(dal nostro inviato a Londra)

[8] J. Sinner b. D. Schwartzman 7-5 6-1 6-2

Secondo impegno a Wimbledon per Jannik Sinner e secondo impegno su un campo principale, con al meno una parte del match disputata in condizioni indoor: dall’inizio del terzo set in poi, infatti, la partita si è giocata con il tetto chiuso per il calo della luminosità e per l’umidità che sul campo 12 ha invece costretto Berrettini e Sonego a interrompere (a forza) la loro partita.

Dopo un primo set non senza qualche patema, Sinner è andato in progressione terminando la partita con grande autorità, mostrando un tennis scintillante nel corso degli ultimi due parziali. Schwartzman ha provato a opporre qualche resistenza soprattutto all’inizio della partita, ma quando l’azzurro ha iniziato a colpire la palla con grande fiducia lasciando andare i colpi non c’è davvero stato molto da fare.

LA PARTITA – I due si conoscono molto bene, hanno anche giocato il doppio insieme in alcune occasioni, quindi non ci sono sorprese a livello tattico. Schwartzman tiene una posizione leggermente arretrata negli scambi mentre Sinner pesta la riga di fondo appena può. L’argentino non vuole accettare gli scambi in progressione sui quali Jannik ha troppa più potenza di fuoco, e quindi utilizza regolarmente il rovescio tagliato, sia lungolinea sia incrociato, per rallentare la velocità del palleggio.

Ci sono un paio di palle break nei primi giochi, i game sono abbastanza equilibrati ma nessuno riesce a strappare il servizio. È Sinner quello che fa maggiormente fatica a imporre il suo gioco nei suoi turni di battuta, concede palle break in tre occasioni, ma ne esce bene con la battuta (sette ace per lui alla fine del parziale). Il momento di maggiore difficoltà arriva sul 5-5, quando dal 30-0 si trova 30-40, ma errore di rovescio di Schwartzman lo cava d’impaccio. Due vincenti chiudono il turno di battuta, e da lì Sinner non si guarda più indietro: break a zero per chiudere il primo set 7-5 in 53 minuti, e poi la sicurezza dei colpi va progressivamente aumentando fino a che la resistenza del suo avversario viene sgretolata.

In 32 minuti finisce il secondo set 6-1, poi il giudice arbitro decide di chiudere il tetto. L’altoatesino va avanti di un break, inciampa nell’unico momento di incertezza perdendo la battuta per il 2-2, ma i suoi colpi da fondo sono fucilate che strappano gli applausi a scena aperta del pubblico del n. 1, che nonostante siano le 20 passate vuole ancora vedere altro bel tennis. Schwartzman accetta il ruolo di attore non protagonista e il match produce alcuni game davvero divertenti, che però hanno un vincitore già scritto.

Il quindicesimo ace della serata conclude la sfida e manda Sinner al terzo turno senza la perdita di alcun set e con poco più di tre ore e mezzo sull’odometro di questo torneo, in piena tabella di marcia per arrivare ai turni importanti del torneo con il serbatoio pieno. Al prossimo turno Jannik affronterà il vincente del match tra Quentin Halys, il giustiziere di Evans, e l’australiano Aleksandar Vukic. Non ci sono precedenti confronti diretti contro Halys, mentre Sinner ha vinto entrambe le precedenti partite contro Vukic.