All’esordio di questa edizione del Roland Garros Lorenzo Sonego ha dovuto sfidare la testa di serie numero 30 Ben Shelton. Il giovane americano, pur non avendo molta dimestichezza sulla terra rossa, è stato comunque un duro avversario per il torinese. 6-4 3-6 6-3 6-3 il punteggio a favore dell’azzurro che, al secondo turno, troverà un giocatore locale che tanto gli ha dato filo da torcere in quel di Montecarlo quest’anno: Ugo Humbert. Prima di pensare alla sfida contro il transalpino, lasciamo un po’ di relax a “Sonny” (qui le sue parole in esclusiva) e concentriamoci su quanto ha da dire il suo coach, Gipo Arbino, in seguito alla vittoria di Sonego, intervistato dal Direttore Ubaldo Scanagatta
Scanagatta: “Come hai visto questa partita”?
Gipo Arbino: “Era una partita molto difficile; tutto il team temeva questo incontro. Eravamo pronti anche ad accettare un’eventuale sconfitta, perché Shelton è un giocatore sì emergente ma molto pericoloso e molto potente. La mia speranza era che non conoscesse ancora bene le tattiche da utilizzare sulla terra”.
Scanagatta: “Mi è sembrato che, quando Lorenzo giocava un colpo tagliato, sulla palla successiva Shelton perdesse un po’ le misure del campo e facesse errori, mentre quando gli dava ritmo era solido e di rovescio tirava molto forte. È stata forse la poca abitudine alla terra rossa a procurargli questa difficoltà”?
Gipo Arbino: “Sì, diciamo che, essendo un giocatore nato sul veloce (cemento, ndr), lui ama colpire la palla all’altezza del fianco, pulita, eventualmente da spingere. Però mi è sembrato che quest’oggi l’americano si sia adattato bene, ad esempio giocando dritti in top molto carichi. Secondo me Lorenzo ha fatto un gran match: ad un certo punto ha messo più prime palle in campo, ha giocato con più pazienza colpi un po’ più carichi per costruire il punto e, nel momento buono, quando poteva attaccare e avanzare nel campo, l’ha fatto”.
Scanagatta: “Nel terzo set Lorenzo ha avuto l’opportunità di andare sopra di due break, mentre nel quarto addirittura lo è stato. In entrambi i casi, però, ha perso il servizio. Come mai succede questo? Ha dei cali di tensione”?
Gipo Arbino: “Per quello che ho visto io Lorenzo oggi ha giocato male solo un game, il sesto del secondo set, quello in cui ha perso il servizio. Secondo me, dunque, c’è stato un grande miglioramento, perché una volta questi piccoli cali erano più frequenti. Questa volta ne ha avuto solo uno, quindi va bene così”.
Scanagatta: “Dimmi solo cosa ti ricordi della partita contro Humbert a Montecarlo”.
Gipo Arbino: “Il discorso di oggi con Shelton andrà bene anche per la partita contro Humbert. Lorenzo dovrà aver pazienza nel costruirsi i punti con palle un po’ più alte sopra la rete, in modo da prolungare gli scambi. Sia l’americano che il francese amano il gioco rapido, quindi se Lorenzo riuscirà a far giocare a Humbert qualche colpo in più, lui inizierà a rallentare o a sbagliare maggiormente”.
D: “Struff a Madrid ha fatto qualcosa di eccezionale. Lorenzo potrebbe fare un risultato simile a Parigi”?
Gipo Arbinopo: “Non mi sento di dire una cosa del genere. Quello che è sicuro, però, è che Struff è sempre stato un grandissimo giocatore, ha solo avuto un calo per problematiche a me sconosciute. Sono contento che sia tornato a quei livelli; forse ha anche qualcosa in più degli anni scorsi”.
Andrea Binotto
