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ATP Roma, Djokovic: “Alcaraz è quello da battere sulla terra battuta. Però, se torna Nadal…”

In attesa del suo esordio contro l'argentino Etcheverry, Novak Djokovic parla dell'avversario che lo tallona, del gomito, di racchette spaccate, di scelte di vita e della difficoltà ad adattarsi alla terra battuta

Last updated: 12/05/2023 1:01
By Michelangelo Sottili Published 11/05/2023
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7 Min Read
Novak Djokovic - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)

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Novak Djokovic dice di non sapere molto del suo primo avversario, il ventitreenne argentino Tomas Martin Etcheverry. Nole è il suo idolo. Oltre a del Potro, “ça va sans dire. Il duello è fissato per venerdì all’alba. All’alba della sessione serale, vale a dire le 19, tempo di Roma. “L’ho visto giocare diverse volte” aggiunge.”Ho anche visto i suoi post sull’assottigliarsi della differenza tra i suoi punti e i miei”.

Già, perché Tomas aveva pubblicato una foto dove teneva in mano un cartello che riportava Djpkovic a 12.900 punti e lui a 1, per un gap di 12.899 punti; poi, un’altra con 8.420 contro 714, ne mancano 7.706. E ora, prima che il match vada in scena, sono (virtualmente) 4.949 i punti che li separano. Praticamente Nole sente il fiato dell’altro sul collo. “Sembra un gran combattente, gli auguro il meglio tranne domani sera” conclude sorridendo.

Gli viene subito domandato come si senta dal punto di vista fisico, se sia stato il gomito destro a tenerlo fuori da Madrid. Pare che qualcuno (chissà chi, non certo Sinner che lo ha trovato in forma) abbia notato il protrarsi del problema al gomito. Ma Djokovic rassicura subito l’interlocutore, “no, no, va tutto bene. C’è sempre qualcosa qua e là che ti infastidisce, ma è normale a questo livelli. Quando non hai più 25 anni, ci vuole un po’ più di tempo per recuperare. Storicamente Roma è stato un bellissimo torneo per me, quello in terra battuta dove ho vinto di più (6 titoli e altre 6 finali). Spero che possa di nuovo servirmi come trampolino per Parigi, dove voglio essere al meglio”.

Novak e Carlos Alcaraz si stanno alternando al comando del ranking (appena lo spagnolo scenderà in campo qui a Roma, si assicurerà nuovamente il n. 1), ma l’ultima volta che si sono incontrati sul campo, che poi è finora l’unica, risale a Madrid 2022. E quest’anno nemmeno erano stati presenti nello stesso tabellone prima di questo. Una rivalità a distanza, con ognuno dei due vincente, dominante resto degli avversari. “Suona romantico” scherza Nole. “Sì, è strano che sia il nostro primo torneo insieme. Chiamiamola una relazione a distanza. Merita il n. 1 che si prenderà dopo questo torneo. Sta giocando un tennis impressionante, è il giocatore da battere su questa superficie. Beh, dipende se Nadal giocherà il Roland Garros”.

Gli viene chiesto un ricordo… La prima volta che ha rotto una racchetta, le sensazioni provate, ma Novak dice, “non me lo ricordo, e tu?”. Con grossa sorpresa, il giornalista risponde di sì. “Ricordi la prima volta che ho rotto una racchetta” domanda perplesso Djokovic. “No, quando ho fracassato la mia” replica l’altro in uno scambio di battute da sit-com. “Avevo dodici anni”. Nole non crede di averlo fatto in così giovane età, “ma ti capisco, abbiamo gli stessi problemi” commenta sorridendo”.

Sarà anche la conferenza stampa pre-torneo di Roma, ma non gli si può non domandare cosa significherebbe un Rolando senza Rafa o, se partecipasse, cosa comporterebbe arrivarci con pochi match, se non nessuno, nelle gambe. “Non cambierebbe nulla rispetto alla mia preparazione, ma chiaramente il torneo e il resto del mondo ne sarebbero colpiti, sia per la sua storia là, sia per i risultati raggiunti in carriera e l’impatto che ha avuto e ha sul tennis”.

Holger Rune ha detto che, dovendo scegliere con chi uscire a mangiare tra i Fab Four, sceglierebbe proprio Nole per potergli domandare la ragione delle sue difficili e differenti scelte di vita. Djokovic si mostra dubbioso sulla parola “scelte” e allora la domanda diventa specifica: qual è la scelta più difficile che hai fatto? Quanto è difficile essere un esempio per il tuo Paese, per i tennisti, per i giovani, per tutti? Djokovic risponde che spera di ricevere l’invito, poi spiega: “Ho preso tante decisioni difficili, difficile sceglierne una dicendo, questa ha creato un incredibile cambiamento nella mia vita. La più importante è stata diventare un atleta professionista. Ero un adolescente, non sapevo che cosa significasse, i pro e i contro. Sono stato fortunato nella mia vita e nella mia carriera, perché Dio mi ha dato l’opportunità di giocare così a lungo e con così tanto successo. È importante capire che siamo tutti esseri umani, affrontiamo tutti gli stessi ostacoli e le stesse difficoltà. È ok non essere ok, l’ho letto da qualche parte. Parliamo di come si debba essere forti, di essere sempre al meglio. Ma quando attraversi delle difficoltà, specialmente come uomo, vieni giudicato e criticato per esprimere quello che provi e che vuoi condividere perché è un segno di debolezza…”. E continua così, tutti uguali nei momenti difficili a prescindere dal loro successo e dal ruolo nella società, il pianto come liberazione, lo sport che inizi da bambino perché lo ami e il ritorno con la mente a quel tempo, il lavoro duro, la disciplina…

Si torna (o forse si comincia) a parlare di tennis con la terra battuta che è la superficie dove Djokovic ha bisogno di più tempo per adattarsi: una questione tecnica o di spostamenti? “Un po’ tutto. Sono gli spostamenti. ” risponde. “Ogni rimbalzo è più o meno diverso, irregolare, c’è il vento. La terra è viva, fondamentalmente, un po’ come l’erba. Il vento toglie il manto e ciò influisce sul rimbalzo, sullo spin, sulla velocità del campo. Poi diventa morbido con la pioggia, condizioni diverse ogni singolo giorno. Devi gestire così tanto rispetto alle altre superfici che a volte ne vieni sommerso. Ho sentito altri tennisti dire lo stesso a proposito dell’erba, ma io mi ci adatto molto rapidamente”.

Este viernes, @tometcheverry cumplirá un sueño que anhela desde que consiguió su primer punto ATP.

Le ganó a Luca Van Assche y se enfrentará a NOVAK DJOKOVIC (!) en la segunda ronda del Masters 1000 de Roma.

De vez en cuando, el tenis te premia con lindos regalos. A disfrutar. pic.twitter.com/OaIiITLuN5

— Gonzalo Ferreyra (@gonzaloferreyr) May 10, 2023

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TAGGED:ATP Roma 2023featuredNovak Djokovic
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