Ridotta la squalifica per doping a Majchrzak, tornerà in campo nel 2024

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Ridotta la squalifica per doping a Majchrzak, tornerà in campo nel 2024

L’ITIA riduce da quattro anni a tredici mesi la sospensione inizialmente comminata al giocatore polacco a fine 2022, accettando di derubricare la sanzione come “doping accidentale”

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Kamil Majchrzak - ATP Cup 2022 Sydney (foto Twitter @ATPCup)
 

Kamil Majchrzak ha dovuto lottare per dimostrare la propria innocenza, ma finalmente ha trovato il tanto agognato e sperato traguardo: la sua squalifica per doping è stata ridotta da quattro anni a tredici mesi. Potrà quindi tornare in campo nel 2024. L’ultimo match ufficiale disputato da Kamil risale al 1 novembre 2022, dunque praticamente un digiuno dalle gare di otto mesi e che proseguirà per altri cinque andando così a sforare un’intero anno di lontananza dai campi, quando al Challenger indoor di Bergamo perse 6-4 7-5 all’esordio per mano del russo Aleksander Shevchenko. Mentre l’ultimo incontro nel Tour ATP è ancor più antecedente, 6 ottobre di un anno fa, ottavi dell’ATP 500 di Tokyo: KO inflitto da Nick Kyrgios per 3-6 6-2 6-2.

Riavvolgiamo il nastro: il tennista polacco ex n.75 ATP stava vivendo non soltanto uno dei momenti più floridi della sua giovane carriera ad alto livello ma anche un periodo decisamente sereno sotto il profilo personale essendo convolato a nozze di recente, quando alla fine della stagione 2022 è risultato positivo a quattro distinti controlli anti-doping e ad una serie composta di quattro differenti elementi proibiti.

Nella giornata di ieri giovedì 29 giugno, però, l’ITIAInternational Tennis Integrity Agency, responsabile della salvaguardia dell’integrità nel tennis professionistico – ha accolto il ricorso del 27enne nativo di Piotrkòw Trybunalski riducendo così la sospensione dalle competizioni inizialmente comminatagli di quattro anni a soli 13 mesi. Una decisione che sa dunque di liberazione per l’attuale n. 218 della classifica mondiale, dato che gli consentirà di rientrare nei ranghi del circuito a partire dall’inizio del 2024.

A commento di questa evoluzione “positiva” – e stavolta l’accezione del termine rivolta al giocatore polacco assume tutt’altro significato – del suo caso, Kamil ha pubblicato una lunga lettera sul proprio account Twitter dove ha spiegato di essere stato vittima di un episodio di contaminazione per una bevanda isotonica che ha cominciato ad assumere a partire dal settembre del 2022. Tale prodotto liquido ingerito ha pertanto presentato la sostanza proibita emersa nei quattro controlli anti-doping a cui si è sottoposto. Ma a difesa di ciò, Majchrzak ha rimarcato con forza la tesi che nell’etichetta della bevanda assunta non fosse indicata la sostanza proibita poi effettivamente riscontrata nei test.

Inoltre, l’atleta dell’Est Europa ha aggiunto che tale bevanda venga assunta con costanza anche da parte di altri tennisti, che però a differenza sua non sono stati “fermati” dall’ITIA perché i loro test anti-doping non hanno avuto un responso positivo. Infine, è doveroso precisare – come spiega nella sua nota Kamil – che i campioni inviati in laboratorio per le analisi richieste dall’ente preposto, cioè l’ITIA, hanno prodotto come risultanza una quantità, della sostanza proibita in questione, troppo modesta per avere una qualche tipo di influenza sulle prestazioni sportive.

Tutte ragioni per cui l’ITIA ha accettato di ridurre la pena e Majchrzak dal canto proprio ha accolto di buon grado la mera sanzione di “doping accidentale“.

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