Billie Jean King Cup, Trevisan: “Gambe rigide ma testa e cuore hanno dato il massimo”. Paolini: "Giocare per la squadra è il massimo"

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Billie Jean King Cup, Trevisan: “Gambe rigide ma testa e cuore hanno dato il massimo”. Paolini: “Giocare per la squadra è il massimo”

“Rispetto a un anno fa siamo più preparate” così la mancina di Firenze Martina Trevisan. “Speriamo di continuare” aggiunge Paolini dopo il 3-0 alla Germania

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Team Italy sing the national athem during the Billie Jean King Cup Finals group stage match between France and Italy at Estadio de La Cartuja on November 08, 2023 in Seville, Spain. (Photo by Fran Santiago/Getty Images for ITF)
 

Martina Trevisan, subito dopo aver dato il punto dell’1-0 nel confronto vinto con la tedesca Eva Lys 7-6 6-1, esordisce sottolineando come la più importante differenza rispetto alla fase finale della scorsa stagione stia nell’accumulo di esperienze durante la stagione, che ha portato tutte ad essere decisamente più preparate che non dodici mesi prima. “Siamo felici” – dice Martina – “di come stiano andando le cose, anche Tathiana lo è”.

Per meglio spiegare cosa intenda parlando di maggiore esperienza, Martina parla delle diverse occasioni in cui ha incontrato una top ten nel corso della stagione (otto volte, con vittorie nei confronti di Sakkari e Jabeur): “ogni volta ho imparato qualcosa. Inoltre, mi trovo bene con le altre ragazze della squadra e l’atmosfera è positiva. Anche durante la United Cup tutto funzionò molto bene e ci divertimmo. Sì, lavorare in squadra è piacevole”.

Infine, un pensiero alla gara di oggi: “questa mattina ero un po’ rigida sulle gambe ma credo di aver reagito al meglio. Intendo dire che se il fisico lavora meno, allora cuore e testa devono dare di più. E così è stato. La chiave è stata vincere il primo set; poi tutto è stato più facile. Ovviamente lo dico adesso, in campo non l’ho pensato” (sorride).

Anche Jasmine Paolini, dopo il successo su Anna-Lena Friedsam per 6-3 6-2 riferisce dell’ottimo clima nell’ambito della squadra e di come si auguri di mantenere l’ottimo livello di gioco che ha saputo raggiungere sin qui. In particolare, la ventisettenne di Castelnuovo in Garfagnana parla delle nuove sensazioni che sta sperimentando nel giocare in un gruppo. “Mi rendo conto” – spiega Jasmine – “di quante persone stiano facendo il tifo per me. È un’impressione nuova: prima questo mi caricava di responsabilità, oggi sento quanto tutto ciò mi piaccia e mi aiuti a dare il meglio di me stessa”.

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