ATP Parigi-Bercy, qualificazioni: Sonego si arrende al terzo set contro Thiem

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ATP Parigi-Bercy, qualificazioni: Sonego si arrende al terzo set contro Thiem

Al primo turno del tabellone cadetto, Lorenzo Sonego lotta ma non basta contro l’austriaco Thiem

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Sonego Shanghai ATP
 

D. Thiem b. [6] L. Sonego 6-1 4-6 7-5

La testa di serie numero 6 del tabellone cadetto, Lorenzo Sonego, è stata eliminata da Dominic Thiem 6-1 4-6 7-5 nonostante i favori del pronostico. Il tennista di Torino quindi saluta anzitempo il Rolex Paris Masters, ultimo appuntamento 1000 della stagione.

Primo Set: assoluto dominio di Thiem, 6-1 in mezz’ora

C’è partita solamente per i primi due giochi, in cui Sonego prima tiene il servizio a 30 recuperando dal 15-30 e poi si ritrova lui stesso in ribattuta 15-30. Anche Dominic rimonta lo svantaggio ma sul 40-30 è costretto comunque ai vantaggi da un indomito Sonny, tuttavia l’austriaco non si scompone e al primo vantaggio interno senza concedere palle break aggancia il rivale sull’1-1. Difatti la prima frazione si esaurisce qui, poiché dal terzo game va in scena un filotto di cinque game consecutivi a favore di Thiem, tutti vinti a 15, con tre break del campione Slam che danno vita al 6-1 in 30 minuti che si spiega da solo.

Il torinese paga percentuali scarne al servizio, 56% di prime in campo ma soprattutto il 36% di trasformazione (4/11) ed un altrettanto impresentabile 30% (3/10) di efficacia con la seconda palla. Al contrario di “Dominator” che manda a bersaglio il 77% delle sue prime (10/13), cominciando il punto con esse nel 72% delle volte e abbinandovi anche un’ottima realizzazione con la seconda in quelle rare occasioni in cui è stato chiamato ad utilizzarla (60%, 3/5). 10-1 il resoconto vincenti-non forzati del n. 99 ATP, stranamente positivo pure quello dell’azzurro (8-3) che testimonia come siano stati maggiori i meriti dell’ex n. 3 del mondo piuttosto che i demeriti di Lollo.

Secondo Set: scambio di break in apertura, poi Sonego prende il sopravvento nel settimo game

Il primo ad avere occasione di break alla ripresa delle operazioni è il vincitore dello US Open 2020, ma Lorenzo alza la saracinesca del servizio e pareggia lo score sull’uno pari. Dopodiché tra secondo e terzo game scambio di favori con le risposte a prevalere sulle battute, il primo strappo a marca italica, successivamente i fondamentali d’inizio gioco si ritrovano ma l’equilibrio dura poco visto che nel sempre conclamato momento di rottura del 3-3, il 28enne piemontese piazza la zampata a rompere gli indugi e vola al comando del punteggio per la prima volta dal gioco d’apertura dell’incontro. L’azzurro conferma senza problemi e sale sul 5-3, Dominic rischia di subire anche il doppio break tuttavia ad oltranza si salva – non offrendo neppure break point – e prolunga la frazione. Sonego, però, nel decimo game è implacabile al servizio: 6-4 in 54 minuti, cresciute sensibilmente le percentuali in battuta dell’allievo di Gipo Arbino.

Tutto da rifare dunque per Thiem, nonostante anche lui abbia alzato notevolmente la resa con la prima portandola ad un eccezionale 83% di efficienza (10/12). Dato che tuttavia è stato mitigato dagli 8 unforced a fronte di soli 7 vincenti.

Terzo Set: Lorenzo cede a un passo dal tie-break

Il numero 52 del mondo – dopo aver recuperato un break a metò set – alla fine sente la pressione nei momenti decisivi e già nel decimo game, alla battuta, rischia di perdere il parziale e incontro. Thiem si guadagna due match point ma Lorenzo momentaneamente si salva. Due game più tartdi si rièresenta la stessa sessione e al quarto match point l’austriaco numero 99 del mondo mette la parola fine chiudendo 7-5. Al turno decisivo del tabellone cadetto Dominic affronterà l’australiano O’Connell, vittorioso in rimonta sul francese Rinderknech.

ALTRI MATCH – Negli altri incontri di primo turno di qualificazioni all’ultimo Masters 1000 di stagione, spicca la netta vittoria del russo Safiullin, 6-4 6-2, sul giovane francese Cazaux, presente con una wild card. Stesso risultato, ma con set invertiti, il successo dell’olandese Van De Zandschulp sull’argentino Cachin. J.J. Wolf invece – ripescato dopo il forfait di Altmaier – approfitta del ritiro dello spangolo Zapata MIralles quando il punteggio era già ampiamente in suo vantaggio, 6-1 2-0.

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