La gestione ambigua della biglietteria degli Internazionali d'Italia 2023: tanti appassionati presi in contropiede

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La gestione ambigua della biglietteria degli Internazionali d’Italia 2023: tanti appassionati presi in contropiede

Analizziamo i prezzi, la distribuzione dei match e le implicazioni economiche

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Pubblico al Foro Italico - Roma 2023 (foto Francesca Micheli)
 

Ormai sta diventando una piccola tradizione: anche quest’anno ci siamo dilettati in un piccolo pezzo di giornalismo d’inchiesta (si scherza eh…) sulla gestione della biglietteria degli Internazionali (IBI) da parte della FIT(P).

Dopo il caso del 2019 con i prezzi allineati alle richieste per l’arrivo di Federer, dopo i voucher 2020 (mentre altri tornei come il queens han restituito tutto), dopo i prezzi gonfiati delle ATP Finals (quasi il doppio che a Londra) quest’anno cosa si son tenuto in serbo i nostri eroi per spremere l’appassionato di turno? La gestione a la carte della biglietteria e degli stadi, sparigliando la mano a chi ha cercato di organizzarsi comprando i biglietti con largo anticipo.

Il ragionamento è il seguente: la biglietteria on line degli (IBI) per l’edizione 2023 ha aperto i battenti a luglio 2022 dando all’appassionato la possibilità di scegliere se comprare sessioni serali o diurne e se indirizzare il proprio interesse a biglietti relativi al Campo Centrale, alla Grand Stand Arena o all’ingresso ground. Ma come fare a scegliere? È vero che l’edizione 2023 è stata la prima a godere dello status da “1000 lungo”, spalmato su 10 giorni; ma è anche vero che da anni il torneo godeva già dello status di combined, per cui la distribuzione dei match maschile e femminili non era una novità. In questi casi, il ragionamento classico è di guardare al precedente, ovvero a quanto successo nelle edizioni precedenti. Ci focalizziamo in particolare su un aspetto:

la pubblicazione avvenuta soltanto a fine febbraio 2023 del dettaglio della composizione dei match di sessione e di giornata e gli impatti in termini di distribuzione dei match femminili e maschili sulla sessione serale del campo centrale, in particolare nelle giornate di venerdì e sabato della seconda settimana del torneo

Se foste stati un appassionato di tennis spagnolo avreste potuto constatare subito, all’atto dell’apertura della biglietteria, quale fosse il menù a vostra disposizione del Masters 1000 di Madrid; stiamo parlando fra l’altro del torneo gemello di Roma in termini di posizione calendario, superficie, durata e punti messi in palio; all’atto di aprire il portafoglio quindi era per voi chiaro se stavate acquistando il diritto ad assistere ad un match maschile o femminile e a quale turno di tabellone ci si riferisse (ad es. ottavi, quarti, semi, etc). Nel caso degli IBI invece – sulla base delle evidenze a nostra disposizione – la situazione era diversa; poiché nel codice sorgente della pagina del programma degli internazionali non abbiamo trovato la data di pubblicazione abbiamo trovato un workaround, ovvero la data in cui Google ha inserito una pagina, per la prima volta, nei suoi indici che è un’ottima approssimazione della data di pubblicazione; come potete vedere fino al 22 febbraio la pagina non compare:

Mentre per magia il 23 febbraio appare

Ma quali sono gli effetti di questo ritardo? Possiamo derubricarla a semplice sciatteria o vi sono delle implicazioni? Secondo noi ci sono eccome e sono collegate al valore di mercato di un match maschile e di un match femminile.

Negli anni passati, in genere, la regola non scritta è sempre stata che chi acquistava un biglietto per la sessione serale aveva diritto ad un match di singolare maschile e a seconda dei casi a un match di singolare femminile o di doppio maschile. Quest’anno invece le cose sono cambiate: se andiamo a vedere il programma abbiamo che le sessioni serali di venerdì 19 e sabato 20 sono dedicate ai match WTA, cosa che non succedeva negli anni passati. Da sempre, il sabato sera si è sempre giocata la seconda semifinale di singolare maschile mentre quest’anno il programma prevede finali femminili di singolare e doppio. Analogamente gli altri anni il venerdì sera il menù prevedeva sempre un quarto di finale maschile. Pertanto l’appassionato standard che avesse comprato un match per la sessione serale di sabato sera si sarebbe ragionevolmente aspettato di trovare la semi maschile, anche in considerazione del fatto che il prezzo era in linea con quello degli scorsi anni. Idem per il venerdì sera. Ora, con ogni probabilità il titolare del biglietto potrà godere di match senz’altro di livello, ma dal punto di vista puramente commerciale un match maschile e un match femminile sono paragonabili? A giudizio di chi scrive – a scanso di equivoci si ribadisce il concetto che qua si sta guardando soltanto il mero dato economico – la risposta è no e il differenziale di prezzo è ben superiore a 2:1, quello grosso modo proposto oggi dalla biglietteria ufficiale IBI. Abbiamo provato a mettere su viagogo a titolo di esempio un biglietto per la finale maschile di domenica al prezzo ufficiale e abbiamo fatto lo stesso per la finale femminile, in modo da testare anche la liquidità del canale di negoziazione. Risultato?

Nel giro di 24 ore il biglietto per la finale maschile è andato venduto, mentre il biglietto della finale femminile, nonostante continue riduzioni di prezzo è ancora alla vendita dopo quasi una settimana: al momento in cui questo articolo viene scritto, il prezzo di inserzione è stato abbassato di un 40% rispetto al face value ed è ancora invenduto; pertanto, in termini di prezzi di mercato, un match maschile oggi comanda un prezzo di almeno quattro volte superiore rispetto al corrispettivo femminile, almeno per quel che riguarda la finale e per quanto concerne il mercato italiano, se non quello specifico di Roma.

Ma per farla breve cosa abbiamo voluto argomentare con tutto ciò? Questo ritardo nel pubblicare il programma del torneo da parte della FITP ha avuto il potenziale effetto di “confondere” lo spettatore che, non avendo altre informazioni a disposizione, si è basato sulla consuetudine degli anni passati, nonostante il cambiamento di formato del torneo; e siccome la nostra ipotesi è che un match WTA abbia un appeal commerciale nettamente inferiore a quello di un match ATP, questa mancanza da parte della FITP ha potenzialmente aumentato le vendite delle sessioni dedicate esclusivamente alla WTA che avrebbero teoricamente avuto un appeal inferiore.

Lezione da ricordare: a fine torneo consigliamo di scaricare gli order of play di questa edizione in modo da poter avere un’idea della distribuzione dei match rispetto alle serate e rispetto alla variabile maschile femminile, in modo da avere qualche punto di riferimento per il 2024.

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