F. Marozsan b. [8] C. Ruud 7-6(3) 3-6 6-4
Sul cemento del Rolex Shanghai Master va in scena il primo ottavo di finale del torneo: Casper Ruud, testa di serie numero 8, affronta l’ungherese numero 91 del ranking Fábián Marozsán. Nessun precedente tra i due giocatori che arrivano all’incontro con umori opposti.
Ruud, con voglia di riscatto, cerca di ricucire il distacco nella Race to Turin dopo che diversi top ten sono inciampati nelle prime fasi del torneo cinese; Marozsán, al contrario, sta vivendo senza alcun dubbio la sua migliore stagione da professionista e a Shanghai non ha ancora perso un set. Oggi l’ungherese ne perderà uno, ma uscirà comunque vincitore per 7-6(3) 3-6 6-4.
Primo set: Ruud falloso, Marozsán ne approfitta
L’ungherese parte forte fin da subito e nel terzo game ottiene tre break point, che non riesce, tuttavia, a capitalizzare. Bravo il norvegese Ruud a difendersi e a portare a casa il game con cinque punti consecutivi. È Marozsán a fare la partita in questa prima frazione di gioco, i suoi turni di servizio sono impeccabili e le sue palle corte mettono in difficoltà un Ruud molto indietro in campo. Break e contro break immediato: nel settimo game l’ungherese riesce a concretizzare la superiorità espressa fino a questo momento e strappa il servizio a Ruud, che, dopo un ottavo game combattutissimo, riesce subito a ristabilire la parità. Giocatori precisi nei propri turni di battuta e set che raggiunge il tie-break. Sbaglia molto Ruud messo sotto pressione dall’ungherese, che ottiene due mini break e chiude 7-3 per portarsi a casa il primo set.
Secondo Set: cambia l’inerzia del match, cala Marozsán, sale Ruud
Ruud viene subito messo in difficoltà: la prima palla break del set arriva nel secondo game ma è bravo nel salvarla e a portare a casa il turno di servizio. Il norvegese cerca di alzare i giri e di mettere i piedi dentro al campo ma sembra ancora soffrire contro un’ottima versione dell’ungherese. Nel terzo game cala Marozsán, impreciso in battuta, concede due palle break. Salva la prima, ma poi un bel rovescio di Ruud strappa il servizio al 24enne ungherese.
Crolla la percentuale di prime in campo nel secondo set di Marozsán che sembra soffrire il cambio di ritmo di Ruud e concede una palla break anche nel settimo game, poi salvata, 4-3 in favore del norvegese. Il numero 9 del mondo tiene il proprio turno di battuta e nel game successivo chiude 6-3 sfruttando il primo set point disponibile
Terzo Set: montagne russe, vince Marozsán
Un secondo set relativamente veloce, 38 minuti, ci regala una terza frazione spettacolare. L’ungherese si rende fin da subito pericoloso e ottiene, come nel set precedente, una palla break nel primo turno di servizio di Ruud che non riesce, però, a sfruttare. Fare pronostici, in questa fase di gara, è impossibile, i due giocatori alternano alti e bassi e si perde il conto delle palle break non concretizzate. La svolta arriva nel nono game, Ruud si complica la vita e dopo aver buttato l’occasione di salire 5-4 perde il servizio.
Serve Fábián Marozsán, per centrare per la prima volta i quarti di finale in un Masters 1000. Quante emozioni in questo game, Ruud rimane aggrappato alla partita salvando un match point e sul 40 pari si procura l’ennesima palla break dell’incontro. Sangue freddo dell’ungherese che non sente la tensione e con un ace ad uscire ripristina la parità. Alla fine vince Marozsán: servizio a uscire che spinge Ruud fuori dal campo e dritto a seguire per chiudere il match. Troppo timido Ruud, che era riuscito a riprendere la partita dopo un inizio difficile ma non è stato in grado di alzare il livello.
[26] S. Korda b. [20] F. Cerundolo 7-5 7-6(6)
Nel secondo incontro di giornata Il numero uno del tennis argentino Francisco Cerundolo (n. 21 ATP) affronta per la prima volta in carriera Sebastian Korda. L’americano è reduce dalla vittoria capolavoro in due set contro Daniil Medvedev e ora è chiamato alla prova del nove contro un giocatore molto solido che sta vivendo un’ottima stagione. Ad avere la meglio per 7-5 7-6(6) è lo statunitense figlio d’arte che incontrerà ai quarti di finale il vincente tra Jannik Sinner e Ben Shelton.
Primo set: poche emozioni, la spunta Korda sul finale
Prima frazione di gioco poco frizzante, entrambi i giocatori sono precisi nei propri turni di battuta e non faticano a tenere il servizio: 5-5 e nessun break point. La partita si accende nell’undicesimo game, Cerundolo non ha paura di rischiare, gioca un gran punto e si guadagna la prima chance di strappare il servizio all’avversario. Rimane solido Korda che, seppur con fatica, annulla due palle break e si porta sul 6-5. Viene premiato il coraggio dell’americano che per la prima volta da inizio match sembra più aggressivo in risposta, palla break e set point. Sbaglia a rete Cerundolo che regala il set a Korda.
Secondo set: Korda spreca molto ma chiude al tie-break
Avvio di set che ricalca l’andamento della prima partita, giocatori con buone percentuali al servizio e pochi colpi di scena. Arriva la svolta nel quarto game, Korda ottimo in risposta riesce a strappare il servizio a Cerundulo che sbaglia troppo e perde la battuta. Nel settimo game ritmi più alti e primi errori del set di Korda, che cerca di prendere il comando degli scambi ma non riesce ad essere preciso e porta a casa il game dopo essere andato ai vantaggi.
Da quando c’è stato il break i turni di servizio di Cerundolo non si sono praticamente giocati, con il 25enne argentino che rimane aggrappato al set e si porta sul 5-3. La tensione gioca un brutto scherzo a Korda che avanti 30-0 nel game si lascia recuperare da Cerundolo e perde il servizio alla seconda palla break. Manca la prima occasione di chiudere il match l’americano che ha da rimproverarsi molto, poca personalità nel momento di capitalizzare il vantaggio e diversi gratuiti che regalano all’argentino la possibilità di rientrare in partita. Dopo due game interlocutori si va al tie-break.
Korda troppo passivo ma la spunta: avanti 2-1 perde due volte il servizio e Cerundolo si porta sul 5-2. Un set point non sfruttato dall’argentino dà morale al numero 26 del mondo che serve bene e si guadagna match point sul 7-6 per poi chiudere 8-6 grazie all’errore di Cerundolo.