annullato brillantemente.

Anche il secondo parziale è stato molto simile nello sviluppo del canovaccio, lo strappo di Alexander questa volta è giunto nel quarto gioco e da lì in poi non si è più voltato indietro. Altro 6-1, con doppio break maturato nel sesto game, durato soltanto quattro minuti in più rispetto al precedente: 25 minuti. Al 3°T per lui sarà derby con Daniil Medvedev, che ha sconfitto il nostro Andrea Vavassori, ovvero colui che lo chiamò a raccolta durante l’ATP Cup 2022 quando la Russia era a corto di giocatori presentando l’allora n. 328 ATP – ne ha fatta di strada nel frattempo – come il compagno di videogames.

[LL] J-L. Struff b. [32] B. Shelton 4-6 7-6(4) 7-5 (Cipriano Colonna)

Nonostante la classifica, alla vigilia di questo match probabilmente il favorito era Jan-Lennard Struff, per la maggior esperienza a giocare su terra rossa e per la forma mostrata in questo periodo. Così è stato, ha vinto il tedesco contro Ben Shelton, ma è stata una partita ricca di capovolgimenti di fronte che ha appassionato gli spettatori del Court 5.

Primo set deciso dalla maggior incisività in risposta di Shelton: quattro palle break contro le 0 di Struff, le prime due avute sul 1-0 nel prime game in risposta di Ben. Ma a far la differenza sono state quelle che il mancino di Atlanta si è conquistato sul 5-4, che erano infatti anche set point: la seconda palla break del gioco ha chiuso il parziale inaugurale per l’americano con il punteggio di 6-4 in 41 minuti. Nel secondo set, invece, nessuna palla break si è palesata e quindi dritti fino al tie-break dove il tedesco la spuntata 7 punti a 4 al termine di 50 minuti complessivi di durata della frazione. Una volta pareggiato il conto dei set, Jan-Lennard è scappato via sul 3-0 nel parziale decisivo ma a questo punto a rovinargli la festa ci ha pensato la pioggia che ha interrotto la sfida nel miglior momento del teutonico. Dopo l’interruzione, la partita è ripresa ed è filata via senza troppi sussulti sui binari del servizio. Ma, al momento di servire per il match sul 5-4, il braccio del tedesco si è improvvisamente irrigidito. Shelton ha trovato il controbreak e si è arrampicato sul 5-5. Struff è riuscito a ritrovare il servizio salendo 6-5 e poi è stato Shelton a sciogliersi nel momento decisivo. Un errore banale al volo ha consegnato al tedesco tre match point sullo 0-40, quello giusto è stato il secondo, con un dritto di Ben terminato lungo.

ATP Madrid: anche Safiullin e Karatsev dalle qualificazioni al terzo turno, avanti Zapata

Anche negli altri match della mattina/primo pomeriggio a Madrid, non sono mancate le sorprese. In particolare, vanno avanti tre qualificati russi: oltre ad Alexander Shevchenko anche Roman Safiullin e Aslan Karatsev, che l’hanno spuntata rispettivamente su Tommy Paul e Botic Van De Zandschulp. Roman ha battuto Paul 6-3 7-6(3), Karatsev ha battuto un colpo importante superando 6-2 7-5 BVDZ. Il russo, precipitato al n.121 ATP, solo nel 2021 arrivava alle ATP Finals come alternate. Sfiderà De Minaur. Infine, cade un’altra testa di serie, Dan Evans, sotto i colpi di Bernabe Zapata Miralles, che si impone 6-3 6-2. Un risultato che sulla terra ci sta, su questa superficie.

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