Il numero uno indiano, Sumit Nagal: “Ho solo 900 euro nel mio conto bancario”

ATP

Il numero uno indiano, Sumit Nagal: “Ho solo 900 euro nel mio conto bancario”

Il campione del challenger di Roma Sumit Nagal commenta in maniera critica il prize money dei tornei minori

Pubblicato

il

Sumit Nagal - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

Sicuramente una stagione positiva a livello challenger quella che il numero uno indiano Sumit Nagal sta vivendo. Il 26enne ha sicuramente messo in mostra il suo miglior tennis sui campi di Roma e Tampere (in cui ha portato a casa il titolo) ed è reduce dalla finale persa contro Kopriva a Tulln, in Austria. Il conto bancario del tennista non coincide però, suo malgrado, con il livello del suo tennis. Nagal ha espresso il suo parere in maniera critica all’agenzia di stampa Press Trust of India: “Ho solo 900 euro nel mio conto bancario. Non sto vivendo un’ottima vita” . Ne aveva parlato anche Djokovic in un’intervista, dichiarandosi davvero fortunato.

Il montepremi dei tornei Challenger e ITF non è abbastanza alto per poter permettere ai giocatori di vivere di tennis. L’indiano è già supportato da alcuni sponsor tra cui Yonex e Asics che gli forniscono racchette e scarpe, ed ha avuto un ulteriore aiuto per poter sostenere le spese di iscrizione e soggiorno ai tornei: “Guardando il mio bilancio economico, oggi ho quanto avevo all’inizio dell’anno. 900 euro. Ho ricevuto un piccolo aiuto. Prashant Sutar mi sta aiutando con la fondazione tennis MAHA e sto avendo anche un salario mensile dalla Indian Oil Corporation”.

Il tennista è amareggiato dalla mancanza di sponsor importanti dopo il suo infortunio: “Sento come se nessuno credesse più in me da quando il mio ranking è sceso a causa dell’infortunio. Nessuno pensa che io possa tornare a quei livelli. Onestamente, non so cosa fare, ci ho rinunciato”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement