Martin Landaluce è il primo tennista classe 2006 in top 500

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Martin Landaluce è il primo tennista classe 2006 in top 500

Il giovane spagnolo, vincitore dello US Open Junior 2022, con i quarti raggiunti nel Challenger di Valencia continua la sua scalata nel ranking ATP

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Martin Landaluce - US Open 2022 (foto @MutuaMadridOpen)
 

A Jeddah manca poco per l’inizio delle Next Gen ATP Finals, ma sono diversi i giovani talenti che si stanno affacciando nel tennis che conta. In una stagione complicata per il tennis spagnolo, eccezion fatta per quanto realizzato da Carlos Alcaraz, si è visto uno spiraglio di luce tra le giovani leve. Stiamo parlando del diciassettenne Martin Landaluce.

Nato a Madrid l’8 gennaio 2006, Landaluce è stato numero 1 della classifica Junior ITF e nel 2022 si è aggiudicato lo US Open Junior in tre set sul belga Bailly. Un successo arrivato dopo l’ottima campagna sull’erba di Wimbledon Junior, torneo nel quale si è spinto sino in semifinale. Nello stesso anno ha esordito a livello ATP nel tabellone principale dell’ATP 250 di Gijon, cedendo in due set allo statunitense Tommy Paul.

Il tennista madrileno ha iniziato a giocare all’età di tre anni, allenato dal padre. Da un paio di anni il suo team è composto da Oscar Burrieza, a cui ha affiancato negli ultimi mesi Esteban Carrill, già coach di Bautista Agut e Johanna Konta e Gustavo Marcaccio. Landaluce è, attualmente, il tennista classe 2006 meglio classificato nel ranking ATP. L’unico ad essere presente nella Top 500, esattamente alla posizione 443.

Come detto, Carlos Alcaraz è il punto fermo per il futuro del tennis spagnolo ma la ricerca del suo erede è già in corso. Le aspettative nei confronti di Landaluce sono alte per un tennista che nonostante la giovane età. Dal canto suo, la voglia di fare è tanta. Infatti, nonostante la giovane età ha già calcato tutti i palcoscenici possibili dagli ITF sino ai Masters 1000.

Un giocatore che si definisce molto determinato, un lottatore, come lo sono i suoi connazionali più noti Nadal e Alcaraz. Giocatore di carattere che non ha paura di alzare il livello quando necessario, anche quando la palla scotta. Si rivede molto in Zverev, un tennista che segue sin da piccolo, ma l’obiettivo è prendere spunti da ogni tennista per creare la propria identità.

Un percorso di crescita che ha visto il madrileno dover metabolizzare alcune sconfitte dolorose ma che fanno parte di un processo di crescita. Percorso rallentato anche da malanni subiti ad inizio 2023 che hanno lasciato strascichi in tutta la prima parte dell’anno. A livello ITF ha comunque chiuso la stagione con un bilancio positivo:20 vittorie e 14 sconfitte. Nel finale di stagione il tennista spagnolo si è regalato i primi due quarti di finale a livello Challenger ad Alicante e Valencia, torneo vinto dal nostro Fognini. In stagione sono arrivate anche quattro semifinali a livello M25. Come detto, ha avuto l’opportunità di giocare le quali dell’ATP500 di Barcelona e nel tabellone principale del Masters 1000 di Madrid e dell’ATP 250 di Umago.

Il finale di stagione fa ben sperare per vedere il madrileno protagonista a livello Challenger già ad inizio del 2024. Da giocatore ambizioso e molto sicuro delle proprie doti Landaluce non vede l’ora di calcare nuovamente i grandi palcoscenici. Non ci resta che aspettare per vedere se il giovane spagnolo sarà una delle sorprese della stagione che verrà.

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