Sono rimaste in quattro a giocarsi la vittoria al Livesport Prague Open, con il tabellone del WTA 250 ceco che si è allineato alle semifinali. Un torneo nel quale fare pronostici è piuttosto complesso, non essendoci una vera favorita né nella singola partita né per alzare la coppa nella giornata di domenica 6 agosto. E anche i quarti di finale hanno confermato la tendenza.
J. Cristian b. [8] K. Baindl 6-4 1-6 6-2
Essere teste di serie non è infatti mai stato un fattore, per usare un eufemismo, a Praga (solo 3 superstiti tra le ultime 8), e nel primo match di quarti ne è stata estromessa un’altra. Si tratta dell’ucraina Kateryna Baindl, tds n° 8 ma n° 98 della classifica WTA, sconfitta dalla talentuosa romena Jaqueline Cristian con lo score di 6-4 1-6 6-2 in 2 ore e 5 minuti di gioco. Una partita altalenante – come testimoniato dal punteggio – equilibrata nel primo set, condito da 5 break, e invece sbilanciata a favore dell’una o dell’altra nei due restanti parziali. Alla fine si può dire che la vera differenza l’hanno in effetti fatta gli ultimi tre giochi del set d’apertura, quando Cristian è riuscita a prendere il sopravvento sul 5-3, poi ha riperso la battuta nel momento in cui doveva aggiudicarsi la posta, ma ha sfruttato altre incertezze di Baindl per chiudere 6-4. Dopo una pausa e un set di mezzo “mollato”, la romena si è ritrovata, scappando subito sul 3-0 e aggiudicandosi l’intero match di lì a poco.
[LL] N. Hibino b. [Q] T. Martincova 6-1 6-2
Una straripante Nao Hibino impartisce una severa lezione di tennis alla padrona di casa Tereza Martincova, dominata per 6-1 6-2. E pensare che la giapponese era entrata in tabellone come lucky loser e aveva rischiato di uscire contro la nostra Sara Errani, che aveva gettato al vento parecchie occasioni sia nel primo che nel terzo set al primo turno. Hibino ha però decisamente alzato il livello dall’inizio del torneo, sbagliando praticamente nulla e regalando alcuni colpi salienti, come un recupero spalle alla rete all’inizio del secondo parziale che è diventato un’incredibile smorzata, imprendibile per la contendente. L’equilibrio ha retto solo nei primi due giochi, caratterizzati da break e controbreak, e negli ultimi scampoli di incontro, quando Martincova ha commesso qualche errore in meno allungando la sua permanenza in campo di una decina di minuti. Per il resto, una Hibino in grande spolvero, aggressiva non appena ne aveva la possibilità con varie discese a rete e capace di variare il gioco di continuo per infastidire la ceca. Un risultato, questo, che le consente di vedersela proprio con Cristian in semifinale.
[Q] T. Korpatsch b. [6] A. Cornet 7-6(3) 6-1
Si è arresa alla fatica e alla grande regolarità della sua avversaria Alizé Cornet nei quarti di finale di Praga. La tedesca Tamara Korpatsch si è così assicurata la possibilità di disputare la terza semifinale della sua carriera a livello WTA, mentre la transalpina ha pagato le diverse ore passate sul campo per avere la meglio sia di Havlickova che poi, in ottavi, di Kanepi (oltre 3 ore e un quarto). Dopo un primo set durato 70 minuti, perso ma in cui Alizé era stata avanti per 3-1 sia all’inizio che poi nel tie-break, la ex n° 11 del mondo ha provato comunque a lottare ma ormai le energie residue erano davvero poche. Nel secondo, infatti, la qualificata teutonica ha preso il largo, e il colpo che ha mandato definitivamente al tappeto Cornet è stato uno splendido passantino stretto di dritto dal quale la francese non si è più ripresa, capitolando per 7-6 6-1.
[4] L. Noskova b. A. K. Schmiedlova 6-0 6-2
E alla fine di teste di serie a Parga ne è rimasta solo una, che per la gioia del pubblico di casa è proprio una ceca, ovvero la promettente diciottenne Linda Noskova. Era stata a un passo dalla sconfitta nel turno precedente, quando Ankita Raina aveva servito per il match, ma forse proprio quella vittoria le ha dato ulteriore fiducia per andare ancora più avanti nel torneo. Sì, perché la versione mostrata contro la slovacca Anna Katerina Schmiedlova è stata molto vicina alla perfezione, soprattutto nel primo set, vinto per 6-0 e nel quale ha concesso all’avversaria solamente 8 punti. Pochissimi errori, spinta costante da fondo campo sia con il dritto che con il rovescio e una palla che esce dalla racchetta senza sbavature. Forse Schmiedlova, al posto che impostare l’incontro sul braccio di ferro da dietro, avrebbe dovuto variare, alternando back e palle alte e liftate per mandare fuori giri Noskova. Con questa tattica, identica dall’inizio la fine, per la slovacca il momento della doccia è arrivato invece in appena 55 minuti, con un 6-0 6-2 che lascia poco spazio a repliche. La ceca disputerà così la terza semifinale in carriera a livello WTA contro Korpatsch.
