Il tennis su erba è un mondo completamente a sé stante. Eventi condensati in cinque settimane del calendario ATP con tre settimane giocate nel circuito prima dell’evento di Wimbledon. Chi è soddisfatto per il feeling con il tennis sui prati è Lorenzo Musetti. Il tennista italiano è reduce dai quarti di finale di Stoccarda, torneo nel quale si è arreso solo al futuro campione Frances Tiafoe. Due vittorie contro Gojo e Barrere che hanno regalato i punti necessari per garantirsi il best ranking da numero 16 al mondo oltre a morale e fiducia sulla tipologia di gioco che può esprimere sull’erba.
Prima della sfida con il croato in quel di Stoccarda, Musetti non aveva mai conquistato una vittoria su erba. Lo scorso anno si arrese in due set contro Basilashvili al Boss Open e si ritirò dopo aver perso il primo set nel match contro Bublik al Queen’s. La sorte poi gli regalo un primo turno complicato a Wimbledon con Musetti che cedette in tre set alla testa di serie numero 11 Taylor Fritz.
Il primo assaggio di erba era tra l’altro arrivato proprio all’All England Club nel 2021. Anche in quel caso la sorte non era stata amico dato che la dea bendata gli aveva regalato un primo turno contro il futuro semifinalista Hubert Hurkacz, che in quel torneo avrebbe messo fine alla carriera sui prati inglesi di Roger Federer. Una sorte amica e la giusta fiducia hanno permesso a Musetti di superare il primo turno anche al Queen’s concedendo poco al suo avversario di giornata, la wild card Jan Choinsky.
Un successo che ha soddisfatto il tennista carrarino: “Credo sia stata una buona partita anche perché lui serviva molto bene, poi sono stato bravo a farlo giocare male. Bellissima la prima esperienza su questo campo.” Una seconda apparizione al Queen’s che sa di riscatto dopo il brutto scivolone dello scorso anno sull’erba londinese che gli aveva causato problemi all’adduttore sinistro, tali da dover abbandonare in anticipo la contesa: “Lo scorso anno mi ero dovuto ritirare per infortunio contro Bublik e mi era dispiaciuto molto.”
Successi che come danno stanno cementando nella mente di Musetti la possibilità di poter giocare bene su questa superficie: “Quest’anno ho fatto un bel passo in avanti sull’erba: gioco in maniera più aggressiva e credo che il mio rovescio slice sia un’arma importante. Sono consapevole di essere migliorato ma so che c’è ancora molta strada da fare. Ma mi piace giocare e guardare il tennis sull’erba”. Per Musetti vi è l’opportunità di fare ulteriori passi avanti nel prestigioso circolo londinese. Al secondo turno il tennista italiano affronterà lo statunitense Ben Shelton, tennista che sta disputando i primi match della sua carriera sul manto erboso: “Shelton non l’ho mai affrontato ma so che anche lui non ha tanta esperienza sull’erba: sarà una bella battaglia tra due ragazzi giovani”.
Musetti ha dedicato anche un momento dell’intervista post match al rapporto con i suoi connazionali. Un rapporto solido che va oltre le competizioni a squadre: “Non solo in Davis siamo un bel gruppo Matteo, Jannik ed io: fin da ragazzi abbiamo guardato a Fabio Fognini e Simone Bolelli e speriamo anche noi di ispirare le generazioni future”.