Da Amburgo, il nostro inviato
A. Fils b. [1] C. Ruud 6-0 6-4
Inaspettato, incredibile, sorprendente. Il punteggio parla chiaro, ma resta difficile trovare aggettivi per descrivere la partita disputata da Arthur Fils sul Campo Centrale dellâHamburg European Open. Dal primo allâultimo punto ha dominato uno scarico e spento Casper Ruud, a corto di energie dopo la finale raggiunta a Bastad e che aveva dato lâimpressione di essere provato giĂ dai match precedenti. Se contro Baez e Garin il norvegese era riuscito a salvarsi, tuttavia, contro lâesplosivo francese non câè nulla da fare.
Un dritto che viaggia meravigliosamente, un rovescio molto solido, lâ85% di punti vinti con la prima e una rapiditĂ di gambe notevolissima sono solo alcuni degli highlights della meritata vittoria di Fils. Per la prima volta Arthur batte un top20, un top10 e un top5, raggiungendo cosĂŹ la quarta semifinale in stagione e in carriera nel circuito maggiore, la prima in assoluto non da wild card e al di fuori dalla Francia. TroverĂ Alexander Zverev sabato nel tardo pomeriggio, bravo a gestire un altro giovane transalpino di belle speranze come Luca Van Assche. Per Ruud arriva una sconfitta fragorosa, con lâattenzione che va ora sul cemento nordamericano, dove il n°4 del mondo difende punti pesanti.
Primo set: dominio totale di Fils, Ruud non pervenuto
Come giĂ accaduto nei giorni precedenti Casper Ruud fatica a carburare, trovando nel suo avversario odierno un altro osso duro. Arthur Fils, al contrario, parte alla grande, tenendo a 30 il suo turno di battuta inaugurale e trovando poco dopo il break ai vantaggi, confermato sul 3-0. Il servizio funziona bene, ma è in particolare il dritto a viaggiare a velocitĂ impressionanti nei primi scampoli di partita. Ă un dominio assoluto e incontrastato quello del 19enne transalpino, che confina spesso il norvegese nellâangolo sinistro del campo, lato da cui fa sicuramente meno male.
Arriva cosĂŹ, poco piĂš tardi, anche il doppio break da parte del n°71 ATP, che nel quinto gioco annulla lâunica palla break concessa in tutto il set ma mantiene lo score immacolato. Ruud, o almeno questa versione opaca di Ruud, non sembra avere armi per contrastare lâavanzata del giovane Arthur, che non regala niente e dopo mezzâora si prende il primo set. Il risultato è un clamoroso 6-0, che è anche il quarto set in altrettanti match che il 24enne di Oslo perde 6-0 o 6-1. Punteggi che, specialmente su terra, è rarissimo vedere contro il norvegese.
Secondo set: Ruud mai pericoloso in risposta, Fils devastante: è semifinale
Rispetto al primo parziale, lâunica cosa che cambia nel secondo è che quantomeno il n°1 del seeding riesce a sbloccarsi. Che per caritĂ , vista la prima mezzâora non è poco. Ma non è neanche molto considerata la sua innocuitĂ in risposta. Servono 40 minuti a Casper per conquistare il suo primo game, accolto da una grande ovazione del pubblico che spera di assistere ad un match lottato. Le stesse persone presenti sugli spalti, tuttavia, non possono far altro che applaudire ripetutamente le intuizioni di Fils, che pare poter vincere quasi tutti i punti: belli, brutti, sporchi o spettacolari che siano. Ruud sembra ad un passo dal crollo, restando spesso passivo e lontano dalla riga di fondo e subendo lâiniziativa del suo avversario, che però non riesce a trovare il colpo del KO. Lâallungo di Fils che pare nellâaria non arriva nĂŠ nel quarto game, quando non sfrutta due palle break, nĂŠ nel sesto, quando si fa riprendere da 0-30.
Se è vero che in risposta concede qualcosina in piĂš, al servizio il francesino resta imperforabile, proseguendo a martellare con il dritto ma mostrando un repertorio molto vasto, che comprende un comunque ottimo rovescio, una grande fase difensiva e un tocco piĂš che discreto. Il punteggio resta in bilico fino al 5-4, quando il 19enne transalpino accelera definitivamente. Lâultimo game è una fotocopia perfetta dellâintero incontro, con quattro vincenti su altrettanti punti a suggellare il 6-0 6-4 finale in unâora e venti. Sabato, nella seconda semifinale di giornata, Fils sfiderĂ Zverev. âSarĂ difficile riuscire a giocare meglio di cosĂŹâ â ammette nellâintervista in campo il n°71 del mondo. Ma se riuscirĂ a mantenere lo stesso livello dei quarti di finale ci sarĂ da divertirsi.