Roland Garros: Hurkacz e Khachanov vincono al quinto, Tsitsipas ci va vicino ma chiude in quattro set

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Roland Garros: Hurkacz e Khachanov vincono al quinto, Tsitsipas ci va vicino ma chiude in quattro set

Subito in difficoltà le teste di serie maschili nel primo giorno di Roland Garros, brave e fortunate a salvare la pelle. Cade subito Evans, Fucsovics attende Djokovic

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Stefanos Tsitsipas - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Finalmente si comincia! Dopo tanta attesa a Parigi parte il Roland Garros 2023 che, negli scampoli iniziali della prima giornata, non ha regalato grandi sorprese (anche se c’è già chi ha rischiato tantissimo). Nel tabellone maschile i primi big a scendere in campo sono Karen Khachanov e Hubert Hurkacz, entrambi costretti al set decisivo rispettivamente contro Constant Lestienne e David Goffin, mentre Stefanos Tsitsipas ha avuto la meglio di Jiri Vesely al tie-break del quarto. Ecco come sono andate le primissime partite.

Primo giro, primo quinto set: Hurkcacz sopravvive a Goffin

[13] H. Hurkacz b. D. Goffin 6-3 5-7 6-4 2-6 6-4

Debutto piuttosto complicato a Parigi per Hubert Hurkacz, che ha bisogno di oltre tre ore e mezza per avere la meglio di un mai domo David Goffin, che per la prima volta in carriera perde una partita al quinto set al Roland Garros. Si comincia subito all’insegna dell’equilibrio, con un break per parte ad inizio partita. Quando entra la prima il polacco è quasi ingiocabile ed è lui a compiere il primo scatto importante, con un nuovo break nell’ottavo gioco e il 6-3 del primo parziale, in cui ha vinto gli ultimi 12 punti in battuta. Anche nel secondo è Hurkacz a partire meglio, con l’allungo nel terzo gioco che sembra dare l’impressione di un match sotto controllo. Sarà però solo il primo dei tanti ribaltamenti di fronte, visto che dal 2-4 Goffin sale in cattedra – complice anche il rendimento in battuta un po’ in calo del suo avversario – e vince cinque degli ultimi sei giochi, pareggiando i conti: 7-5.

 

L’inerzia della partita si sposta lentamente verso la metà campo del belga, che dopo essere risalito da 0-40 nel game inaugurale del terzo è il primo a portarsi avanti di un break. Sul 3-1 e servizio, tuttavia, Goffin perde immediatamente il vantaggio conquistato con tanta fatica e, sul 4-4, accade lo stesso: Hurkacz ringrazia il suo avversario, particolarmente falloso, e si riporta avanti: 6-4. Il n°13 del mondo non riesce proprio a scrollarsi di dosso l’esperto rivale, sempre bravo a restare attaccato all’incontro. Goffin intravede un varco ad inizio quarto set e lo sfrutta pienamente, breakkando in apertura e in chiusura e rimandando ogni discorso al quinto set: 6-2.

Il bilancio al quinto set dei due giocatori al Roland Garros è totalmente opposto: 5-0 quello del belga, 0-2 quello del polacco. Tocca però ad Hurkacz smentire questi numeri e portare a casa una sudatissima vittoria al Roland Garros, grazie ad un break point cancellato all’alba del set decisivo e al break definitivo ottenuto nel quinto gioco. L’ago della bilancia dell’intero incontro è stato il servizio del polacco: incisivo nel primo, terzo e quinto parziale (quelli vinti), ben meno nel secondo e nel quarto (persi). Dopo 3h40 la testa di serie n°13 vince a fatica 6-3 5-7 6-4 2-6 6-4 e raggiunge Tallon Griekspoor al secondo turno. Anche l’olandese è stato costretto al quinto set dal qualificato Pedro Martinez, decisamente a suo agio su questi campi, che si è sciolto a soli due game dal traguardo. Avanti di due set e un break nel quarto (4-2), lo spagnolo ha perso la battuta nel settimo game e si è progressivamente spento, cedendo 6-4 2-6 0-6 7-5 6-3.

Lestienne ad un passo dalla gloria, ma Khachanov rimonta da 0-2

[11] K. Khachanov b. C. Lestienne 3-6 1-6 6-2 6-1 6-3

Non ha mai perso al primo turno del Roland Garros e anche oggi, con il settimo successo in altrettante occasioni, conferma la sua tradizione fortunata. Ma quanta fatica ha dovuto fare Karen Khachanov per avere la meglio di Constant Lestienne, semplicemente fenomenale per poco più di due set e fermato nel terzo da qualche problema fisico. Il francese, che prima del 2023 non aveva mai giocato una partita nel tabellone principale di uno Slam, non trema affatto all’esordio assoluto nello Slam di casa. Quando non è impegnato con il tennis Constant si diletta con la magia, intrattenendo i propri estimatori a feste e matrimoni. Nei primi due set sembra quasi di assistere ad uno spettacolo: aiutato anche dal suo avversario, che fa davvero tanta fatica soprattutto dalla parte del rovescio, Lestienne è semplicemente dominante.

Dopo essersi costruito un bel vantaggio, con i primi due parziali vinti 6-3 e 6-1, il transalpino accusa un problema fisico all’inizio del terzo, chiamando un medical time out per gestire un fastidio alle game, probabilmente ai polpacci. La sua mobilità inizia a farsi più limitata, consentendo al russo di alzare il livello e rientrare in partita. In poco più di un’ora e mezza il n°11 ATP riesce a raddrizzare l’incontro, acciuffando il suo rivale con un 6-2 6-1 che rimanda ogni discorso al quinto. Sembra tutto apparecchiato per una facile vittoria per Khachanov, con il n°69 del ranking che accarezza anche l’idea del ritiro, ma alla fine preferisce restare in campo. Fa bene a farlo, perché nel frattempo ha recuperato un po’ di energie e nel quinto set riesce a dare battaglia. Sul 2-3 risale da 0-40 e resta ancora per un po’ in partita, spinto da un pubblico in fermento che, tuttavia, non riesce ad evitare la sua nona sconfitta di seguito. “Ho giocato anche un po’ contro me stesso oggi” – ha detto Karen nell’intervista post partita. Ed è verissimo, perché se è riuscito a restare in partita è probabilmente solo o quasi grazie al suo carattere (e ad un servizio ritrovato). Per la terza volta in carriera Khachanov rimonta da due set di svantaggio e approda al secondo turno, dove affronterà il qualificato Radu Albot. Il moldavo ha avuto la meglio sulla wild card statunitense Patrick Kypson in quasi tre ore: 6-3 6-2 4-6 6-1 il punteggio finale.

Anche Tsitsipas vicinissimo al quinto set, ma Vesely si scioglie sul più bello

[5] S. Tsitsipas b. [PR] J. Vesely 7-5 6-3 4-6 7-6(7)

Non doveva essere un esordio complicato sulla carta per Stefanos Tsitsipas, che invece ha faticato ben più del previsto per domare Jiri Vesely, in tabellone sfruttando il ranking protetto essendo precipitato fuori dai primi 400 del mondo (n°452). Non è però certamente quella la sua classifica veritiera, come dimostrano le oltre tre ore giocate quasi alla pari con il n°5 ATP, sicuramente oggi non nella sua miglior versione, ma comunque resta un top5. Il greco in avvio ha subito avuto problemi, cedendo la battuta nel terzo gioco e non riuscendo mai a conquistare più di due punti in risposta. Fino al 5-3 in suo favore è un grande Vesely quello che incanta il Philippe-Chatrier, colto però dal braccino ad un passo dal traguardo. Senza fare nulla di che, infatti, il greco riesce a rientrare in partita, approfittando di un prolungato passaggio a vuoto del ceco, che perde gli ultimi quattro game del set e lo cede 7-5. Nel secondo parziale il livello del n°5 del tabellone inizia a salire, concedendo ben poco al servizio e piazzando un chirurgico break nel sesto gioco, difeso fino al 6-3 che gli porta due set di vantaggio.

La bilancia della partita sembra pendere tutta in favore del grande favorito, che tiene a zero i primi tre turni di battuta della terza frazione, pur senza riuscire a rendersi minaccioso in risposta. Il primo a dover annullare una palla break in questo set è però proprio Tsitsipas, riuscendoci sotto 3-4, ma inaspettatamente ne arrivano altre due nel decimo game. Questa volta Vesely non si lascia sfuggire una grande opportunità, trovando il break e allungando la partita: 6-4. Il greco pare decisamente più frastornato, non riuscendo più a comandare nonostante un avversario non così mobile. La scelta di giocare spesso il contropiede sicuramente non è delle migliori, e nemmeno avanti di un break nel quarto Stef riesce ad allungare, venendo immediatamente ripreso. Entrambi annullano break point nelle fasi cruciali del set e si arriva al tie-break, dominato da Vesely. Dominato, sì, peccato che ad un passo dal quinto set il ceco si sciolga nuovamente. Il n°452 ATP si procura quattro set point, tre dei quali consecutivi, ma se li gioca malissimo. “Mi sono detto che non c’era nessuna possibilità che questa partita potesse andare al quinto – ha poi dichiarato Tsitsipas nell’intervista a caldo. Chissà quanto ci credeva davvero sotto 3-6 nel tie-break, ma alla fine ha avuto ragione lui. Al primo match point l’ellenico trionfa 7-5 6-3 4-6 7-6(7) in 3h15, raggiungendo il secondo round dove attende Nava o Carballes Baena.

Cressy ed Evans salutano subito Parigi, Fucsovics aspetta Djokovic

Tra gli altri match di primo turno sorprende la vittoria di Thanasi Kokkinakis, che elimina il n°20 del seeding Daniel Evans e approda al secondo turno a Parigi otto anni dopo l’ultima volta. In tabellone grazie ad una wild card – sfruttando l’accordo tra la federazione francese e quella australiana – il n°107 ATP approfitta del tanto caldo, sfruttando la sua pesantezza di palla superiore rispetto a quella del britannico e prevalendo con un triplo 6-4 in due ore e mezza. Cruciali, nel primo e secondo set, i rispettivi settimi game, che nel primo parziale hanno consegnato il vantaggio a Kokkinakis e nel secondo gli hanno permesso di rientrare in partita. I tanti errori di Evans gli sono costati un break pesante anche a metà terzo set, recuperato quasi in extremis ma poi perso subito nel nono gioco. Al secondo turno per l’australiano ci sarà uno tra Wawrinka e Ramos Vinolas.

Fa meno rumore la sconfitta di Maxime Cressy, che nonostante il divario in classifica con Sebastian Ofner non partiva certo favorito. La terra battuta proprio non è la superficie prediletta dello statunitense, n°42 ATP, che nonostante i 13 ace paga principalmente i pochi punti conquistati con la seconda di servizio (16/44), riuscendo a sfruttare solo due palle break su nove. L’austriaco, n°118 del mondo e proveniente dalle qualificazioni, si impone 6-4 7-6(6) 6-2 e vince una partita in uno Slam per la prima volta dal 2017, quando a Wimbledon batté Bellucci all’esordio nel main draw (lui che proveniva dalle qualificazioni) spingendosi fino al terzo turno ed inchinandosi solo ad Alexander Zverev. Da quel momento Ofner era riuscito a disputare soltanto un match nel tabellone principale di un Major, proprio al Roland Garros (l’anno scorso) e venendo fermato ancora da Zverev, questa volta al primo turno.

Buona vittoria anche per Marton Fucsovics, protagonista pochi giorni fa di un acceso battibecco con Baez, che prevale in quattro set contro la wild card di casa Hugo Grenier. Il punteggio finale recita 6-3 5-7 6-1 6-3 in favore dell’ungherese, che con ogni probabilità sarà il prossimo avversario di Novak Djokovic, in campo domani contro Kovacevic.

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ATP Astana: derby austriaco ai quarti tra Thiem e Ofner. Avanzano anche Korda e Griekspoor

Thiem rischia, ma batte Giron. Spento Bublik, bene Griekspoor e Korda

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Completato il quadro del tabellone dei quarti dell’ATP 250 di Astana. Sarà derby austriaco tra Dominic Thiem e Sebastian Ofner e lotta tra battitori come Tallon Griekspoor e Sebastian Korda, reduci rispettivamente da 17 e 12 aces nei loro match validi per gli ottavi di finale.

Qualche preoccupazione di troppo per l’olandese che ha impiegato tre set per avere la meglio su Sho Shimabuku chiudendo 7-6(5) 6-7(3) 6-1. Qualche rammarico il giapponese lo ha per il primo parziale quando non ha sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Per il resto solido l’olandese che ha fatto registrare un solo passaggio a vuoto nel tie-break del secondo set. Il giapponese ha commesso 9 doppi falli in totale, 7 nel primo set, mentre il suo avversario ha piazzato ben 17 servizi vincenti.

Sebastian Korda, invece, di aces ne ha piazzati 12 e ha sconfitto Nuno Borges 6-4 7-6(4) in 1ora e 26′. L’americano ha avuto un solo passaggio a vuoto, quando si è fatto breakkare nel sesto gioco facendo salire 4-2 il suo avversario. Provvidenziale il controbreak, con i due giocatori che si sono presentati al tie-break senza concedere punti agli avversari nell’ultimo turno di battuta del set. Korda recupera un minibreak di svantaggio e chiude al primo matchpoint.

 

Grazie a un tie-break spettacolare, Dominic Thiem ha la meglio su Marcos Giron battuto 6-3 4-6 7-6(2)

Solito copione con lo svizzero che non sfrutta tre palle break nel quinto gioco del secondo set per chiudere il match e subisce un parziale di 11-0 che gli costa il secondo set. Nel terzo, invece, è Giron a non chiudere i conti sprecando due palle break consecutive: il tie-break è scontato ed è vinto da Thiem 7-2.

Non pervenuto Alexander Bublik nel match contro Sebastian Ofner. Dinanzi al pubblico di casa, in 68′ il n. 35 del ranking si butta via 6-4 6-2.

Austriaco bravo a non far “accendere” il kazako, apparso davvero molto spento.

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ATP Pechino, ai quarti niente derby russo: Medvedev c’è, Rublev eliminato da Humbert

Rublev va a servire per il match ma si smarrisce per meriti di Humbert che ora affronterà Medvedev

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[2] D. Medvedev b. A. De Minaur 7-6(3) 6-3 (Andrea Binotto)

Non ha lasciato scoccare le due ore di gioco Danil Medvedev contro Alex De Minaur. Il tennista russo ha superato con il punteggio di 7-6(3) 6-3 il giocatore australiano in un’ora e cinquantanove minuti, confermando quanto di buono fatto allo US Open proprio contro ‘Demon’. I due si erano scontrati sette volte prima di questo ottavo di finale, con un bilancio totale di cinque vittorie russe e due australiane. È arrivata, quindi, la sesta da parte di Medvedev, che conquista così il pass per i quarti di finale dove incrocerà la racchetta o con il suo amico Andrey Rublev o con Ugo Humbert. Tornando a questo match di ottavi di finale a fare la differenza non è stata tanto la resa al servizio o uno strapotere con i fondamentali, quanto più una gestione intelligente dei punti importanti del n.3 al mondo – che nel primo set si è fatto recuperare quando era avanti 5-2 con due break -, chiara abilità che possiede di natura e che non ha certamente da invidiare a nessuno.

IL MATCH: Non un esordio brillante in questo incontro per De Minaur, che subito arranca nei suoi turni di battuta concedendo svariate palle break all’avversario. Quest’ultimo nel terzo gioco gli strappa la battuta, annulla lui una chance del contro break nel sesto game, e con un ulteriore break si porta sul 5-2. Qui Medvedev spegne completamente la luce nei suoi turni al servizio, tanto da regalarlo ben due volte consecutive a 0. Evento più unico che raro. I due arrivano al tie-break dopo aver entrambi tenuto la battuta ai vantaggi e qui la stabilità persiste fino al cambio di campo sul 3-3. Successivamente è il n.3 al mondo a cambiare ritmo, tanto da vincere quattro punti di fila e portarsi a casa il primo parziale dopo settantaquattro minuti sofferti. Non concedendo più alcuna palla break, la seconda forza del seeding gestisce alla perfezione sia i game al servizio che quelli in risposta. Tra questi ultimi il quarto gioco è quello chiave, ossia dove il russo strappa il servizio all’avversario e mette il punto finale alla partita con la sua solidità in battuta, che lo porta al successo in un’ora e cinquantanove minuti.

 

U. Humbert b. [5] A. Rublev 5-7 6-3 7-6(3)

Andrey Rublev va a servire per il match, smarrisce la prima di servizio e si ritrova fuori dai quarti di finale di Pechino. Avanza con merito e di rimonta Ugo Humbert che vince 5-7 6-3 7-6(3) in 2ore e 50′. Il russo è molto discontinuo, ma quando pare aver ritrovato la via maestra smarrisce la prima di servizio e si fa trafiggere dal suo avversario che con coraggio si riprende il break di svantaggio e poi va a dominare il tie-break. Bene il francese al servizio, trova più continuità con la prima e reagisce alla classe del suo avversario che si fa sempre più falloso col finire del match. Ai quarti, evitato il derby russo, Humbert se la vedrà con Daniil Medvedev.

Giocatori contratti, ma bene Rublev con pazienza

Entrambi i giocatori sono un po’ contratti in avvio di partita, tanto da concedere il primo turno di battuta all’avversario. Nel quinto game è Rublev il primo a tornare a palla break e al primo tentativo non si fa sfuggire l’occasione: strappa il servizio all’avversario e avanza sul 4-2. Il russo si procura l’ennesima chance di break, ma il tennista francese gliela annulla rimanendo aggrappato al set. Al momento – per Rublev – di chiudere il parziale, il transalpino lascia andare il braccio e con un dritto uncinato vincente rimette i giochi in parità. 5-5 e tutto da rifare per il n.6 al mondo. Fatica, però, il 25enne di Metz nel gioco seguente, dove tra un errore e l’altro finisce per regalare nuovamente la battuta all’avversario, che va così a servire per il set per la seconda volta. Nonostante un iniziale svantaggio di 0-30, la quinta forza del seeding gestisce bene la pressione costringendo spesso il francese all’errore, e in questo modo riesce ad accaparrarsi il primo parziale per 7 giochi a 5 dopo cinquantotto minuti di gioco. (Andrea Binotto)

Comincia la rimonta francese

Rublev potrebbe subito chiudere i conti ma non riesce a sfruttare due palle break nel primo game. Humbert ringrazia e si esibisce in un passante vincente di dritto, dopo aver mostrato un’ottima tenuta difensiva. Quanto basta per tenere il servizio e cominciare a vincere gli scambi lunghi. Nel gioco successivo, a sorpresa per l’andamento del set fino a quel momento, il n. 36 del ranking ricama a rete e, soprattutto, trova aggressività in risposta sul servizio dell’avversario, traendone grande guadagno. Humbert si ritrova avanti di un break con il russo che comincia a spazientirsi, vanificando due palle del contro break: nel terzo e nel quinto game. Bravo il francese a prendersi qualche rischio con il servizio e tutto ciò gli viene riconosciuto con gli interessi (6-3).

Rublev si butta via, ma applausi al coraggio di Humbert

Rispetto al secondo parziale, i ruoli si invertono. Rublev va subito in difficoltà nel primo turno di battuta. Riesce a cancellare tre palle break, ma la quarta è decisiva in negativo per lui. Il francese tiene alla grande in fase difensiva e poi un nastro porta fuori un dritto sparacchiato dal n. 6 del ranking. Non si fa attendere la reazione di Rublev che, nel game successivo, ottiene il controbreak alla seconda opportunità. La prima viene annullata da Humbert con un bellissimo dritto lungolinea. Poi con un rovescio all’incrocio delle righe Rublev ottiene il controbreak. Sale il livello del russo che sa di poter mettere in difficoltà il suo avversario quando quest’ultimo si inceppa con la prima di servizio. Nel settimo gioco è grande l’occasione per Rublev: annulla due game point al suo avversario poi lo induce a sbagliare un dritto e un rovescio. E’ il break che gli consente di andare a servire per il match. A far nuovamente cambiare inerzia alla gara è una risposta vincente incredibile di Humbert che spazientisce il russo. Rublev smarrisce la prima di servizio e subisce quattro risposte aggressive del suo avversario che torna in partita. Agevolmente c’è l’aggancio sul 5-5 e il tie-break è la giusta conclusione. C’è subito il minibreak per Humbert che continua a impensierire il russo con la sua risposta solidissima. Sfrutta un errore a rete di Rublev per salire 5-1. Gli ultimi due punti sono un capolavoro di Humbert che disegna il campo e induce all’errore il suo avversario. Quarti di finale meritati per il francese.

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ATP

ATP/WTA Pechino, il programma di domenica 1° ottobre: Alcaraz vs Musetti a metà mattinata, Sinner per colazione

Il super match tra il campione spagnolo e l’azzurro terzo match sul Centrale dalle 6:30. Paolini e Sinner sul secondo campo contro Haddad Maia e Nishioka

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Programma ricchissimo per il ricco torneo combined di Pechino nella domenica che segna l’inizio di ottobre: i 4 ottavi di finale della parte alta del tabellone maschile (ATP 500 e il completamento del primo turno del torneo femminile (WTA 1000).

Per quanto ci riguarda da vicino, saranno 3 gli azzurri in campo: la prima è Jasmine Paolini che alle 5 italiane apre il programma sul Campo Lotus (secondo per importanza). Per lei sfida complicata contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia, N.15 del tabellone.

Sullo stesso campo dopo Ethcheverry vs Ruud (non prima delle 6:30) toccherà poi a Jannik Sinner contro il giapponese Yoshito Nishioka, in tabellone grazie a una Special Exempt. L’inizio dovrebbe essere intorno alle 9 italiane.

 

Sul campo Centrale, denominato Diamond, si comincia più tardi, alle 6:30, con due match femminili in sequenza: Vondrousova vs Kalinina e la N.1 del mondo Aryna Sabalenka contro Sofia Kenin in un primo turno da sogno per gli organizzatori

Il terzo match, si spera intorno alle 10:30 del mattino, è quello per noi più atteso: Carlos Alcaraz sfida il nostro Lorenzo Musetti. I precedenti dicono 1-1 ma entrambi sulla terra battuta. La finale di Amburgo 2022 vinta da Lorenzo e il match dominato dallo spagnolo al Roland Garros di quest’anno negli ottavi di finale.

Diretta TV di entrambi i tornei su SuperTennis (Canale 64 DTT e 212 di SKY)

Questo il programma completo del China Open per domenica 1° ottobre (orari cinesi, +6 ore rispetto all’Italia)

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