Al ricco Challenger di Bordeaux vince il padrone di casa Ugo Humbert

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Al ricco Challenger di Bordeaux vince il padrone di casa Ugo Humbert

Successi anche per Facundo Diaz Acosta ad Oeiras e per il sorprendente giapponese Shimabukuro a Tunisi

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Questa settimana nel circuito Challenger si è andati di corsa per lasciare spazio alle qualificazioni del Roland Garros, cui erano iscritti molti dei partecipanti. Così tutti i tornei si sono conclusi già nella giornata di sabato. Il più atteso era sicuramente quello di Bordeaux che faceva parte della neonata categoria 175, al pari di Torino. Ma, contrariamente al torneo piemontese, poteva contare su un campo di partecipazione di un livello tale che non avrebbe certo sfigurato a livello ATP. Basti pensare che ai nastri di partenza c’erano qualcosa come tredici top 100 mentre Torino ne poteva contare solo tre.

Alla fine è stato il francese Ugo Humbert a sollevare il trofeo, in maniera forse un po’ inaspettata (era solo quinta testa di serie) ma del tutto ineccepibile. Lo conferma il suo percorso dell’intera settimana durante la quale ha lasciato per strada un solo set nel secondo turno contro il belga Onclin, per poi liquidare con sicurezza un paio di vecchie glorie, in realtà ancora piuttosto combattive, come Stan Wawrinka e Richard Gasquet. In finale ha trovato dall’altra parte della rete uno dei giocatori più caldi del momento, l’argentino Tomas Martin Etcheverry (n.61 ATP). Ne è scaturita una bella partita che il 24enne nativo di Metz si è aggiudicato col punteggio di 7-6(3) 6-4 dopo quasi due ore di gioco e senza mai correre veri rischi. Per il transalpino è il nono titolo Challenger, il secondo di questo mese di maggio in cui ne aveva già vinto un altro (due settimane fa a Cagliari), sempre di categoria 175. Humbert con questo risultato dovrebbe risalire alla posizione n.38 ATP, non lontanissimo da quel n.25 che aveva toccato esattamente due anni fa. Lo sconfitto dovrà consolarsi col nuovo best ranking alla posizione n.46, terzo miglior argentino in classifica.

Grande sorpresa al Challenger 75 di Tunisi (terra battuta) dove il qualificato giapponese Sho Shimabukuro ha ottenuto un risultato che a inizio torneo non avrebbe nemmeno potuto sognarsi. E il tutto dopo aver faticato non poco nei primi turni (sempre al terzo set con Genaro Olivieri, Barrios Vera e Aziz Dougaz), per poi prendere un abbrivo inarrestabile con le facili vittorie in semifinale contro Jesper de Jong (n.210 ATP) e in finale dove ha inflitto un doppio 6-4 al francese Geoffrey Blancaneaux (n180 ATP). Il 25enne figlio del Sol Levante è al suo secondo successo a livello Challenger (il precedente a Nonthaburi lo scorso gennaio), un successo che gli consente di migliorare il proprio best salendo al n.178 ATP, quinto giapponese in una classifica che certifica il mediocre stato di salute del tennis giapponese.

Si giocava anche in Portogallo, al Challenger 75 di Oeiras (terra battuta) dove a vincere è stato il 22enne argentino Facundo Diaz Acosta che in finale ha avuto la meglio sull’australiano Alexandar Vukic col punteggio di 6-4 6-3. Per Acosta è il terzo titolo Challenger dopo le vittorie di Coquimbo (maggio 2022) e di Savannah meno di un mese fa.

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