Da Halle, il nostro inviato
M. Melo/J. Peers b. S. Bolelli/A. Vavassori 7-6(3) 3-6 10-6
Finisce all’ultimo ostacolo la bella avventura del doppio azzurro composto da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Dopo aver perso il primo set, gli azzurri sono stati bravi a strappare la battuta nel secondo game del secondo set, portando in porto il parziale coi servizi. Al super tie-break, purtroppo, il brasiliano Marcelo Melo e l’australiano John Peers sono saliti fino all’8-3 con tre mini break validi ma fortunati. A quel punto era tardi per recuperare, gli azzurri riescono ad arrivare al 9-6 ma dopo una volèe di Melo dà la vittoria ai nostri avversari.
Durante la premiazione, Simone e Andrea ricevono la coppa del secondo posto e prendono la parola: “Abbiamo fatto un bel torneo, ci siamo divertiti questa settimana, grazie ai tifosi del supporto. Grazie anche ad Andrea (Vavassori, ndr), che si fa in quattro essendo impegnato anche nel singolare”. Dopo è il turno di Vavassori: “Complimenti a Marcelo e John. È solo la seconda volta che giochiamo insieme, siamo un bel doppio. Grazie al mio team e alla mia famiglia”.
Il match
Dopo la finale del singolare e la premiazione di Alexander Bublik, è il momento della verità per il doppio azzurro Vavassori/Bolelli, impegnato nella finale contro la coppia composta dal brasiliano Marcelo Melo e dall’australiano John Peers. Bolelli insegue il secondo titolo sull’erba dopo Maiorca 2021 (in coppia con Gonzalez) e il secondo titolo stagionale dopo Buenos Aires (vinto con Fognini), Vavassori il terzo trofeo del 2023 dopo Santiago (con Pellegrino) e Marrakech (con Demoliner, sconfitto proprio ieri in coppia con Mies dal doppio azzurro).
Persiste il caldo umido nella OWL Arena (le condizioni difficili sono state sottolineate anche da Bublik nella conferenza stampa dopo la vittoria), che va via via ripopolandosi ad ogni break. In completo bianco gli italiani, in magliette colorate gli avversari. Sul 2-1 servizio Vavassori, gli azzurri vanno sotto 0-40: dal pubblico si levano alcune voci, nemmeno troppo solitarie: “Forza Italia!”, “Forza ragazzi!” Vorremmo unirci ma, memori del motto tanto caro a Gianni Clerici (“No claps in box press”, “Niente applausi in tribuna stampa”), restiamo in speranzoso silenzio. Il doppio si scuote e con 4 punti consecutivi tiene il servizio. Sul 5-4 per gli avversari, 40-30 azzurri, Bolelli commette un doppio fallo che concede un set-point, annullato con uno smash sicuro di Vavassori. Nel gioco seguente sono gli italiani ad avere ben 3 palle-break ma al servizio Melo non trema (6-5 Melo/Peers). Si arriva al tie-break, dove il primo minibreak è degli avversari, che salgono 4-2 e poi 6-3. La risposta del brasiliano è fulminante e il primo set è andato (7-6(3) per Melo/Peers dopo 50 minuti).
Nel secondo parziale gli azzurri salgono 3-0 in virtù del break del secondo game, complice un magnifico corpo a corpo a rete vinto da Bolelli su Melo e uno smash dello stesso Simone. Da lì in poi dominano i servizi e Vavassori va a servire per il set. Col brivido, perché gli azzurri vanno sotto 30-0 e poi sul 40 pari c’è il deciding point. Andrea serve bene e il secondo set è azzurro: 6-3: si va al super tie-break.
Partono meglio gli avversari, che con un minibreak al secondo punto si issano sul 4-1. Intanto di fianco a noi due tifosi se la raccontano che è una meraviglia: perché non andare a raccontarsela sulla Roger Federer Allee? Melo/Peers salgono 7-3 con un secondo minibreak per un errore di Vavassori in uscita dal servizio, poi 8-3 con colpo davvero fortunato. Finisce 10-6, grazie lo stesso ragazzi!