WTA Palermo: Paolini lotta ma non basta. Primo titolo in carriera per Zheng

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WTA Palermo: Paolini lotta ma non basta. Primo titolo in carriera per Zheng

PALERMO – L’azzurra Jasmine Paolini si arrende sotto i colpi potenti della 20enne cinese. Qinwen Zheng ha più energie nel set decisivo e festeggia il primo successo nel circuito maggiore alla seconda finale

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Zheng Qinwen - WTA Palermo 2023 (credits to Ufficio Stampa Palermo Ladies Open)
 

Da Palermo, il nostro inviato

[2/WC] Q. Zheng b. [5] J. Paolini 6-4 1-6 6-1

Si ferma ad un set dal titolo la settimana da sogno di Jasmine Paolini, battuta nella finale del WTA 250 di Palermo da Qinwen Zheng per 6-4 1-6 6-1 dopo due ore e un quarto. L’italiana lotta a viso aperto e senza paura esprimendo il suo classico gioco aggressivo ma si è trovata dall’altra parte della rete una tennista più giovane e più potente, come dimostra anche il ranking (52 e 26 le posizioni delle due). Recuperato un set di svantaggio con determinazione, le energie non sono state sufficienti per fare gara pari nel parziale decisivo, terminato nettamente in favore della cinese che festeggia con merito il primo titolo WTA della carriera. Dopo Raffaella Reggi e Sandra Cecchini a Taranto, Sara Errani, Flavia Pennetta, e Roberta Vinci a Palermo, Jasmine Paolini puntava a diventare la terza tennista italiana a vincere in titolo WTA sul suolo di casa, ma non è riuscita nell’intento, e si consola con il ritorno in top 50 e tante belle prestazioni messe a segno sulla terra palermitana, su cui spicca la vittoria contro Daria Kasatkina.

Match inedito per la finale della 34^ edizione del Palermo Ladies Open, con la 20enne cinese alla sua seconda finale WTA della carriera (dopo quella persa al 500 di Tokyo da Samsonova l’ottobre scorso) mentre la 27enne italiana ha un po’ di esperienza in più a questo stage nei tornei. Paolini infatti aveva già alzato un trofeo battendo Alison Riske-Amritraj a Portoroz nel 2021 e, nell’altra finale giocata in carriera ha perso contro Anna Blinkova a Cluj-Napoca nel 2022. Ricordiamo inoltre che, alla posizione numero 26, Zheng è la prima cinese e nel 2022 vinse il premio di rivelazione dell’anno WTA; a Palermo è la quinta giocatrice wild card (la prima non italiana) a raggiungere la finale, nonché la prima a vincere il titolo.

È stata una bella settimana. Faccio i complimenti alla mia avversaria e al suo team – dice Jasmine durante la premiazione – Grazie al pubblico di Palermo. È sempre un piacere giocare qui. Sono contenta perché è stata una settimana intensa, avendo giocato sia in singolo che doppio”. Inevitabile poi, oltre ai consueti ringraziamenti a sponsor, raccattapalle e giudici di linea, un autentico ‘Grazie’ ai fisioterapisti “rimasti fino alle 2, 3 di notte per trattarci dopo i nostri match notturni”. Anche Zheng ovviamente ringrazia tutti, a partire dagli organizzatori e dal pubblico, “che indipendentemente di chi fosse in campo ha mostrato un grande tifo”. Poi ha aggiunto qualche dettaglio sul suo speciale rapporto con l’Italia: “Adesso ho vinto qui a Palermo il mio primo titolo WTA 250 della carriera e sempre qui avevo vinto la mia prima partita di un tabellone (nel 2021, 6-3 6-2 contro Samsonova, ndr) e forse voi non saprete che anche in Italia è arrivato il mio primo titolo ITF (a Cordenons nel 2020, ndr)“.

Partenza lenta di Paolini, le costa il primo set

Zheng ha un gioco lineare e aggressivo che non conosce colpi interlocutori; potremmo dire simile a quello di Paolini ma a differenza dell’italiana è alta 180 cm e dispone di un servizio poderoso (con prime anche a 193 km/h). L’inizio del match e traumatico per Jasmine che subisce senza aver modo di reagire le bordate dell’avversaria che la brekka in avvio, sancendo il vantaggio con un ace di seconda. Dopo 9 minuti siamo addirittura 3-0 ‘pesante’ con tre soli punti messi a segno da Jasmine.

Com’è noto nel tennis basta poco per far girare l’inerzia del match e, anche spinta dal pubblico di casa, Paolini entra nel match recuperando uno dei due break e iniziando a tenere testa alla cinese che invece aumenta un po’ il numero di errori da fondo. Zheng comunque continua ad avere il controllo degli scambi permettendo raramente a Jasmine di prendere l’iniziativa, e anche dal punto di vista dell’incitamento si fa sentire di più. Nei momenti di difficoltà si dà la carica con continui ‘come on’ che l’aiutano a restare concentrata. Dopo 37 minuti la numero 26 del mondo va al servizio sul 5-4 e la pesantezza della sua palla non cala. Il primo ‘andiamo’ di Paolini arriva nel momento più critico, dopo aver annullato con coraggio due set point, ma Zheng non si scoraggia minimamente e con un ace a 190 km/h si procura una terza chance, puntualmente trasformata con un rovescio in rete di Jasmine in allungo dopo un duro scambio. 6-4 dopo tre quarti d’ora.

Jasmine reagisce e domina il secondo set

Dopo una pausa di cinque minuti abbondanti per un toilet break chiesto da Zheng, il match riparte con Paolini alla battuta, e questa volta riesce a tenere la battuta. Il game successivo, di gran lunga il più lungo del match con 23 punti, viene vinto dall’italiana alla sesta palla break dopo tante occasioni da una parte e dall’altra, e con la pressione della posta in palio che non influisce negativamente sulla qualità del match. Sulle ali dell’entusiasmo è questa volta Paolini a piazzare l’allungo andando 4-0. Zheng in effetti col passare dei game appare più spenta, sembra accusare di più il caldo, e aumenta gli errori e da fondo e alla battuta. Paolini non trema nel momento di chiudere e con una prima vincente rimette il match in parità con. 6-1 dopo un’ora e 34 minuti.

Zheng torna a spingere e non lascia scampo

Prima dell’inizio del terzo set, entrambe le tenniste lasciano il campo per indossare nuovi abiti e partire il più fresche possibili in vista del rush finale. Zheng sembra aver beneficiato maggiormente di questa pausa e il suo gioco torna ad essere pungente come lo era nel primo set. Paolini prova a prendersi qualche rischio in più ma la scelta non paga e va sotto 0-3. Le forze per rientrare in partita non ci sono. Senza ulteriori sussulti Zheng, tenendo alta la pressione da fondo, si invola verso la vittoria: al terzo match point un dritto vincente pone fine all’incontro dopo due ore e un quarto.

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