ATP Vienna: un Medvedev implacabile dispone di Khachanov. Semifinale contro Tsitsipas, avanti con qualche brivido

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ATP Vienna: un Medvedev implacabile dispone di Khachanov. Semifinale contro Tsitsipas, avanti con qualche brivido

Nel derby russo Daniil Medvedev ha un piccolo passaggio a vuoto ma rispetta il pronostico contro Karen Khachanov. Nel secondo quarto di finale passa Stefanos Tsitsipas non senza soffrire con Borna Gojo

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Stefanos Tsitsipas – ATP Vienna 2023 (foto via Twitter @atptour)
 

dal nostro inviato a Vienna

[1] D. Medvedev b [8] K. Khachanov 6-3 3-6 6-3

Duello da fondocampo nel quale Khachanov ha qualche buon momento, ma che nel complesso difficilmente poteva vincere. Il match tiene fede alle attese, con Medvedev che prima di questo match comandava negli scontri diretti per 4-1; l’unica vittoria di Khachanov risale ormai al lontano 2018, quando ancora Medvedev non era nell’elite del tennis mondiale. Risultato geometrico, con il pendolo che si sposta, ma che alla fine ritorna dove tutti si aspettavano tornasse, ovvero fra le mani di Medvedev.

Primo set Khachanov impreciso, Medvedev implacabile

Primo game di servizio nel quale Khachanov deve fronteggiare 2 break point, annullati con servizio e dritto stretto. Rispetto a ieri contro Dimitrov Medvedev comincia il match decisamente più centrato. Infatti alla terza opportunità Khachanov finisce per perdere la misura e consegna il break al suo connazionale. Dopo 16 minuti di battaglia Daniil va a condurre 2-0. Si gioca molto sulla diagonale di rovescio, probabilmente il colpo migliore per entrambi i giocatori, ma è col dritto che emerge la differenza. Khachanov prova ad essere più aggressivo ma finisce per essere troppo falloso.

Khachanov comunque non demorde e nel quinto gioco torna a parità dopo uno scambio infinito in cui Medvedev recupera l’impossibile. Il problema per Karen però è che nel suo tentativo di essere aggressivo col dritto continua a tratti ad essere falloso, mentre in risposta sulla seconda di Medvedev dovrebbe essere impeccabile e mettere subito pressione. Mezza occasione che svanisce e Daniil va di nuovo a creare qualche grattacapo al servizio di Karen, che per due volte salva palla break con due prime di servizio molto robuste e angolate. Alla fine il numero 8 del tabellone riesce a salvarsi e a mantenersi in scia, con un solo break di distacco. Il match è comunque combattuto, in quanto per chiudere 6 giochi sono serviti più di 40 minuti, con numerosi scambi prolungati. L’aspetto preoccupante per Khachanov è che nonostante le poche poche prime in campo giocate dal suo avversario non riesca ad essere incisivo. Troppi errori non forzati, sia in palleggio che in spinta. Decisamente una versione rivedibile dell’underdog russo. Primo set che si chiude con Medvedev che chiude agevolmente il parziale al servizio per 6-3.

Andando a vedere le statistiche vediamo come Medvedev sia stato nettamente in controllo negli scambi prolungati e che il fatto di non aver potuto disporre di una percentuale elevata di prime palle non sia stato un problema.

Statistiche al servizio – primo set
Distrubuzione degli scambi vinti – primo set

Gli scambi prolungati come possiamo vedere sono stati nettamente in favore di Medvedev, il che spiega anche il successo del numero 3 al mondo quando si giocava sulla seconda di servizio sua o di Khachanov.

Infine un ultimo aspetto che sembra indicare una tattica precisa da parte di Medvedev, sulla propria seconda di servizio; non dare angoli che possano ingolosire il rovescio incrociato di Khachanov, ma proporre palle al corpo, che costringano il numero 8 del tabellone a muovere i piedi per trovare la giusta distanza sulla palla e rendere più difficile un impatto pulito e aggressivo,

Medvedev – Direzione della seconda di servizio, primo set

Secondo set Medvedev non affonda il colpo e Khachanov ne approfitta

Secondo parziale che inizia con Khachanov che prova a scuotersi ed essere maggiormente aggressivo, ma Medvedev non molla la presa; Daniil sembra rientrato in campo con la stessa determinazione con cui aveva chiuso il match di ieri contro Dimitrov. Primo game nel quale Khachanov deve subito fare gli straordinari per sfondare il muro che gli propone Medvedev, ma alla fine, seppure con fatica, mantiene il servizio.

Medvedev invece sistema anche la propria prima di servizio e si va avanti abbastanza in equilibrio fino al sesto gioco. Qua Khachanov è bravo a rimanere negli scambi e a impattare bene la risposta su tante prime di Medvedev per guadagnare un posizione di vantaggio nello scambio. Medvedev sembra risentire del cambio di rotta e stavolta si fa prendere un po’ dalla tensione. Sulla palla break decide di tirare anche la seconda di servizio, visto che fino a quel momento aveva messo 18 prime su 19. Ma il rischio stavolta non paga e con un doppio fallo consegna il break al suo avversario. Khachanov trova quindi il modo di essere più incisivo e anzichè farsi trascinare in scambi prolungati nei quali le possibilità di uscirne vivo sono poche o nulle, riesce ad accorciare gli scambi e quando possibile si affaccia anche maggiormente nei pressi della rete.

Sul 5-3 allora arriviamo al game della verità con Khachanov che va a servire per il set, che non trema assolutamente: solo prime di servizio nel game per Karen che chiude con un violento dritto lungolinea, sul quale nulla può Medvedev. Si va così al terzo set, che promette di essere molto interessante, visto che Khachanov sembra aver trovato un buon equilibrio fra rischio e spinta.

Confrontando le statistiche fra primo e secondo set viene confermata la sensazione che adesso gli scambi si siano accorciati, a tutto beneficio di Khachanov.

Distrubuzione degli scambi vinti – secondo set

Terzo set Medvedev stringe nuovamente la presa

Si va così al terzo set nel quale Medvedev comincia al servizio determinato a cancellare la battuta d’arresto e a mettere subito sotto pressione il suo connazionale. Se da un lato Daniil non regala niente e rimanda tutto, dall’altro Khachanov ha un piccolo calo di tensione che però lo porta a commettere un paio di errori non forzati molto pesanti, che mandano subito avanti Medvedev. Il problema di giocare contro l’attuale numero 3 del mondo è che se si accetta una battaglia da fondo, come sta facendo oggi Khachanov, è veramente complicato riuscire a sfondare la difesa del russo. Cercare colpi troppi rischiosi non è una buona idea perchè sai già che uno non sarà sufficiente, mentre giocare troppo in sicurezza conduce a finire in una ragnatela che Medvedev è maestro a tessere.

Khachanov comunque non si tira indietro e nel settimo gioco si solleva da 40-0 a 40-40, giocando il tutto per tutto e tirando delle vere e proprie sassate, ma Medvedev è una roccia, prima un servizio vincente e poi la solita capacità di giocare sulle bordate dei suoi avversari fanno la differenza. Alla fine arriva un errore di dritto di Khachanov che consegna il gioco a Medvedev, che così si trova a un solo game di distanza dalle semifinali qua a Vienna. Si arriva così all’ultimo km, con Daniilche serve per il match e Karen che spreca sul 15-30 un comodo dritto a metà campo che lo poteva rimettere in corsa. Mezza occasione che però sfuma e Medvedev chiude con un servizio vincente. Per lui domani uno fra Tsitsipas e Gojo, in ogni caso avversari per lui abbordabili; ci sentiamo insomma di dire che il russo ha già un piede in finale, mentre nell’altro lato del tabellone si scanneranno i vari Sinner, Rublev e Zverev, senza dimenticare Tiafoe, che con il suo genio e sregolatezza potrebbe diventare la variabile impazzita.

[4] S. Tsitsipas b [WC] B. Gojo 7-6[5] 7-5

Partita complicata come ci si aspettava alla vigilia, con Tsitisipas vince ma continua a non convincere. Il greco, che continua a giocare senza sosta, si presenta qua a Vienna dopo la semifinale della scorsa settimana ad Anversa. Gojo, dopo aver fatto un grosso favore a Tsitsipas nella corsa a Torino sconfiggendo Paul, si è dimostrato un avversario tosto su campi indoor, ma che non ha avuto la cattiveria sufficiente per metterlo con le spalle al muro

Primo set senza un vero padrone

Match che prende il via con entrambi che iniziano bene nei propri turni di servizio, fino al sesto gioco, quando il greco ha una palla break grazie a qualche sbavatura del croato. Si arriva così a break point che Gojo deve giocare con la seconda. Scambio giocato con molta attenzione da parte del greco, che senza prendere rischi si limita a palleggiare, alternando traiettorie molto cariche di effetto a slice privi di peso. Alla fine Borna dopo uno scambio di 26 colpi Borna non ne ha più e affonda in rete un dritto in recupero. Stefanos vola così sul 4-2, ma non è la zampata decisiva: nel successivo turno di servizio si fa breakkare subito; il greco prova come al solito a girare attorno al rovescio per essere maggiormente aggressivo ma finisce per sbagliare in lunghezza. In generale soliti atavici problemi per Tsitsipas che appena attaccato dal lato del rovescio finisce per andare in difficoltà, anche per le sue traiettorie incrociate e cariche di effetti non danno tanto fastidio ai suoi avversari fuori dalla terra battuta.

Si procede quindi un po’ a strappi, e alla fine il tie brak è la giusta conclusione del set. Nel tie break il primo a mettere la testa avanti è Gojo, ma il croato si fa prima recuperare e poi nel momento decisivo lascia a casa il servizio: sul 5-4 Tsitsipas il croato serve una seconda e perde l’iniziativa nello scambio. Sul successivo set point poi combina la frittata perfetta e con un doppio fallo consegna il primo parziale al greco.

Secondo parziale sul filo dell’equilibrio

Nel secondo set Gojo cerca subito di rifarsi e nel primo turno di servizio di Tsitsipas si procura due palle break e in questo frangenti sono maggiori i meriti del greco rispetto alle deficienze del croato. Stefanos mette un servizio vincente e poi trova il vincente per annullare la seconda palla break. Da quel momento in poi il set va avanti sul filo dell’equilibrio fino al rettilineo finale, nel quale succede di tutto. Nell’undicesimo gioco Gojo si scava la fossa da sola andando sotto 0-40. Il croato prova a recuperare, ma due errori non forzati nel game lo condannano. Tsitsipas a questo punto si trova il match servito su un piatto d’argento e va a servire per il match. Per curiosa simmetria adesso è il turno del greco complicarsi la vita: altra situazione di 0-40. Il greco però esce dalla buca in cui si era ficcato servendo tre prime di servizio e con il game che va ai vantaggi alla fine è il greco a mantenere maggiormente il sangue freddo e chiude in due set. Rimangono un po’ di dubbi sulla forma di Stefanos che domani in semifinale si troverà di fronte un Medvedev invece in grande spolvero.

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