È cominciata a Malaga la settimana delle Finals di Coppa Davis, che nel 2022 hanno visto trionfare il Canada: la squadra guidata dal capitano Frank Dancevic aveva sconfitto in finale l’Australia di Lleyton Hewitt con il punteggio di 2 a 0 (20esima sconfitta in finale della storia australiana, a fronte di 28 vittorie), grazie alle comode vittorie di Shapovalov e Auger-Aliasssime nei due singolari (rispettivamente con Kokkinakis e de Minaur). La squadra australiana, protagonista della conferenza stampa di presentazione del torneo, vuole migliorare il risultato della scorsa edizione (vittorie con l’Olanda nei quarti e con la Croazia in semifinale) e si presenta a Malaga con un gruppo indubbiamente molto competitivo (sia in singolare che in doppio), specialmente su una superficie rapida indoor: Alex de Minaur (24 anni, numero 12 del ranking ATP), Max Purcell (25 anni, numero 45), Jordan Thompson (29 anni, numero 56), Alexei Popyrin (24 anni, numero 40) e Matthew Ebden (35 anni, numero 4 del mondo in doppio). De Minaur, Purcell e Popyrin hanno tutti raggiunto il proprio best ranking nel corso del 2023, un dato sintomatico di una squadra forte e soprattutto in crescita. Lleyton “Rusty” Hewitt rappresenta qualcosa in più di un semplice capitano per questa squadra: un idolo, un mentore, un punto di riferimento.
Non ci sarà Kokkinakis a causa di un infortunio alla caviglia: “Una brutta distorsione nel corso del challenger di Sydney, non è riuscito a recuperare” dice Hewitt. “Ma al suo posto ho convocato un ottimo giocatore come Popyrin, reduce dalla migliore stagione della carriera”. Popyrin che peraltro ha vissuto in Spagna per tanti anni, così come de Minaur: “Il pubblico di Malaga non potrà fare il tifo per la Spagna, visto che non si è qualificata, quindi spero scelgano di sostenere noi” ha scherzato il numero 12 del mondo, che però è tornato serio quando gli hanno chiesto dell’importanza di un torneo del genere: “Per me la Coppa Davis è una priorità: lo scorso anno ci siamo andati vicini e quest’anno vogliamo vincerla. Essere qui a rappresentare il mio Paese è un onore e penso che la finale raggiunta nella scorsa edizione abbia dato tantissimo a me e ai miei compagni e che ci abbia spinto a migliorare ancora di più”.